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Io e il moro siamo appena rientrati in appartamento, c'è una pace incredibile, oserei dire unica.

Ben sorride e mi afferra per i fianchi, fa per baciarmi, ma lo evito di nuovo, così assume un'espressione seria e mi scruta attentamente.

-Perché mi rifiuti?- mi chiede serio.
-Io? Ma cosa? No!- esclamo facendo finta di nulla.
-Rose- ritira le mani e mi guarda con espressione seria.
-Che hai? Sei strana- mi fa notare.
-Non ho nulla, è solo stanchezza- sorrido debolmente.

Puntualmente la porta si apre, entrano Jessica e Federico, subito dopo il biondo mi rivolge uno sguardo.

-Stasera si va a ballare!- esclama improvvisamente Irama, sbucando dietro di me.
Lo guardo e rimango in silenzio.
-Vi va?- aggiunge in seguito.

Annuiamo tutti e quattro in coro, dopo di ciò abbasso lo sguardo.

***

Sono appena uscita dalla doccia, mi sono veramente rilassata, ne avevo bisogno.

Chiaramente ho dimenticato l'intimo nella camera che condividevo con Federico. Come ci arrivo adesso lì? Se lo incontro? Se stesse sdraiato sul letto?

Basta paranoie: infilo velocemente l'accappatoio, lego la cintura ed esco, facendo meno rumore possibile.

Mi reco verso la camera, spero di non fare rumore o almeno di non cadere come un sacco di patate.

La porta è chiusa: busso?

Infine decido di entrare senza permesso, dato che dentro c'è anche la mia roba.

Appena faccio il mio ingresso rimango immobile: c'è Jessica a cavalcioni su Federico, sono sul letto, ciò mi rimane molto scossa e non poco.   

Mi schiarisco la voce, così interrompo il loro bacio e i miei occhi si illuminano: no, non deve succedere, né ora né mai.

Federico è il mio passato e non può essere di nuovo il mio presente. Devo guardare avanti, devo capire che sono stata solo un gioco per lui, non lo devo amare, non lo posso amare.

Jessica appena mi nota, si siede sul letto accanto al biondo e sbuffa, per poi guardarmi.

-Cosa c'è?- alza un sopracciglio la biondina.
-N-niente- mi schiarisco la voce.
-Devo prendere una cosa, tolgo subito il disturbo- mi reco verso l'armadio e afferro l'intimo, per poi prendere un bel respiro.

Noto lo sguardo di Federico su di me, perciò abbasso la testa e faccio finta di nulla.

Faccio per uscire, ma il biondo mi ferma.

-Rimani- espone.
Il mio sangue si gela, mi volto e lo guardo.
-No, caro. Hai già la tua amichetta, accontentati- gli faccio l'occhiolino e gli do le spalle.

Una volta uscita fuori chiudo la porta e sento Federico sbuffare: ma cosa vuole?

***

La discoteca è piena di persone, c'è un caos infinito. Da come ho capito, stasera si esibirà un cantante: Sfera Ebbasta.

L'ho sentito nominare, ma non so chi sia.

-Stai con me- mi sussurra Ben all'orecchio, dopo di che mi mordo il labbro in maniera nervosa e annuisco.
-Va bene- borbotto, subito dopo mi stringe la mano.

-Ehi, quel ragazzo ti chiama- dico al moro.
Si volta e nota il tizio.
-Torno subito- mi spiega.

Annuisco, mi lascia la mano e corre da quel ragazzo.

Mi guardo intorno: c'è chi beve, chi fuma, chi si bacia, chi rimane a guardare le altre persone che si divertono.

-Possiamo parlare?- sento dire dietro di me da una voce fin troppo conosciuta, mi volto e incontro le iridi del ragazzo.
-Non abbiamo niente da dirci- sbotto.
-È urgente- sbotta Irama.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

-D'accordo- accetto.

***

Siamo fuori dal locale, fa leggermente freschetto.

-Che vuoi?- sbotto acida.
-Il tuo perdono- fa un tiro dalla sigaretta e mi guarda negli occhi.
-Il perdono non si ottiene con uno schiocco di dita, genio!- esclamo.
-Devo mettermi in ginocchio?- ironizza.
-Sarebbe il minimo, guarda- borbotto.

Detto fatto, si inginocchia e rimane la sigaretta tra le labbra.

-Perdonami- dice guardandomi negli occhi.
-Scherzavo, alzati!- esclamo, così obbedisce e mi guarda.
-Sei importante per me, Rose- sussurra.

Fa l'ultimo tiro e soffia via il fumo, per poi lanciare la cicca a terra e pestarla col piede.

-Tu non più per me, ormai- sbotto acida.
-Lo sei stato- aggiungo con gli occhi lucidi.
-Ma se ti dicessi che ho provato seriamente i brividi stando con te?- mi chiede.

Lo guardo e scoppio a ridere.

-Filippo, per favore! Ho sentito già troppe cazzate, adesso basta. Non voglio avere più a che fare con voi, tutto chiaro?- quasi urlo irritata.
-Ci hai tenuto a me?- mi chiede di punto in bianco.
-Secondo te?- ironizzo.
-Dimmelo tu...- bisbiglia, ma sono orgogliosa, perciò mi giro ed entro di nuovo dentro, lasciandolo solo al freddo.

Spazio autrice

Tenero Irama?

[23:42 17/03/18]

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