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È notte fonda, ma ovviamente non riesco a prendere sonno. Dopo quel bacio, Fede è uscito dalla camera dei due e sono uscita anch'io.

Sono qui, sdraiata sul divano e pensare e ripensare a tutto: perché deve essere così complicato amare?

Mi mordo il labbro inferiore, poco dopo sento dei passi, mi alzo e mi metto a sedere, un attimo dopo incontro le iridi di Jessica.

Ci scambiamo un paio di sguardi, poi abbasso la testa e punto gli occhi sul pavimento.

-Ti diverti?- mi domanda quasi sul punto di piangere.
Alzo lo sguardo e la guardo negli occhi.
-Jessica, che intendi?- sussurro alzandomi, poi deglutisco.
-Ti diverti a vedermi soffrire?- quasi urla.
-No...- mormoro, per poi deglutire.
-Mi hai portato via Federico, era il mio unico punto di riferimento... Ma tu giustamente cosa vuoi capire? Tu non hai avuto, o meglio, non hai un padre che ti insulta, che non ti fa vivere bene!- esclama, così i miei occhi si cristallizzano.
-Tu vivi bene, a meraviglia, ottieni sempre tutto ciò che vuoi- quasi urla.
-I-io...- mi schiarisco la voce.
-Io un padre non ce l'ho più- sussurro versando una lacrima.
-È morto- aggiungo.

Rimane sbalordita, ma cerca di nasconderlo.

-Qui per nessuno la vita è facile, Jessica, nessuno ottiene ciò che vuole con uno schiocco di dita, okay? Io non ti ho rubato Federico, semplicemente ci amiamo e non volevamo più prendere in giro né te, né Irama- le spiego.
-Federico era tutto ciò che mi rimaneva, una famiglia non l'ho mai avuto e finalmente avevo ritrovato la felicità in lui. Non potevi portarmelo via, eppure lo hai fatto. Mi sono innamorata di lui, dal primo incontro. Inizialmente pensavo fosse una cotta passeggera, ma abbiamo passato un sacco di tempo insieme, così ho capito che sono innamorata di lui, ma davvero. È tutto ciò che ho di più caro, o meglio, che avevo... Voglio tornare con lui, io... Lo amo- espone.

Delle lacrime bagnano il mio viso, mi mordo il labbro, subito dopo noto sbucare Federico dietro la ragazza davanti a me.

-Jessica...- bisbiglia il biondo.
Trattengo le altre lacrime, invece Jessica si volta e incontra le iridi di Fede.
-Federico- sussurra lei quasi sul punto di piangere.
-Perché non me l'hai detto prima? Perché?- si agita il ragazzo avvicinandosi.
-Mi imbarazzava, ma è così, credimi... Ti amo- borbotta la ragazza.

Fede mi rivolge uno sguardo, abbasso lo sguardo e sospiro.

-Mi manchi, amore- mormora la biondina prendendo il viso del ragazzo tra le mani.

Li guardo e verso un'altra lacrima, Federico mi guarda ancora una volta e cerco di gestire i suoi occhioni azzurri profondi.

La biondina si avvicina a lui, così lo bacia. Il mio cuore inizia a martellare fortissimo, abbasso lo sguardo e sgattaiolo immediatamente via: perché?

Comincio a piangere come non mai, sono davvero stufa di tutto. Corro verso la spiaggia, passerò la notte lì, ho bisogno di stare lontano da tutti, ho bisogno di ascoltare soltanto i miei pensieri.

***

Ho steso un telo sulla sabbia, adesso sono sdraiata, ho lo sguardo puntato sul cielo, c'è un leggero venticello che mi accarezza la pelle, quasi mi fa rabbrividire.

Lentamente mi calmo, penso mio padre, così mi mordo il labbro e verso una lacrima amara.

-Mi manchi, papà. Dove sei?- sussurro sottovoce.
Avvicino le mani al volto, così continuo a piangere, ho un forte dolore al petto, che quasi mi vieta di respirare.
-Mi manchi- ripeto.
-Ho bisogno di guardarti di nuovo negli occhi, ho bisogno di giocare con te ed essere felice con te, dove sei? Non ti vedo, non ti sento... Ma come può sparire una persona così dal mondo? Come si fa a veder scomparire una persona in questa maniera? Io non lo accetto, non riesco ad accettarlo. Che senso ha? Papà, ho bisogno di un tuo abbraccio, di un tuo sorriso. Papà, mi manca la tua protezione, vorrei tanto raggiungerti in questo momento. Sai, qui fa tutto schifo, la Terra non è un buon posto per essere felici. Sarò felice solo quando un giorno ti raggiungerò- singhiozzo e mi asciugo le lacrime.
-Ho bisogno delle tue braccia, papà. Come posso accettare la tua assenza? Per di più non concepisco il modo in cui tu sia morto, mi fa male pensare che tu sia sparito per colpa di un imbecille che ti ha sparato. Anche se facevi traffici, anche se facevi azioni illegali, eri pur sempre mio padre... L'uomo che mi ha cresciuto- espongo tra una lacrima e l'altra.

Chiudo gli occhi e avverto una fragranza dolcissima.

-Ti prego, Rose. Non piangere più, mi fa stare male vederti in queste condizioni- sussurra una voce alle mie spalle.
Mi alzo di scatto e mi volto: Irama.

Si avvicina immediatamente a me, punto le sue iridi nelle mie, subito dopo mi stringe a sé con una forza incredibile, così prendo un respiro e mi sfogo piangendo.

-Sono stanca di tutto, Filippo. Sono stufa, non voglio più stare qui, voglio mio padre, voglio andarmene- dico velocemente.
-Shh- bisbiglia accarezzandomi la testa.
-Sto male- singhiozzo.
-Ti prego, no. Stai tranquilla, io ci sono, sempre e comunque- mi sussurra all'orecchio.

Sciolgo l'abbraccio e incrocio il suo sguardo, avverto una strana sensazione, così afferro il suo viso tra le mani e mi fiondo sulle sue labbra.

È un bacio salato, per via delle mie lacrime. Sento il mio cuore battere, continuo a piangere, mi accarezza la schiena e si stacca.

-Cosa significa questo, Rose?- mi chiede.

Spazio autrice
[22:27 07/03/18]

ETERNO BACIO.Where stories live. Discover now