Rimango senza parole per qualche istante, prima di riuscire a dirgli: <<Non mi hai offesa>>.

Andrew torna serio rimettendo la distanza appropriata tra di noi. Credo che il signor Choi non sia in grado di tollerare le prese in giro quando è lui ad esserne il protagonista.

<<Emma!>>, esclama Lorenzo raggiungendoci. Il suo sorriso sincero mi scalda in un attimo rendendomi facile ignorare lo sguardo irritato del coreano. E' una di quelle persone che ti basta guardare per sentirti meglio. Tutto il contrario del suo amico che è un esperto nell'arte di mettere a disagio le persone. Se crede di intimorirmi, si sbaglia di grosso.
<<Come stai? Tua sorella è al lavoro?>>, mi chiede interessato. Chiacchieriamo un po' e non posso fare a meno di notare che non è in grado di nascondere il sentimento che prova per la mia timida e romantica sorella. Il coreano mi fissa scocciato, ma quando Lorenzo gli propone di andare, lui tira fuori il cellulare e fa una chiamata, lasciandomi conversare ancora con il bel pediatra. Ogni tanto il tono della voce irritata di Andrew si alza rendendomi inevitabile captare alcune parole che mi fanno capire che si tratta di una telefonata di lavoro.

<<Oh ecco Ross>>, dico lasciandomi distrarre dalla figura che si avvicina a noi e che appartiene chiaramente alla mia amica. Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che il coreano ha già riattaccato e, dopo aver pronunciato un secco "andiamo" si allontana velocemente. Lorenzo mi posa un delicato bacio sulla guancia e segue il suo amico. Quando lo raggiunge mi pare di sentirlo dire: <<Dì la verità, Andrew, non volevi lasciarla lì da sola!>>.

Ma figuriamoci.

<<Ciao anche a te eh>>, gli urlo dietro irritata. Lui, inaspettatamente, si volta per guardarmi e mi becca proprio mentre faccio una linguaccia che doveva essere indirizzate alle sue spalle. Rimane a fissarmi per qualche istante prima di riprendere ad allontanarsi.

<<Sbaglio o hai appena fatto una linguaccia a quel tipo?>>, mi domanda Ross non appena mi raggiunge.
Non sbaglia affatto e non so nemmeno io come mi sia potuto sfuggire un gesto tanto immaturo quanto insensato. Dio mio, che figura. Avrà pensato che sono una pazza! Non che mi importi qualcosa di lui, ma ci tengo comunque a fare bella figura.

<<Se l'è meritata, quel bisbetico>>.

La mia amica scoppia subito a ridere: <<Un bisbetico da domare>>.

<<Ross, per favore, non ti ci mettere anche tu. Già c'è Michela che mi fa battute oscene, se poi ti ci metti anche tu con queste battutine shakesperiane...>>, bofonchio mentre ci avviamo verso la metro.

<<Voglio sapere tutto su queste battute oscene! Anche se mi pare evidente il motivo. Sappilo, ho appena rivalutato il fascino degli asiatici>>, ribatte convinta.

Eccone un'altra, abbindolata dal fascino indiscutibile di questi occhi a mandorla. Onestamente, per me, fedelissima agli occhi chiari, è difficile ammetterlo, ma bisogna essere oggettivi: ha degli occhi belli ed espressivi. Peccato che il problema sia ciò che esprimono. Per lo più disprezzo.

<<Scusa, ma così...per sapere... è single?>>.

<<Ross! Ma secondo te cosa ne so! Figurati se gliel'ho chiesto>>, replico sempre più snervata da questa conversazione. Appena raggiungiamo il ristorante e ci sediamo al nostro tavolo, inizio a raccontarle di Francesco, sovrastando la musica suonata dai mariachis.

La mia amica mi fissa disgustata mentre le racconto che ho stretto la mano della tipa con cui il mio ragazzo mi tradiva, ma cambia immediatamente espressione non appena le spiego di come Andrew si è fatto passare per il mio finto fidanzato.

<<Che cosa?!>>, urla stupita. Temo che questi margaritas inizino già a farle effetto.

<<Sìììì! Finto fidanzato. Un'idea buttata lì da Miki che il coreano ha colto al volo! Per mia fortuna...perché altrimenti, riesci a immaginarti che imbarazzo? La cosa assurda è che non ha nemmeno mentito. Ha risposto in un modo così ambiguo che...non so, ha raccontato la verità! D'altra parte è un avvocato. Forse è per questo che è così odioso>>, blatero mentre la mia amica tiene in una mano il suo margarita e con l'altra stringe una manciata di nachos.

E in un attimo mi torna in mente Emma Jlo Nachos Lopez, il mio alter ego da favolosa ballerina di balli latini.
Quando lo racconto a Ross, lei non può fare a meno di commentare: <<Scusa scusa scusa? Em Jlo Nachos Lopez, lei stava per andare a dare spettacolo con quel tipo asiatico?>>. Credo che il tono della sua voce si sia alzato di un'ottava, come minimo.

<<Mi ha sfidata lui! Non potevo certo tirarmi indietro>>, mi giustifico mentre mi infilo in bocca un nacho ricoperto di cheddar.

<<Sì, certo, come no. Ma secondo te, dovrei crederti? Em, balli latini. Corpo a corpo con l'avvocato!>>.

La fastidiosa sensazione alla bocca dello stomaco ritorna a farsi sentire.

Quindi è così? Il pensiero di un contatto con l'avvocato fa questo effetto al mio corpo? La situazione deve essere davvero grave eh. Forse sono gli ormoni che stanno impazzendo.

<<Non riesco a capire perché vuoi fraintendere. Non c'era un doppio fine>>, replico sincera. E non c'era davvero. Ora, invece, non so se potrei dire lo stesso.

Mentre continuo a mangiare nachos, facendo onore al mio caliente alter ego, Ross addenta felice il suo taco.

<<E comunque, Ross, forse a breve avrò un appuntamento. Hai presente Carla del club del libro? Vuole combinarmi un'uscita col nipote. Le ho lasciato il numero quindi, per ora sono in attesa>>, esclamo cercando di dimenticare la brutta sensazione causata dal pensiero di trovarmi vicina al coreano.

<<Davvero? E con Gianluca?>>.

<<Non so, non mi parla più. Ed è assurdo visto che lavoriamo insieme>>.

<<Ho avuto un'idea. Se esci con questo tipo, potresti invitarlo al Decimo. Così, uno, sei in un posto sicuro e, due, ti fai vedere da Gianluca>>.

Non so cosa farei senza Ross.

Dopo esserci abbuffate, rientriamo a piedi verso casa sua che, per mia fortuna, si trova a soli dieci minuti di distanza.

<<Ross, ma la senti anche tu questa puzza? Ci sarà qualche problema alle fognature>>, blatero alla mia amica che barcolla a causa dei margaritas di troppo. Lei mi guarda schifata e bofonchia: <<Dì la verità, ne hai mollata una pestilenziale?>>.
Io urlo scandalizzata, come può anche solo pensare che farei una cosa simile!
<<Sei sicura di non aver schiacciato qualcosa?>>, ribatto. Magari tra un barcollamento e l'altro si è avvicinata troppo ad un muro e ha pestato qualche escremento.

Ross mi guarda terrorizzata e solleva solennemente un piede alla volta. La suola è perfettamente pulita.

Anch'io stacco la mia scarpa da terra e con orrore non posso fare a meno di notare che la mia suola non è linda come dovrebbe essere. Un'orribile strisciata marrone. Probabilmente un regalino lasciato da qualche cane con il mal di pancia.

La mia amica, la serissima dottoressa, si accuccia sulle gambe sfinita dalle risa. Poco dopo la seguo anch'io nel delirio, lasciandomi andare in una risata isterica.

<<E' tutta colpa di Andrew! L'avevo detto che porta sfiga!>>, borbotto. 

Lo sguardo di Emma dopo aver scoperto il regalino spiaccicato sotto la sua scarpa :) 

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Lo sguardo di Emma dopo aver scoperto il regalino spiaccicato sotto la sua scarpa :) 

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