Capitolo 1

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È tutto buio. Non riesco a vedere nulla a un palmo dal naso. Sento un odore. Una puzza.
Ad un certo punto si sente uno stridore metallico e poi la luce. Una luce accecante che mi costringe a chiudere gli occhi, anche se riesco ad abituarmici subito.
Vedo tante facce. Ragazzi. Solo ragazzi. Uno di loro fa un salto e attera sulla piattaforma metallica dove mi trovo. È alto e magro, capelli biondi tendenti al rossiccio.
X: "È una ragazza!"
Un coro di voci si alza nell'aria. Riesco a distinguerne alcune, "Come è possibile!?" "E ora?" "Ci sarà stato qualche sbaglio!"
Il ragazzo che è sceso su questa piattaforma mi porge una mano per aiutarmi ad alzare, la afferro e gli sorrido per ringraziarlo.
Mi aiuta ad uscire da quella specie di scatola gigante e nella la folla noto un ragazzo, alto, moro, occhi intensi. Non so perchè ma ho la sensazione di conoscerlo, anche se ora non ricordo niente. Io non ricordo niente. Dove mi trovo? Chi sono questi ragazzi?
Il cuore mi batte all'impazzata, sento che da un momento all'altro possa saltarmi fuori dal petto. Tutti mi fissano. Vedo tutto sfocato, un attimo di buio e poi tutti i colori ritornano. Non ce la faccio. Devo scappare. Ma dove? Vedo una macchia di alberi in lontananza. Non so se per l'adrenalina o qualche innata capacità di corsa, ma le mie gambe iniziano a muoversi, sempre più veloci verso la macchia d'alberi. Qualcuno cerca di afferrarmi ma mi libero velocemente dalla presa e continuo a correre. A circa metà strada sento qualcuno dietro di me. Un ragazzo alto e muscoloso, capelli neri e tratti asiatici. Ora è al mio fianco, mi ha superato però non voglio essere seguita accelero e lo supero, lasciandolo indietro e aumentando la distanza tra noi due.
Arrivo in quel piccolo boschetto e mi siedo su una pietra. Mi rilasso quando sento un rumore. Foglie secche, rami spezzati. Una figura sbuca da dietro un albero. È il ragazzo che mi stava inseguendo. Lo fisso, mi fissa. Passano secondi, minuti, ore? Non so. Il tempo sembra essersi fermato. Ad un certo punto parla: "Io sono Minho e beh...benvenuta nella radura! Sei molto veloce lo sai?"
IO: "Ehm...grazie, comunque mi chiamo Maddison"
MINHO: "Io sono il più veloce qui, o almeno lo ero. Sai...mi hai battuto. Spero di vederti tra i Velocisti in futuro."
Ma di cosa sta parlando questo ragazzo?
IO: "Veloche? Scusa ma non ti seguo"
MINHO: "Non ti preoccupare, Newt ti spiegherà tutto"
IO: "Newt?"
MINHO: "Si, si occupa lui dei nuovi arrivati"
Tutto ciò è molto strano, non so neanche perchè gli sto parlando, non lo conosco.
MINHO: "Se stai pensando al fatto che non ti ricordi niente, è normale. Nessuno di noi si ricorda nulla, a parte il proprio nome"
IO: "Ma..."
MINHO: "No no, basta con le domande, ritorniamo dagli altri e riservale per Newt"
Il mio cervello va a mille, ho tante di quelle domande ma ho una sensazione. Non so perchè ma sento che è giusto seguire ciò che mi dice Minho, quindi senza protestare mi alzo e lo seguo.
Usciamo dal bosco e in lontananza vedo la massa di ragazzi. Tutto ricomincia a girare. Tutto è sfocato. Non riesco a dire niente tranne che "Minho...". Lo guardo mentre si gira verso di me, cerca di prendermi e ci riesce. Poi più niente. Tutto buio.

The Maze Runner - La Vita In Un LabirintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora