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Sarah mi pettina con cura i capelli, sciogliendo delicatamente i piccoli nodi, ammorbiditi grazie alle creme che ha usato.

"Io e Sybil abbiamo fatto una torta per lui, e gli ho preso delle macchinine dal negozio di giochi dove andavamo da piccole."

"Sei andata ad Anchorage da sola?" Chiedo, studiandolo il viso della ragazza dal riflesso dello specchio, notando il suo estremo buonumore.

"Mi ha accompagnato Hal." Dice, e le sue guance diventano subito rosse.

Sorrido, mordendomi appena il labbro inferiore, divertita: quei due sono davvero belli insieme, ed entrambi si meritano di essere felici.

"Quindi siete usciti insieme." Commento, e subito la mora alza lo sguardo, quasi sconvolta per l'imbarazzo.

"Cosa? No, avevo semplicemente bisogno di un accompagnatore per comprare il regalo a Peter e organizzare una festa."

"Vi siete baciati?" La interrompo, continuando ad osservarla col sorriso.

Lei abbassa lo sguardo, arrossendo fino alle punte dei capelli "Forse."

Mi volto subito verso di lei, un gran sorriso sulle mie labbra e la gioia nel cuore "Davvero? Sono così felice per voi, Sarah."

"Non mi ha fatto nessuna proposta strana." Puntualizza, sedendosi sul letto con ancora la spazzola stretta al petto "Però è stato bello baciarlo."

E li vedo, quegli occhi sognanti, carichi di amore: quelli da favola che si sta avverando.

Mi vado a sedere al suo fianco, prendendo la sua mano nella mia, felice "Sarete felici, Sarah: ve lo meritate davvero."

Lei fa un tenero sorriso, e poi mi abbraccia, baciandomi le guance, sorridendo contro la mia spalla.

"Dio, Lucy, mi piace così tanto."

Rido, scostandomi da lei con una smorfia di presunzione sul volto "Penso che l'abbiano capito anche i muri."

Lei alza lo sguardo, socchiudendo poi gli occhi, puntandomi la spazzola contro "Vuoi forse farmi parlare del segno che hai sul collo, eh?"

Inevitabilmente, il mio viso diventa di ghiaccio, mentre mi porto la mano al collo, sentendolo appena dolorante.

I segni del mio errore mi perseguitano.

"Non è niente." Mi limito a dire, ma è palese che sto mentendo.

Ancora mi chiedo perché continuo a dire bugie, tanto mi scoprono sempre tutti, compresa Sarah.

"A me non sembra niente, visto anche il modo in cui Kian si è defilato." Commenta, attenta nello studiare le mie espressioni "Vi siete baciati?"

Magari fosse stato solo un bacio.

Non rispondo, limitandomi a guardarla con tutta la colpevolezza del mondo, e lei subito capisce.

"Lo avete fatto?" Chiede, a bocca aperta.

Mi copro il viso con le mani, lasciandomi cadere sul piccolo letto, affranta "E' stato un errore, un errore tremendo."

"E allora perché non l'hai fermato?"

Alzo appena le mani, sospirando, disperata.

"Perché, dopo cosi tanto, mi sentivo bene: era esattamente ciò di cui avevo bisogno." Sussurro, mordendomi appena il labbro inferiore "Mi sono sentita come quando ancora non sapevo niente di guerre, lupi, matrimoni ed altro. Sono tornata alla felicità di quando c'era mia madre e io avevo ancora una famiglia."

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