1

711 22 43
                                    

Stare sulla spiaggia è davvero rilassante, se non fosse per Federico che ogni tanto sorride a Jessica, ovvero la ragazza con cui finge di avere una relazione.

Provo a non guardarli, ma è più forte di me. Per di più il loro ombrellone è accanto al mio.

-Ti spalmo la crema?- mi domanda Filippo riportandomi alla realtà.
-Certo- sorrido un po' titubante guardandolo negli occhi.
Ricambia il sorriso, poso la rivista che stavo "leggendo" e mi metto a pancia in giù sul lettino per farmi spalmare la crema.

Le mani di Irama iniziano a toccare la mia pelle, così chiudo gli occhi e mi rilasso ad ogni suo tocco delicato.

Alzo lo sguardo, sento il mio corpo bruciare, perciò mi giro verso Federico e noto che ha lo sguardo puntato su di noi: ha un'espressione talmente seria, che fa quasi paura.

Intanto Jessica continua a parlargli mentre sorride, ma il biondo ha gli occhi puntati su di me: che situazione!

Filippo con le mani scende lentamente, mi sento arrossire per l'imbarazzo, così mi giro e mi metto a sedere, avvicinando le gambe al petto.

-Grazie- sorrido agganciando il suo sguardo.
-Prego- mormora perplesso.
Mi rivolge uno sguardo, dopo di che posa l'oggetto e si stende sul suo lettino.

Fa davvero troppo caldo, ho bisogno di rinfrescarmi un pochino, perciò mi alzo e cammino verso il mare.

D'un tratto mi giro e noto che lo sguardo del biondo era puntato su di me, ma adesso fa finta di niente. Sento il mio cuore impazzire e il corpo diventare sempre più bollente, perciò gli do le spalle e sgattaiolo diretta in acqua.

Bagno prima i piedi, ne agito uno lentamente nell'acqua, poco a poco mi immergo tutta, lasciando fuori la testa.

L'acqua del mare è veramente qualcosa di stupendo, è così fresca e limpida, che mi verrebbe voglia di trasformarmi in una sirenetta per poter vivere negli abissi per il resto della mia vita.

Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dall'acqua, il mare mi rilassa seriamente. Ma come fanno alcune persone a dire che il mare è odioso? Certo, forse perché sono viziati e non adorano che la sabbia si attacchi sotto i piedi, oppure non amano i granchietti, il sole, o semplicemente non hanno proprio voglia di arrivarci.

Mi sento osservata, ma lascio perdere e continuo a rilassarmi galleggiando.

Ad un tratto avverto due mani sui fianchi, ho subito pensato al peggio, ma appena ho piantato i piedi sulla sabbia ed ho incontrato gli occhi azzurri di Fede, mi sono rilassata.

-Sai- inizia schiarendosi la voce.
Deglutisco e lo guardo negli occhi.
-Quando sei giù di morale non riesci a fare niente. Hai un peso sul petto che non riesci ad evitare, ti sbatte forte il cuore e quasi non riesci a respirare. Ti ritrovi lì, in mezzo a tutta quella gente che sorride, senza avere nemmeno la forza di imitarli- i suoi occhi si illuminano, così come i miei.
-Federico...- mi interrompe.
-Quando il tuo punto di forza ti abbandona, Rose, è davvero finita. Puoi anche rialzarti, sì, ma avrai sempre la maggior parte delle ossa rotte e appena farai un passo, sentirai del male ovunque- sospira e si tuffa nelle mie iridi, per poi deglutire.
-Rose, tu eri il mio punto di forza- borbotta.

Il mio cuore sta letteralmente impazzendo, il panico si sta impossessando di me.

-Mi dispiace davvero tanto, non volevo farti stare male- mi scuso.
-Non riesco a dormire la notte, ti penso sempre e non riesco a dimenticarti. Ho provato a conoscere Jessica, ma non siamo per niente compatibili. A lei interessa l'opposto che interessa a me, è anche un po' superficiale- sbuffa.
-È una bella ragazza, questo è ovvio, ma finisce lì- incrocia nuovamente il mio sguardo.
-Io ho bisogno di te, non so come fartelo capire. E non mi dire che sei innamorata di Filippo perché non ci credo- si ribella posizionando una mano sulla mia guancia.

Sento il mio respiro diventare irregolare, gli occhi pizzicano, così mi mordo il labbro inferiore per non piangere.

Lentamente si avvicina a me, sento che ciò è giusto, ma allo stesso tempo troppo sbagliato per essere giusto.

La mia mente è in tilt, ma non posso evitare le sensazioni che mi trasmette il biondo.

I nostri nasi si sfiorano, le nostre labbra sono veramente vicine, sento il mio cuore esplodere dalla felicità nel petto, ma sento la mia testa ribellarsi: cosa devo fare?

Siamo vicinissimi, un passo in più e le nostre labbra saranno unite.

-Palla!- urla qualcuno in lontananza.
Federico fa per baciarmi, ma qualcosa mi colpisce la testa.

Mi volto immediatamente e noto una palla arancione galleggiare accanto a me: diamine, che male!

L'afferro, alzo lo sguardo e noto un bambino "correre" verso di me, avrà all'incirca quattro anni, è un pulcino stupendo: ha i capelli biondi e gli occhi azzurro cielo.

-Grazie- sorride afferrando l'oggetto con quelle manine minuscole.
Il mio cuore si intenerisce, così scompare anche il dolore alla testa.
-Di niente. Come ti chiami?- gli domando abbassandomi alla sua altezza, mentre sfoggio un sorriso a trentadue denti.
-Luca- bisbiglia mettendo un dito in bocca.
-Rose- espongo porgendogli la mano che stringe all'istante in modo tenero.

Il bambino sposta lo sguardo su Federico, quest'ultimo si avvicina al piccolo e si abbassa alla sua altezza, restando accanto a me.

-Batti il cinque!- esclama il biondo.
Il piccoletto ridacchia e fa ciò sorridendo.
-Che bella coppia che siete- espone il bambino guardando prima me, poi lui.

Il mio sorriso diminuisce, così come quello del biondo, ci rivolgiamo uno sguardo, ma lo distogliamo all'istante.

-Grazie- diciamo in coro.
Sento il mio cuore impazzire nel vero senso della parola.
-Adesso vado, la mamma mi aspetta- sorride il piccoletto.

Viene verso di me, si aggrappa alle mie spalle e mi stampa un bacetto sulla guancia. Sorrido immediatamente, dopo di ciò si allontana, così mi alzo e aggancio lo sguardo di Fede.

Spazio autrice
[09:29 23/02/18]

ETERNO BACIO.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon