Cerco di ignorarla, ma lei non coglie il messaggio e continua a blaterare.

<<Hai già parlato con Isa del suo appuntamento?>>, mi domanda Michela.

<<No, stranamente sta ancora dormendo! Comunque dato che è sabato e che passeremo il pomeriggio e la sera al locale, fa bene ad approfittarne>>, rispondo rattristata dal fatto che anch'io avrei voluto dormire, ma mi sono svegliata presto con un mal di testa terribile e mi sono dovuta alzare.

<<Io non ce la faccio più, voglio sapere. Sono già le 9!>>, esclama la mia sorellina ad alta voce.

<<Appunto! Cosa fai in piedi a quest'ora? A che ora sei rientrata?>>.

<<Tardi, ma sai com'è... la curiosità!>>, risponde alzando le spalle con noncuranza.

Quando Isabella esce dalla sua stanza, Michela mi guarda di sottecchi e per un istante rimaniamo in silenzio.

<<Datemi il tempo di darmi una sistemata e vi racconto tutto>>, ci dice Isa con un sorrisetto. Io e Miki iniziamo a sghignazzare come due stupide. Vogliamo i dettagli!

Cinque minuti dopo siamo tutte sedute al tavolo della cucina ciascuna con una fumante tazza di caffè, una delle gioie della vita.

In questa casa, in effetti, siamo tutte caffeinomani. Una passione che abbiamo ereditato da nostra madre. Preparare il caffè era la prima cosa che faceva ogni mattina.
Ne beveva in quantità industriali...perlomeno finché non ha perso la testa per un uomo di una religione simil-buddhista. Da quando è scappata con lui per vivere come una hippie impazzita ha rinunciato anche al caffè oltre che alle sue figlie. A volte mi manca tantissimo, ma nessuna di noi si è sentita di fermarla. Nostra madre ha vissuto una vita difficile, ci ha cresciute da sola cercando di darci il massimo, soprattutto da quando nostro padre ci ha abbandonate per trasferirsi negli Stati Uniti con una donna molto più giovane di lui. La mamma aveva passato dei giorni davvero bui... finché non è arrivato Johnny e non ha ritrovato la felicità. D'altronde, grazie all'eredità cospicua lasciata da nostro nonno, non ha mai avuto bisogno di soldi e così ci ha lasciato tutto permettendo ad Isa di aprire il suo locale. A volte però mi sembra tutto così vuoto senza di lei e mi manca tantissimo non vederla girare per la casa, iperattiva e imbottita di caffè.

<<Allora? L'avete fatto?>>, domanda Michela riportandomi al presente.

Isa la guarda scandalizzata: <<Lorenzo è un bravo ragazzo>>.

<<Boooooring!>>, ribatte Miki sollevando una mano in segno di sdegno. 

Sì, in effetti me lo sono chiesta anch'io. Certo, Isa è molto pudica, ma è tornata a casa tardissimo e poi, anche se ha dormito solo poche ore, sembra brillare di luce propria. E' radiosa, quindi o usa una crema miracolosa o è su di giri. 

<<Lorenzo è una persona fantastica! Davvero, non sto scherzando. E no, Em, non guardarmi così>>, mi riprende non appena incrocia il mio sguardo.

<<Così come? Intendi che ti sto guardando come se guardassi una persona follemente innamorata?>>, ribatto scherzando.

<<Oh no, Em. Non dire così. Certo, Lorenzo è davvero un uomo interessante dal cuore d'oro, ma non sono così sciocca da innamorarmi di una persona con cui sono uscita una sola volta. Anche se a breve usciremo ancora. Non posso negare che lui mi piaccia molto...>>, poi continua cercando di cambiare la direzione del discorso, <<Fa il pediatra, sapete? Ho scoperto che lavora nello stesso ospedale di Ross>>.

<<Davvero?>>, rispondo con finta noncuranza. Non vedo l'ora di vedere Rossana e farmi dire tutto su questo dottorino.

<<Adora i bambini>>, ci racconta Isa sognante. Altro che piacerle soltanto, credo che mia sorella sia già cotta per quel bel biondino.

Michela sbuffa sonoramente e sia io che Isa iniziamo a fissarla con uno sguardo interrogativo.

<<Sentite. Tutto bellissimo, davvero. Ma dov'è la storia interessante che mi aspettavo? Tu piaci a lui, lui piace a te, avete fatto un'uscita tranquilla e avete chiacchierato. E poi magari avete condiviso uno spaghetto lunghissimo fino ad arrivare a baciarvi senza nemmeno accorgervene, per poi arrossire pudicamente e non riuscire più a dire nulla. Io voglio la passione>>, borbotta la nostra sorellina.

<<Il bacio non è andato proprio così, ma è stato romantico>>, le risponde Isa gongolante.

Io sorrido felice davanti alla gioia di mia sorella: <<Senti, ma non è che ci riduci le ore di lavoro adesso che hai quel bel giovanotto?>>.

Lei mi guarda pensierosa: <<In realtà ci stavo pensando già da un po'. Facciamo turni assurdi e tu ed io praticamente viviamo al Decimo. Tu sei a casa solo al lunedì e in pochi altri momenti.. e io...non ne parliamo!>>.

<<Il potere degli ormoni>>, ribatte Michela con un'alzata di spalle, <<Comunque a quando la prossima uscita?>>.

<<La prossima settimana... e ha proposito, visto che vorrebbe portarmi in un locale dove si balla latino americano, mi ha detto di estendere l'invito anche a te>>, dice Isa guardandomi, <<ovviamente Miki, se vuoi puoi venire anche tu>>.

La nostra sorellina scuote la testa perché la sua agenda è già fin troppo fitta di impegni mondani, mentre io accetto felice. Potrebbe essere una buona occasione per fare qualcosa di divertente e di diverso. 

In più, se proprio devo dirla tutta, non vedo l'ora di osservare Lorenzo e mia sorella insieme. 
E' da un po' che lei non era così su di giri e finalmente rivedo l'inguaribile romantica che è sempre stata. 

No OtherWhere stories live. Discover now