Norimberga

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Eravamo rimasti a quel 22 marzo del 1933, la data che sancí l'inizio della fine, ma il mio viaggio in Germania non si limitò solo alla visita di Dachau: nei giorni precedenti, infatti, ebbi l'occasione di conoscere alcuni dei luoghi più significativi della storia tedesca del novecento.

La prima tappa fu Norimberga. Una città che porta con sé il marchio indelebile di un grave atto: fu qui infatti che, il 15 settembre 1935, in occasione dell'annuale congresso del partito nazionalsocialista, furono promulgate le leggi razziali, passate alla storia appunto come leggi di Norimberga.

Le leggi inizialmente furono due:
- legge sulla cittadinanza del Reich, negava agli ebrei la cittadinanza tedesca, e quindi la conseguente perdita di ogni diritto e l'esclusione dai lavori pubblici e dalle scuole;
-legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco, proibiva i matrimoni e la convivenza tra ebrei (per la prima volta appellati con questo termine e non più con il precedente "non-ariani") e tedeschi; a partire da questa base furono poi aggiunte numerose altre restrizioni, divieti e privazioni.

L'esaltazione della stirpe ariana e lo sradicamento degli indegni divenne quindi la priorità assoluta

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L'esaltazione della stirpe ariana e lo sradicamento degli indegni divenne quindi la priorità assoluta. Per le strade si diffuse la paura; la Gestapo e le SS esercitavano un potere incontrastato e furono responsabili di gravi crimini; cospirazioni, inganni e tradimenti erano all'ordine del giorno; non si sapeva più di chi potersi fidare.
Furono anni terribili segnati da repressioni, rastrellamenti, deportazioni, vendette, esecuzioni, rapimenti, torture, arresti... La libertà era solo un lontano ricordo, la preoccupazione divenne inarrestabile.

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Al termine della guerra, poi, Norimberga divenne sede di un altro fondamentale avvenimento: il celebre processo di Norimberga. Essi in realtà furono vari e si tennero nel Palazzo di Giustizia della città tedesca dal 20 novembre 1945 al 1° ottobre 1946: il primo, e più importante, fu il Processo dei principali crimini di guerra tenutosi davanti al Tribunale Militare Internazionale, che giudicó ventiquattro tra i più importanti e scellerati capi nazisti ancora in vita catturati. Il secondo gruppo di processi fu per i crimini inferiori. Le accuse furono gravissime: crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Le principali potenze vincitrici (USA, URSS, Regno Unito e Francia ) si accordarono sul metodo di punizione degli imputati, ma esso fu spesso messo in discussione, così come la legittimità stessa del Tribunale. Ma nulla ostacolò un processo che appariva comunque necessario come mai nessuno prima d'ora. E la prima sentenza non tardò ad arrivare: 12 dei 24 imputati vennero condannati a morte e impiccati il 16 ottobre 1946; 3 furono assolti; 3 furono condannati all'ergastolo e i restanti ottennero tra i dieci e i vent'anni di reclusione. Alcuni di loro durante il processo espressero pentimento, ma la Corte non fu certo clemente.

Successivamente oltre 200 tedeschi furono accusati di crimini di guerra e processati a Norimberga; altre 1600 persone, invece, furono processate attraverso i tradizionali canali della giustizia militare

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Successivamente oltre 200 tedeschi furono accusati di crimini di guerra e processati a Norimberga; altre 1600 persone, invece, furono processate attraverso i tradizionali canali della giustizia militare.

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Della città ricordo poco, la nostra permanenza fu di solo un giorno, ma un luogo in particolare mi colpí molto, e fu il centro di documentazione nazista, una struttura alquanto bizzarra ma di straordinaria importanza.

Continua

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