Una bugia maledettamente fredda

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Giustizia. Ho sentito quella parola. L'ho provata. L'ho scritta. L'ho scritta diverse volte e sempre mi è sembrata una bugia maledettamente fredda per me. No, non c'è giustizia.
- Jean Rhys

Il canto del Gufo
al levar del sole
pare un'Osanna
al giorno che nasce.

Un giovane ubriaco
seduto in un canto,
ride del catorcio
e del giorno che muore.

L'anziana ballerina
inferma dai suoi tempi,
indifesa si accartoccia
nella stretta del suo morbo.

La bestia incorporea
che lacera la donna,
non ferisce forte tanto
quanto la mano del consorte.

L'orco ha rubato
il fiore alla bambina,
ma ora lei non piange più
e lui penetra in prati fioriti.

Il soldato ha sconfitto
l'invasore sul campo,
ma ora uno più grosso
sconfigge lui nel suo corpo.

La madre ha visto
spirare il suo frutto,
e ora ha il cappio
dell'angoscia stretto attorno al collo.

Il prigioniero rimpiange
la libertà rubatagli,
e piange il petto
dell'amante trafitto dal pugnale d'altri.    

Non c'è Giustizia
su questa Terra
per chi non sa
impugnare da solo la Sua spada.

24 gen 18

(In foto:
"Justitia o Bottega di macellaio"
di Marx Ernst,
1919).

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