A coloro che
non chiudono
gli occhi
perché temono
di perdersi
per sempre.Cantava la casa
una melodia
sconosciuta,
ed il legno
bruciava
senza scaldare.Bagnava la goccia
il vetro
in frantumi,
sul pavimento
infreddolito,
senza scarpe.E mentre
la voce dentro
parlava,
la notte ululava
di fuori.Là fuori
c'era
qualcosa,
qualcosa di grande
che non conosceva.E mentre
la scatola lavorava,
la voce
strillava
di dentro.Là dentro
c'era
qualcosa,
una cosa grande,
che non si spiegava.E mentre
le porte
sbattevano al vento,un fiume straripava
dagli argini,
salato.E mentre
le palpebre
sbattevano a tempo,la voce gridava
al Cielo:
"accenditi!"14 nov 17
(In foto:
"L'incubo"
di Johann Heinrich Füssli,
1871).
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Un giorno staremo bene
PoetryQuesto è l'unico modo in cui riesco a parlare di me stessa e, francamente, l'unico in cui mi interessa farlo. La Poesia. Molti dei miei componimenti sono chiari, altri molto meno, altri semplicemente criptici. Non vi affannate se non riuscite a capi...