37.

87 4 2
                                    

In preda al panico mi alzo, sperando che tutto quello che sta succedendo sia un sogno che si avveri.

In effetti è così, mancano cinque ore alla cerimonia e sono le quattro del mattino!

Tra qualche ora, come detto prima, diventerò la Principessa Annina Gunnarsen Horan.

In meno di un mese abbiamo organizzato tutto; la chiesa, le decorazioni, i testimoni, le damigelle, il portatore degli anelli e la lanciatrice di petali... in poco tempo era già tutto pronto, telecamere e giornalisti inclusi, che tra l'altro sembrano essersi auto invitati.

-Amore, mancano cinque ore, che ci fai sveglia?-
-Non riesco a chiudere occhio. Ho paura che questo sia solo un sogno e che mi risveglio nel mio letto con Michael ancora gatto ed Ashton ancora scoiattolo.-
-Non succederà! Ora dormi che manca ancora qualche ora prima del risveglio.-
-Hai ragione. Scusa. Notte!-

Appoggio la mia testa sul suo petto e cerco di addormentarmi.

###

Ce la posso fare.

Mancano solo trenta minuti e io dovrò fare la mia entrata nella chiesa davanti a tutti.

La mia testimone e le mie damigelle, la prima è Charlotte e le altre sono Samantha e Madison, sono quasi più agitate di me.

Quasi.

Il vestito mi va un poco largo, segno che sono dimagrita quel poco che basta per farmelo capire. I capelli davanti sono raccolti in una treccia che si congiunge dietro la testa e decorata con delle pietre e delle roselline bianche, mentre tutto il resto dei capelli sono a boccoli fino a metà schiena. Ebbene sì, a momenti laverò i pavimenti usandomi come mocio, altroché Ashton!

-Annina! Mancano dieci minuti! Sali in macchina!-

Non ce la posso fare!

###

-E col potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie, principe e principessa e duca e duchessa! Può baciare la sposa.-

E così si conclude la messa. Tutti i presenti, cioè almeno un milione di persone (e non esagero) applaudono mentre Martinus ed io ci baciamo. La mia entrata è stata imbarazzante, ma per io resto è andato tutto bene. Ho sentito singhiozzare mia madre e la signora Gunnarsen che finalmente è venuta in Irlanda con tutta la famiglia.

Il mio bouquet è finito tra le mani di Madison, la mia testimone e poi sono salita su un taxi all'inglese degli anni antichi, non so di che anno preciso, ma è fantastica!

-Allora, signora Gunnarsen, come sta?- domanda mio marito. Mi fa strano dire che è mio marito!
-Sono felice, non vedo l'ora di arrivare a Hjlo e passare un mese lì in tua compagnia!-
-Stasera si parte e ti consiglio di dormire per gran parte del tempo, ok?-
-Sì signore!-

Arriviamo all'aeroporto e veniamo accolti da altri giornalisti, fotografi e persone meravigliate che applaudono.

-Siete pronti per il viaggio di nozze?-
-Sì, siamo molto emozionati per il viaggio.-
-Dove andrete?-
-A Hjlo, l'isola grande.-
-Per quanto starete in vacanza?-
-Un mese. Le nozze devono essere assaporate per bene e due settimane non bastano.-
-Porterete qualcuno con voi?-
-No, ma non perché non vogliamo nessuno, bensì perché ormai siamo sposati e abbiamo bisogno di molto tempo tra marito e moglie. Mi sarei portata dietro sicuramente mio fratello e mio cognato.-
-Spesso vi vedevamo in giro con due gatti e due scoiattoli. Che fine hanno fatto?-
-Oh, beh, diciamo che hanno partecipato al nostro matrimonio ma sotto un'altra prospettiva e forma.-
-In che senso?-
-Beh, questo non lo possiamo dire sono i nostri segreti quegli animali.-
-Cosa vuole dire con "Sono i nostri segreti"?-
-È un argomento che non possiamo svelare in pubblico.-
-Come mai avete scelto le Hawaii?-
-Diciamo che ho ricevuto due biglietti al mio compleanno, quindi li sfruttiamo!-
-Come vi siete chiesti di sposarvi? Chi ha chiesto a chi?-
-Lui mi ha chiesto di sposarlo dopo aver camminato parecchi minuti al buio nel bosco dietro casa sua. Aveva preparato tutto e, anche se era un posto al quanto inquietante, lui è stato capace di renderlo romantico al punto giusto con girasoli e candele alla vaniglia.-
-Ultima domanda. Ci saranno sicuramente dei futuri eredi della vostra famiglia, ma come li vorrete chiamare?-
-O Elio o Zoran!- facciamo all'unisono.
-Grazie mille dell'intervista e buon volo, buone nozze e godetevi le vostre giornate in serenità!-
-Grazie!-

Camminiamo mano nella mano tra i gate. Per passare il check in ho dovuto far sì che la guardia mi perquisisse, altrimenti avrebbero pensato che potessi avere un'arma da fuoco con me con tutto questo vestito che ho addosso.

-Mancano ancora due ore prima che ci chiamano per il volo. Che vuoi fare?- mi chiede.
-Io ho tanta fame. Andiamo a mangiare da qualche parte?-
-Certo! Dimmi dove e io ti porto.-
-Vorrei tanto del pollo in agrodolce. Lì lo fanno!- e indico un ristorante Take Away.
-Ottimo. Ho voglia anch'io di pollo in agrodolce.-

###

Un viaggio davvero rilassante. Ho passato otto ore a guardare tutta la saga di Hunger Games ed il resto del viaggio o guardavo fuori dal finestrino, o cercavo invano di dormire.

-Stiamo per atterrare sull'acqua. Non sei agitata?-
-Lo sono, ma non lo do a vedere.-

Atterriamo con qualche saltino ed usciamo su un pontile, dove ci accolgono con le tipiche collane Hawaiane. Ci osservano da capo a fondo ed applaudono; credo che abbiano capito chi siamo!

-Benvenuti sull'isola Hilo, futuri re e regina d'Irlanda!-
-La tradizione vi riporta al luogo di nascita della regina Maile, principessa?-
-Prima di tutto grazie mille, secondo, diciamo che mi è sempre piaciuto il caldo, benché io abito al freddo, e le isole Hawaii in generale mi hanno sempre attratto.-
-Chi ha deciso dei due questa destinazione?-
-L'ho decisa io, era per il suo compleanno e ho deciso di portarla a vedere una destinazione che potesse piacere ad entrambi.- risponde Martinus.
-Ora vi lasciamo andare... divertitevi!-
-Grazie!-

Ci direzioniamo verso il nostro Hotel e andiamo al bancone della reception.

-Buona sera! La suite riservata a nome Gunnarsen.-
-Certo! Vi abbiamo preparato il lattico solo ed unicamente per voi. Spero vi possa piacere!-
-Ci piacerà sicuramente! Grazie mille!-

Saliamo fino alla nostra "stanza" ed entriamo, svuotiamo i bagagli e ci cambiamo con dei vestiti più leggeri e meno ingombranti.

-Andiamo alla festa che faranno stasera?- chiedo.
-Certo! È la nostra vacanza e possiamo fare qualunque cosa noi vogliamo.-
-Fantastico! Scendiamo allora!-

Camminiamo mano nella mano sulla spiaggia sotto l'Hotel e osserviamo il tramonto che illumina ancora per poco questo posto da incanto. In lontananza vediamo anche dei delfini nuotare allegramente e schizzarsi a vicenda.

Appena spuntano le stelle ci dirigiamo verso il luogo dell'inaugurazione e festeggiamo fino a tardi.

Rientriamo in stanza attorno alle 2 di mattina e inizio a stuzzicare mio marito.

-Hey! Cosa hai intenzione di fare amore? Continuare a darmi false immagini per poi dirmi di no?-
-No... mi domandavo, abbiamo ancora una penitenza in serbo e potremo... hai capito, no?-
-Non è giusto! Non ho i preservativi con me!-
-Marcus te li ha messi di nascosto, me l'ha detto. Controlla.-

Apre la valigia svuotata in precedenza e trova tre bustine d'argento in una tasca che non sapeva neanche la sua esistenza.

-Oh! Mio fratello è un genio!-
-Allora?-
-Sarà una notte di fuoco, altroché i tipi di prima che lo mangiavano!-

______________________________________

Buon Giorgio!

Succedono cose interessanti ed il matrimonio è andato a buon fine.

La suite si "scalda" grazie anche a Marcus che, sinceramente, gli farei un fragoroso applauso perché sì, se lo merita. 

E niente, mi piacciono le Hawaii e quindi ho deciso che la destinazione sarebbe stata Hilo.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

P.s non ho ben capito come si scriva Hilo o Hjlo, quindi è per questo che ho messo le due versioni :)

Two Land In Two // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora