Vasca

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Mi immergo, è bollente, come piace a me. Ne avevo bisogno, ero distrutta, in tutti i sensi. Una volta entrata provai quella sensazione di rilassamento rara da trovare, ma che svanì in poco. Le voci, i rumori, tutto ciò al di là di quella porta era comunque rimasto lo stesso e quella sensazione di angoscia aleggiava ancora nei miei pensieri. Così, decisi di sovrastare quei suoni e misi della musica. La musica, colei che porta la serenità in questo caos, quei suoni sono più confortanti di ogni altra parola delle persone a noi care. La mia mente si disperse e cominciai a riflettere.

Riflettere.

Riflettere.

Questo, è peggio della sensazione di angoscia. Continui a farti domande che molto spesso non hanno risposte oppure dai per scontato che siano negative. Magari sono cose banali, ma più il tempo passa, più tele chiedi e più pesano. E finisci per dargli più importanza del dovuto, finendo per concludere con la cosa sbagliata.

"Chissà perché oggi non mi ha scritto nessuno..."

"Evidentemente hanno altro da fare e comunque, non posso essere al centro del mondo"

Prima fase. Cerchi di avere speranza, ma riflettere comporta...

"O forse semplicemente non gli interesso...a loro non importa di me"

Seconda fase. Delusione. Ma continui...

"Ma potrei scrivergli anche io! Forse è colpa mia, si aspettano cose da me che non sto facendo"

Terza fase. Ti arrabbi con te stesso.

Si potrebbe andare avanti all'infinito, ma da mia esperienza, si arriva sempre allo stesso punto, che è identico a quello di partenza: la tristezza.

I miei polpastrelli sono segnati dal lungo tempo passato in acqua, e miei pensieri continuano a scorrere, pensando alle varie emozioni e così facendo le lacrime che sorgono si fondono con l'acqua che mi circonda.

Spengo la musica, non la stavo più ascoltando ormai. Immergo la testa sott'acqua, chiudendo gli occhi e lasciando fuori solo la bocca e il naso. Le orecchie si tappano, nessun suono, i pensieri si annebbiano e finalmente ho un po' di pace.

Dopo svariato tempo mi lavo e mi vesto.

Due ore.

Necessarie, ma malvolute. Ho avuto molti brutti pensieri e alcuni mi balenano ancora in testa. Adesso sono ancora più confusa di quanto già non fossi.

Quindi, per quanto sia benefico e rigenerante un bagno, cercherò di evitarli il più possibile.

Se qualcosa ti fa bene fuori, ti fa male dentro e viceversa. Ci sono pochi casi in cui le cose non sono equilibrate. E io credo molto sull'equilibrio delle cose, lo considererei essere realista, ma tutto sta dalla prospettiva da cui vedi le cose.

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