La mattina dopo Rose Weasley fu sentita canticchiare mentre scendeva le scale del dormitorio a piccoli saltelli e, una volta nella Sala Comune, addirittura piroettare.
Lily si girò verso Roxanne e Amelia. "Ma che le prende?"
"Non ne abbiamo idea, è tornata tardi ieri dopo la riunione per i Caposcuola ed è in questo stato da quando ha messo piede fuori dal letto." Rispose confusa Roxanne prima di aggiungere "La guardano tutti strano".
Solo mentre scendevano le scale dirette alla Sala Grande riuscirono a cavarle qualcosa.
"Rose, si può sapere cosa è successo ieri sera?" Chiese Amelia.
"Sono stata messa in turno con Malfoy." Le ragazze si scambiarono occhiate stralunate e Lily rischiò di perdere le facoltà motorie inciampando e rotolando giù. Rose nemmeno ci fece caso.
Aiutata Lily ad alzarsi, Roxanne si rivolse nuovamente alla cugina con voce controllata. "E sei felice?"
Rose si bloccò di colpo mandando un paio di ragazzine del secondo anno di Tassorosso a sbatterle contro. "Oh, no. Assolutamente no. Ma ho trovato una soluzione."
Le Tassorosso imprecarono furiosamente, ma di nuovo, Rose non ci badò, stava scrutando tra le panche di studenti alla ricerca di un caschetto biondo.
Trovata.
Abbandonò le amiche incredule, attraversò a passo di marcia la Sala Grande e le si pose davanti.
"Ellie mi devi assolutamente aiutare."
La biondina la guardò sorpresa e annuì invitandola a spiegarsi meglio.
"Devi fare cambio con me per i turni. Devi prenderti Malfoy e togliermelo dalla vista."
Ellie arrossì e scosse la testa. "Mi spiace, Rose, non se ne parla. Mi piace Lys."
"Ooooh, ti prego. Perchè no? Pensavo tutte volessero stare con Scorpius Malfoy e bla bla bla. Ti prego Ellie, quel ragazzo sarà la mia rovina. Ti pregoooo."
Ma Ellie Macmillan fu irremovibile. "No Rose, mi spiace."
"Ma perché no?"
Ellie si morse un labbro per un paio di secondi e guardò il pavimento, poi in direzione del tavolo dei Serpeverde.
"Perché.. Beh, perché m-mi ha, anzi ho f-fatto tutto da s-sola ecco... E.. "
Ma Rose non ebbe bisogno che continuasse "Ti ha convinto di essere l'unica e la sola e poi ti ha portata a letto e scaricata, vero?"
Il rossore di Ellie aumentò vistosamente e la guardò supplicante "Ti prego, non dirlo in giro, sono stata una sciocca. E non ci voglio più pensare. Ma non farò il turno con lui."
Anche il viso di Rose si accese di macchioline rosse e non vide più la stanza intorno a te, solo del nero indistinto. Si fiondò verso il tavolo dei Serpeverde, spostò di malagrazia una del primo anno che guardava Albus e i suoi amici adorante e si sedette proprio accanto a quest'ultimo, davanti a Scorpius. Non salutò il cugino, né si accorse degli sguardi incuriositi dei Serpeverde.
Scorpius alzò lo sguardo dalla ciotola che aveva davanti e quasi gli venne un infarto. Occhi infuocati. "Ti ha dato di volta il cervello, Weasley? Vuoi farci espellere per caso?"
Ma Rose si ricordava delle minacce della McGonagall, si protese ancora di più verso Scorpius e cominciò a sibilargli in faccia. "L'hai portata a letto e poi scaricata. Scommetto tu l'abbia sbattuta fuori dal dormitorio prima che tutti si svegliassero e non le abbia più rivolto la parola."
Anche Scorpius si protese in avanti. "Quasi Weasley, quasi. L'ho svegliata alla cinque. Ma giuro, sono stato gentile. Lo sono sempre." E poi aggiunse. "Te l'avevo detto che non era una buona idea."
"Ti odio Malfoy. Ti odio e un giorno ti ucciderò, porrò fine alla tua esistenza. Ti farò a brandelli, lentamente. O ti seppellirò vivo. Mi stai rovinando la vita Malfoy." Gli occhi due fessure. Ricominciò a sputacchiare sibili.
"Ma te la sei portata a letto tu la Macmillan, non io. Per cui, faremo a modo mio e tu mi starai a sentire. Seguirai le mie regole alla lettera. Mi hai capito?"
Il ragazzo ghignò "Sei quasi eccitante Weasley quando ti arrabbi."
Albus stava per intervenire, ora lo accoltella. Miseria me lo accoltella in Sala Grande.
Rose però sorrise e fece finta di niente.
Scorpius rischiò il secondo infarto nel giro di cinque minuti: mi ha sorriso? Santissimo Merlino cosa ho fatto? Mi accoltella. Ma perché non sto mai zitto? Mio padre mi uccide se mi faccio uccidere da una Weasley. So che è un uomo diverso ora, ma una Weasley? Merlino.
"Malfoy, come sei spiritoso." Il sorriso si allargò "Ma io sono seria invece. Farai a modo mio o verranno tutti a sapere come eludi la sorveglianza per portarti a letto le ragazze. Come raggiri i Prefetti. E per 'tutti' intendo la nostra amata Preside, ovviamente. Ora, non posso impedirti di rovinare la vita a quelle ragazzine, tu sei un porco, ma loro sono delle idiote senza cervello. Non mi riguarda. Ma posso impedirti di rovinare la mia. Alle otto davanti alla biblioteca. E sii puntuale."
Ma respira mentre parla? Anche gli occhi di Malfoy si fecero più stretti "Ok, Weasley." Finché non trovo un modo per ricattarti io.
Rose sorrise di nuovo, si raddrizzò e si accorse di Albus. "Al!" Lo abbracciò, poi si rese conto che tutti gli occhi dei Serpeverde erano puntati su di lei. Curiosi. "Mi guardano."
Albus rise constatando che 'mi guardano' era riduttivo "Ti stanno puntando, è diverso."
"Ehm. Meglio che vada." Si alzò. "Al, ricordati di domani, ci ritroviamo tutti vicino al Platano."
Albus annuì e Rose si allontanò.
Nott e Zabini lo fissarono. "Spiegati." Intimarono. "Non stava urlando."
Scorpius seguì la ragazza con lo sguardo finché fu certo non fosse più a portata di orecchi "Siamo finiti in turno insieme. La McGonagall ci ha dato un ultimatum. Lei è solo schizzata."
E mi hai minacciato Weasley, questa me la paghi.

* Figlia di Ernie Macmillan.

Non puoi essere una Weasley senza capelli rossi e un Malfoy senza arroganza.Where stories live. Discover now