Capitolo 2.

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Capitolo 2: Mio Padre mi Uccide se mi Faccio Uccidere da una Weasley

"There is no point trying to hide it, no point trying to evade it; I know I've got a problem, problem with misbehavior."
- Break Your Heart, Taio Cruz

Svoltò a destra, e poi ancora. Passò dietro all'affresco e scese un paio di scalini. Si fermò proprio davanti al gargoyle che la guardava immobile.
"Biscotti al burro"
Arrivata in cima bussò piano e le fu ordinato di entrare. Qualche minuto dopo venne raggiunta dai due Caposcuola mancanti.
"Ora che ci sono anche il signor Malfoy e il signor Scamandro: Pix è stato insolitamente tranquillo per cui mi aspetto a breve un attacco, ho parlato con il Barone Sanguinario e si è dichiarato disposto a collaborare. Mirtilla Malcontenta ha allagato nuovamente il bagno del secondo piano, predico inagibilità per almeno un paio di giorni. Mi aspetto feste illegali di inizio anno in ogni dormitorio; mostratevi degni della spilla che portate."
I quadri li guardavano sereni, ogni tanto una delle figure dipinte ammiccava o si grattava il naso.
"I Caposcuola hanno il compito di controllare i corridoio una volta a settimana, due di voi il sabato, due di voi la domenica: farete i turni. Per equilibrare le forze sarete una ragazza e un ragazzo." Fece apparire due bigliettini dal nulla. "Weasley, Macmillan*, sceglietene uno."
Non Malfoy. NON Malfoy. Ti prego. Nonono.
Rose srotolò piano il bigliettino che aveva scelto, non osando guardare. Scorpius Malfoy, Serpeverde.
Miseriaccia. NO.
"Macmillan?"
"Scamandro, Professoressa." Rispose la ragazza.
Malfoy ghignò divertito e scoccò un'occhiata alla Weasley: stringeva i pugni così tanto che pensò le si sarebbero spezzate le dita.
"Benissimo. Mi aspetto il massimo rispetto delle spilla che portate e che prendiate le vostre responsabilità seriamente, coprendo di onore le vostre Case. Potete andare ora." Indicò la porta con la mano.
Tutti e quattro si mossero verso di essa.
"No, voi no Weasley e Malfoy. Vorrei parlarvi." E si sedette sulla sedia dietro alla scrivania.
Lysander Scamandro ed Ellie Macmillan li guardarono dubbiosi, poi si chiusero la porta alle spalle.
Uno dei quadri, con un'interessante barba argentata e un paio di occhialetti a mezza luna li guardò con divertimento. Il suo quadro era leggermente più grande degli altri, sembrava più caloroso. Non c'era bisogno della targhetta in oro posta qualche centimetro sotto la cornice per sapere che si trattava di Albus Dumbledore.
Scorpius avrebbe voluto ricambiare il sorriso, ma era perfettamente consapevole la situazione non fosse quella più indicata.
"Le regole di Hogwarts sono state rispettate per secoli prima che io sedessi qui e lo saranno ancora per secoli dopo di me. Non intendo cambiarle per due studenti. Ciò non vuole però dire che accetterò il vostro comportamento infantile. Ciascuno di voi ha ricevuto la spilla perché la meritava e perché continuasse a guadagnare punti per la sua Casa come avete fatto negli anni passati." Le labbra si ridussero a due linee sottili.
"Sono perfettamente a conoscenza del vostro spettacolo in Sala Grande stamattina. Il Professor Longbottom è stato magnanimo. Nel caso mi dovesse giungere voce di un simile episodio, della più minima discussione, di un qualunque rapporto negativo che contenga i vostri due nomi uniti,... I punti delle vostre Case saranno azzerati. Esatto, azzerati. Non vi sarà nemmeno concesso di vedere una scopa e starete in punizione per il resto dell'anno. Non mancherà certamente una lettera alle vostre famiglie. Potrei prendere in considerazione l'espulsione. Sono stata chiara?"
Non esitarono a rispondere. "Sì, professoressa McGonagall."
"Bene, ora potete andare."
Si affrettarono ad allontanarsi. I pugni di Rose ancora serrati, gli occhi di Scorpius senza più l'ombra di un sorriso e prima che la porta si chiudesse completamente alle loro spalle sentirono chiaramente la Preside sospirare "Sarà un disastro."
Ma una voce divertita la contraddisse "Ti sbagli Minerva: sarà uno spasso."

Giunti davanti al gargoyle si fermarono e guardarono in cagnesco. Gli occhi della Weasley erano inquietanti, le mani poggiate sui fianchi e il busto sospinto in avanti, Scorpius dovette ammettere che ne era leggermente spaventato.
"Provaci, provaci solo Malfoy a rovinarmi l'ultimo anno e gli esami e giuro che..."
Scorpius la guardò, strano che sia a corto di metodi per farmela pagare o uccidermi.
"Che c'è Weasley?"
"Macmillan. Chiederò a Macmillan di fare cambio con me. E' così semplice. Sarà già nel suo dormitorio, ora. Domani mattina." Rose era raggiante, salva, avrebbe superato gli esami con ottimi voti, non avrebbe rischiato l'espulsione e soprattutto l'infarto a sua madre.
"Io non chiederei a Macmillan fossi in te..." Lo sguardo di Malfoy era strano, sembrava in imbarazzo, ma Rose era troppo felice e fiera del suo cervello per potersi anche solo far sfiorare dal dubbio.
"Oh taci, Malfoy." E sparì dietro a un arazzo.

Non puoi essere una Weasley senza capelli rossi e un Malfoy senza arroganza.Where stories live. Discover now