함께 • markhyuck

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La mattina seguente i due si svegliarono di soprassalto nel sentire qualcuno bussare insistentemente alla porta d'ingresso.

Donghyuk guardò fuori dalla finesta vedendo ancora il paesaggio buio.

❝ Ma chi diavolo è a quest'ora? ❞

Borbottò Mark nervoso scendendo dal letto.
Uscì dalla camera seguito da Donghyuk e trovò sua madre di fronte alla porta d'ingresso mentre parlava con un soldato.

❝ Tutti fuori! ❞

Ordinò l'uomo strattonando con forza la donna fuori dall'abitazione.
Mark si innervosì nel vedere la madre perdere l'equilibrio per lo strattone e guardò male il soldato.

Li fecero poi salire su in furgoncino dove trovarono un'altra famiglia che si strinse per permettere alla famiglia di Mark di salire.

❝ Mamma stai bene? ❞

Chiese Mark preoccupato cingendo le spalle della madre che annuì sorridendo.

❝ Ma cosa sta succedendo? Dove ci portano? ❞

Chiese Donghyuk.

❝ Non lo so... fatto sta che i tuoi genitori potrebbero preoccuparsi... tua madre sa che ieri sei venuto da me? ❞
❝ Non lo so... probabilmente lo immaginavo, vengo sempre da te dopo aver litigato con lei... ❞
❝ Dobbiamo trovare il modo di avvertirla... ❞

Donghyuk si sentiva in colpa, non sapeva cosa stava succedendo ed era ancora litigato con sua madre, odiava litigare con lei, soprattutto se si trattava della sua omosessualità o di Mark, e odiava essere litigato con lei quando succedevano cose strane come quella, non sapeva assolutamente dove sarebbe andata a finire.

Durante il viaggio il furgoncino si riempì, Mark e Donghyuk incontrarono i loro amici e gli amici dei loro amici.
Jaemin si era avvicinato con un ragazzino più piccolo di nome Jisung, presentandolo come il suo migliore amico, Jeno invece portò nel gruppo un ragazzo cinese, Renjun, che poco prima si era messo a dipingere, poi a loro si unì un ragazzo cinese poco più grande di Jisung, Chenle.

I sette fecero amicizia molto velocemente e arrivata la notte dormirono insieme, tutti sotto lo stesso piumone pesante dato dai genitori di Renjun.

❝ Mark... ❞

Sussurrò Donghyuk.

❝ Hai davvero sentito quelle cose dai soldati? ❞

Mark annuì.

❝ Ho paura per la mamma... non si nemmeno dov'è... non abbiamo fatto pace... non voglio restare solo... ❞

La sua voce si spezzò.

❝ Ehi tranquillo... vedrai che si sistemerà tutto, ritroveremo tua madre, andrà tutto bene, e comunque non sarai solo, io sarò sempre con te ❞
❝ Sempre? ❞
❝ Sempre ❞

Affermò Mark facendosi coraggio, Donghyuk gli prese la mano tenendola stretta alla sua per poi appisolarsi qualche ora.

Quando i soldati li fecero scendere dal furgoncino furono schierati di fronte a un campo, quel campo di lavoro di cui parlava Mark, risparmiarono le mani che potevano servire ai lavori, i più piccoli furono brutalmente uccisi, pure Jisung e Chenle, Mark e Donghyuk si tennero per mano tremando, quella stessa sera furono chiusi nel dormitorio fino al mattino seguente.