Sono fuori scuola e sto aspettando che Jane mi venga a prendere.
La vedo arrivare di corsa nella sua macchina nera. -Viene Abby sono qui- dice sventolando la mano fuori dal finestrino. La raggiungo ed entro in macchina. -Mica hai aspettato molto qui fuori?- chiede lei affannata. -No, 5 minuti- dico io e lei sembra rassicurarsi.
Eccoci arrivati, la casa di Jane non è molto grande, ma è carina e accogliente. Scendo dall'auto ed entro.
-Vieni a mangiare Abby, ho fatto gli hamburger, immaginavo avessi molta fame-dice sorridendo, anche se quando parla con me sembra sempre un po' agitata.
-Si vado a portare lo zaino nella mia stanza- dico salendo le scale. Ma mentre cammino per il corridoio, noto una fotografia, ritrae Jane, con in braccio un bambino, la prendo in mano e la osservo. -Si chiamava Henry- sento una voce provenire all'inizio del corridoio, e di scatto la poso. -Scusami Jane, davvero non vol..- provo a scusarmi, ma continua a parlare. -Aveva 4 anni quando è stato investito da un automobile- io la fisso, non credevo che avesse un figlio. -Eravamo andati a fare la spesa, perché il giorno dopo avrebbe compiuto 5 anni- sorride al ricordo -Pensa che ricordo ancora quello che mi fece comprare.- sorride ancora con gli occhi lucidi -Patatine,Pop Corn, Coca-cola, dolcetti, palloncini, coriandoli...- dice con la testa bassa. -Arrivati fuori casa,mi aiutó a togliere le buste della spesa dal cofano,mentre prendeva il sacco della frutta...caddero le mele,lui le raccolse....puoi 1 mela cadde in mezzo alla strada,non c'era nessuno e quindi Henry andó a raccoglierla...ma...ma ad un certo punto una macchina sbucó fuori dal nulla eh...- prende fiato e ricomincia -una macchina lo prese in pieno- dice asciugandosi una lacrima. -chiamai all'istante in 911, arrivó dopo pochi minuti...ma ormai non c'era più nulla da fare....-non credevo che avesse sofferto così tanto Jane,d'istinto, non so perché, la abbraccio più forte che posso, lei inizialmente rimane un po' sbigottita ma poi ricambia con tanto affetto l'abbraccio -non sai quanto io ti voglia bene Abby, sei la mia vita- le sue parole mi toccano molto,per la prima volta dopo tanto tempo,mi sento parte di qualcosa,qualcosa di grande. Quando ci siamo tranquillizzate entrambe scendiamo a mangiare
-Jane,ti posso chiedere una cosa?- chiedo bevendo un sorso d'acqua?
-tutto quello che vuoi- dice
-il padre di Henry...chi è?- chiedo, e lei fa un sorriso -Bobby- dice, no aspetta,qualcosa non mi torna -ma voi non eravate migliori amici?- chiedo -Beh si, una volta però eravamo sposati, e ci amavamo molto...poi però con gli anni l'amore diminuiva sempre di più, e con la morte di Henry è terminato del tutto,così abbiamo deciso di lasciarci-dice -poi però un giorno ero esausta,avevo bisogno di qualcuno,qualcuno come te, e lui mi ha aiutato moltissimo- Bobby deve essere una brava persona,un giorno non mi dispiacerebbe conoscerlo.-ABBY! SVEGLIATIII!!!- Mi alzo di colpo
-Scordatelo,ho sonno- dico, fino a che sento un gelo percorrerlo per tutto il corpo, mi alzo e vedo Jane con la mia coperta in mano e mi sorride.
Io arrabbiata me ne esco e vado in cucina
L'unica cosa che mi consola è che Jane ha preparato i Pancake, all'orfanotrofio ci davano mezzo bicchiere di latte con due biscotti vecchi di non so quanti mesi,forse anni.
Li finisco in 2 minuti, prendo lo zaino,saluto Jane e corro verso la fermata dell'autobus. A quanto pare ho fatto giusto a tempo, perché le porte si stavano chiudendo.
-Hey Abby- mi giro e vedo Travis, mi ero completamente dimenticata di lui
-Ciao Trav!- dico e mi siedo vicino a lui, per quando mi stia simpatico, ho ancora moltissime difficoltà a fidarmi delle persone,ogni volta che lo facevo accadeva qualcosa di brutto.-Dai corriamo- dice quando entriamo nella scuola.
-cosa? Ma siamo in perfetto orario, anzi siamo anche un po' in anticipo!-
-Abbiamo matematica alla prima ora!- dice lui correndo.
-e quindi?- cerco di stare al passo
-la professoressa Smith, è pazza!- dice lui quando siamo fuori alla porta. Lui entra e corre al suo posto, la prof fulmina Trav con lo sguardo -Signorina Lie! È in ritardo, spero che abbia una giustificazione adeguata- ma mi prende in giro?
-Professoressa...scusi ma io sono in perfetto Orario-dico, ma è ovvio sono le 8.0o
-Non permetterti di darmi torto!- ma questa non sta bene con la testa... - Prof, mi dispiace ma io non sto dicendo assolutamente niente,ma se lei non capisce non è un problema mio.-dico,posso sembrare maleducata, ma non è così,ho solo il coraggio di dire le cose in faccia, a differenza di altre persone.
-non ho sentito, che ha detto!?- dice con gli occhi sgranati da fuori.
-Non faccia finta di non avermi sentito, perché lo ha fatto, e anche bene.- dico guardandola negli occhi, e ovviamente sento le risatine dei miei compagni di classe. - Signorina Lie, dato che ha tanta voglia di parlare...che ne dice di risolvere questo problema- dice indicando una traccia alla lavagna. -ok- dico prendendo un foglio...fortuna per me, in orfanotrofio avevo una suora che spiegava la matematica a regola d'arte, infatti glielo risolvo in pochissimo tempo. -Va bene professoressa?- chiedo, e lei che forse non si aspettava di vedermi preparata diventa paonazza e abbassa la testa, io me ne vado al mio posto... ma camminando noto un viso sconosciuto. - Sei stata mitica Abby- dice Trav abbracciandomi -Trav...- lo chiamo continuando a fissare il ragazzo
-si?-dice mentre sottolinea con l'evidenziatore alcune formule.
-chi è quel tipo?- chiedo, lui lo guarda -Austin- dice -È nuovo?- chiedo,-no,non lo hai mai visto prima perché è stato sospeso per un mese-dice lui -Caspita, che ha fatto per essere stato sospeso per un mese?- c'è ha ucciso qualcuno?
-Beh vedi, già le regole in questa scuola sono molto toste, però lui...lui ha fatto una cosa molto grave- dice con aria molto seria -Cioè?-
-Ha picchiato talmente tanto un ragazzo da mandarlo in coma...- o mio Dio...è una bestiaFinalmente suona la campanella, e possiamo andare in mensa per la pausa pranzo.
Siamo quasi arrivati,quando sento di non avere qualcosa,mi tocco le tasche -Diamine!- dice alzando gli occhi al cielo -Che cosa succede?- chiese preoccupato -Ho dimenticato il cellulare in classe, tu avviati, io ti raggiungo tra 5 minuti- dico correndo verso l'aula, la porta è chiusa, la apro, resto a bocca aperta, vedo Austen che tiene inchiodato un ragazzo al muro, ma appena entro lo lascia, e ovviamente lui fugge. - Che vuoi?- chiede in maniera molto acida -Riprendere il mio cellulare, mister simpatia- dico avanzando, ma lui mi blocca.
-Come osi? Nessuno si è mai permesso di rivolgersi in questo modo nei miei confronti, sei solo una piccola viziata- dice con rabbia, no questo non glielo permetto -Ah si? Nessuno si è mai permesso di rivolgersi in questo modo nei tuoi confronti? Oh poverino! Senti brutto stronzo, tu non mi consoci neanche un po', e non sei nessuno per giudicarmi, perché non sai quello che ho passato, quindi statti zitto- dico uscendomene di corsa.
Raggiungo Trav e mi siedo a fianco a lui
-Il telefono lo sei andata a recuperare in Perù?!- chiese divertito
-Scusami, ma ho avuto un piccolo battibecco-dico ancora nervosa -Ah...posso sapere con chi?-chiese curioso, -Austen- dico, lui resta scioccato -Austen Wilson!?- chiede lui ad alta voce, ma fortunatamente nessuno ci fa caso
-ma che ti passa per la testa, abbassa la voce- dice ridendo, è troppo scemo. -Scusa scusa, e quando tu gli hai risposto male, perché conoscendoti sono più che sicuro che gli hai risposto nel peggiore dei modi, che ti ha fatto? Ti ha picchiata? Accoltellata? Lanciata dal 1 piano? Presa a p...- lo fermo,altrimenti potrebbe parlare fino a dopodomani
-no Trav, nulla di tutto questo se ne è stato zitto senza dire nulla- dico
-Certo che sei coraggiosa, tutti i ragazzi hanno paura di lui, e poi è il capitano della squadra di Football-dice lui
-Perché? Tutte le ragazze non hanno paura di loro?- chiedo -Per niente, tutte le ragazze gli vanno dietro, non hai idea di cosa farebbero molte ragazze solo per un suo sguardo...ma lui non le calcola minimamente, a parte Madison, ma lui la usa solo per portarsela a letto-
-ma tu lo conosci?- mi sembra un po' strano che sappia tutte queste cosa, lo vedo un po' agitato dalla mia domanda -beh...no,non lo conosco,so solo alcune cose- dice, non mi sta dicendo la verità, me lo sento, ma preferisco non darci molto peso.-Ciao Abby a domani- dice Trav
- Ciao Trav- dico entrando in macchina con Jane
-Chi è quel ragazzo?- Chiede Jane
-Un mio amico,Travis- dico
-Ah, Travis...conosco i suoi e sono persone molto gentili-
-Esistono molti Travis,può essere che ti sbagli- dico,come fa ad esserne così sicura?
-Oh,non penso proprio lui è identico alla madre- dice.
È da quando sono in macchina che lo noto, ma Jane sembra stremata
-Jane, hai dormito?- chiedo
-Veramente no, stamattina mi sono svegliata presto, e oggi non sono riuscita a riposare perché qui stanno facendo i lavori....e scelgono proprio gli orari peggiori per lavorare. - dice mettendosi una mano in faccia
-Vai a riposarti, sembri uno zombie-
-meglio di no,non mi va di lasciarti sola-dice
-Jane, io ho 16 anni non 2- dico, lei esita un po' ma poi accetta
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Brividi
ChickLitQuando sono stata adottata ho sofferto tanto,forse troppo per una ragazza di 17 anni. Sono stata portata in una città a me sconosciuta,in una casa che non conoscevo e con una persona che non conoscevo. Amici nuovi,vita nuova...mi sembrava tutto così...