Capitolo 20

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Schizzo seduta nel letto premendo la parte sinistra del torace. Un enorme dolore si propaga dal cuore intorno al torace e subito cado nel buio profondo. Ma cosa succede?

"Piccola, piccola cosa succede?" Sento una voce parlare
"Ermal?" Provo a dire ma nessuno mi risponde. Subito giunge al mio orecchio un vociferare di persone.
Ma cosa succede?
Non lo riesco a capire, ma quando mi sveglio accanto a me c'è Ermal e Andrea che parlano sottovoce e Marco che mi tiene la mano mentre dorme appoggiato con la testa sul mio letto.
Subito mi allontano impaurita da Marco.
"Ehi ti sei svegliata" è stato solo un sogno?
"Ermal? Ma cosa è successo?"
"Nulla piccola, tranquilla, stavi dormendo e loro erano passati per salutarti" Un sogno, è stato solo un sogno
"Oh... Va bene ma non capisco"
"Cosa non capisci?"
"Che succede..."
"Devi stare tranquilla, cosa è successo amore?"
"Ho sentito un forte dolore alla parte destra del torace, questa è l'ultima cosa che ricordo..."
"Forse è un po' di ansia, no?"
"Ansia? E perché mai dovrei essere ansiosa?"
"Per tutto quello che è successo"
"Va tutto così veloce ormai... Non riesco a ricordare molte cose... Io mi sento strana, non capisco cosa mi stia succedendo"
"Tranquilla, devi solo lasciarti andare, non in modo negativo, intendo che devi liberarti dalle tue catene e lasciarti vivere"
"Lasciarmi vivere, perché ripeti sempre questa frase?"
"Perché le cose stanno davvero così"
"Io devo andare adesso ma prometto che tornerò a trovarti, intanto tu non ti abbattere, lotta piccola guerriera" Andrea gentilmente e con dolcezza si avvicina a me lasciandomi un dolce bacio sulla fronte.
"Hai visto piccola? Anche Andrea si è affezionato a te, ti vogliamo tutti bene qui"
"Grazie Ermal" vedo Ermal sorridere per poi cadere nel vuoto.
Voglio una spiegazione, che succede?

"Ermal! Ermal!" mi sveglio sentendo qualcuno che urla il nome di Ermal e bussa violentemente alla porta.
Mi alzo e vado ad aprire vedendo entrare Marco con solamente il costume, delle ciabatte e occhiali da sole e un salvagente mentre Andrea entra in casa con i braccioli.
"Ma cosa combinate voi due idioti?" dice Ermal ridendo e dandogli uno scappellotto.
"Andiamo al mare con Dino e Roberto venite con noi?" chiede Marco sorridendo
"c'è anche Luisa" aggiunge subito Andrea
"Ti va piccola?" annuisco poco decisa sul da farsi
Ci sistemiamo in tempo record e tutti insieme andiamo al mare. Arrivati al mare ci sistemiamo nella spiaggia.
"Bea perché non ti togli i vestiti e rimani in costume?" mi chiede Luisa
"o-ok lo... Ehm... Lo stavo per fare... Volevo un attimo sistemarmi..."
"Certo allora ti aspetto o vado a fare un bagno?"
"Puoi andare se vuoi, tranquilla, io ti raggiungo tra un po'"
"Ok a dopo, fa veloce!" La vedo correre verso il mare dove già Ermal, Dino, Marcoe Andrea stanno giocando.
"Piccola, cosa aspetti? Non vieni con noi?" Ermal mi risveglia dai miei pensieri.
"si certo" Tolgo la maglietta e i pantaloni e insieme ad Ermal entro in acqua.
"Guardate un po' chi ci fa l'onore di vederla nuotare" Marco si avvicina a me e mi lancia dell'acqua sul viso. Mi allontano un po' nascondendomi dietro Ermal, ho già il fiato corto per la paura, Marco si è avvicinato un po' troppo a me.
I ragazzi iniziano a scherzare schizzandosi acqua come dei bambini. Mi allontano quando vedo i ragazzi prendere in braccio Luisa e lanciandola in acqua.
Dopo aver nuotato per un po' mi giro per vedere quanto lontano sono; l'acqua è profondissima e molto fredda, la riva sembra lontana chilometri; sento Ermal urlare il mio nome che giunge alle mie orecchie in modo disperato e grave. Sembro essere dispersa nel nulla. Mi giro più e più volte ma senza capire cosa fare e come tornare a riva. Sento freddo, l'acqua è gelata, provo a nuotare verso un punto che sembra la riva, ma quando mi rigiro vedo un altro punto ancora più distante che somiglia molto di più al punto in cui dovrebbe esserci Ermal e i suoi amici. Ma qual è la giusta direzione? Brancolo ancora nuotando da una parte all'altra. Sembro quasi essere arrivata in una spiaggia ma un'onda mi colpisce in pieno trasportandomi lontano.
"Beatrice! Beatrice!" Apro gli occhi vedendo Ermal che sventola la mano a destra e a sinistra per farmi segnale. Un'altra onda mi colpisce riportandomi a riva. Sembro stare bene, non ho bevuto acqua.
"Sei andata lontanissimo! Potevi morire lo sai vero? Non dovrei andare così lontano"
"Ha ragione Marco dovresti restare con noi!"
"Scusate non mi sono resa conto di essere andata così lontano"
Ermal mi abbraccia dolcemente.
"Stai tranquilla piccola ci siamo preoccupati un po' e quindi siamo un po' arrabbiati ma va tutto bene, adesso mangiamo e passa tutto" mi vesto, mangiamo qualche panino e poi giochiamo insieme in spiaggia.
"Io vado a fare il bagno!"
"Tu rimani qui Ermal!" Dico con fermezza
"Perché?" Dice un po' contrariato
"Devono passare almeno tre ore!"
"Ma anche no!"
"Guarda che adesso inizia la digestione!"
"Ma io voglio fare il bagno!"
"Che ne dici se facciamo una passeggiata invece?"
"Uhm va bene dai andiamo"
Ci allontaniamo dai ragazzi passeggiando in riva al mare.
"Lo sai che in poco tempo tu sei diventata importante per me?"
"Anche tu per me Ermal, tu mi hai donato una nuova vita... Io mi sento un'altra persona quando tu sei vicino a me, mi sento più forte, sicura, protetta, amata, so che accanto a te posso solamente vivere e sorridere ad essa" ci sediamo sulla sabbia abbracciati e poco dopo mi addormento.

Piccola Anima Disobbedisci Perché è Vietato MorireDonde viven las historias. Descúbrelo ahora