N.E. 03 - La Pace del 2063 (R)

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Anno Domini 2063
Europa, Italia

La Terza guerra mondiale era scoppiata quasi un anno prima, ed ancora non c'era giorno in cui non piovesse fuoco, non cadessero missili, aerei da combattimento non solcassero i cieli.
Per le strade non c'era più nessuno: non un passante, non un'auto, nulla e nessuno che non portasse un'arma o insegne militari.

Tutti, anche se non ne parlavano, sapevano oramai come sarebbe andato a finire il conflitto e ne seguivano gli sviluppi sui notiziari, talk shows o tramite Internet.

Da mesi oramai si sapeva poco o nulla dell'intera macchina statale: il Governo ed il Parlamento al completo si diceva fossero nascosti da qualche parte da dove continuare a reggere le sorti del Paese.

Nel frattempo le città crollavano, la storia della civiltà che aveva fondato la civiltà stessa stava scomparendo nella polvere. Roma fu la prima ad essere colpita: il Colosseo, San Pietro, le terme e le antiche ville ora giacevano in polvere, rase al suolo in pochi secondi dopo secoli di immutabile fissità.

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Anno Domini 2063
Europa, Germania

Città deserte, fabbriche fredde ed abbandonate. Questo rimaneva della "große Deutschland". Quella che sin a poco prima era ritenuta la locomotiva d'Europa ora aveva il serbatoio vuoto, tutti i cittadini arruolati o impiegati nella macchina bellica.

Le città maggiori, in piedi da poco più di un secolo dopo essere state rase al suolo durante l'ultima guerra, ora andavano incontro ad un destino beffardamente analogo. Ovunque era un'enorme distesa desertica di macerie polverose.

Solo nel cuore della Schwarzwald un edificio era ancora in piedi: un bunker ben nascosto da dove Governo centrale e rappresentanti dei Lander decidevano cose, cose che in un modo o nell'altro avrebbero cambiato la storia.

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Anno Domini 2063
Europa, Francia

"Paris par les cieux gris"... e infatti cosí appariva la città: un'unica enorme nuvola grigia. Non si trattava più, però, dello smog delle auto che brulicavano per le strade prima della guerra: era il grigio della polvere delle macerie, macerie di una città che era stata e non sarebbe rivissuta mai più... niente città, niente gente, niente luce.
Già, la "Ville Lumiere" si era spenta per sempre.

Solo una costruzione la ricordava: la Tour Eiffel era per un caso fortuito ancora in piedi, un assurdo e mostruoso traliccio nel mezzo del nulla, un ricordo di ciò che non sarebbe più tornato.

Ma la gente non era scomparsa. Il centro poteva essere stato abbandonato ma le periferie, le famigerate banlieux, esistevano ancora, esistevano nella disperazione più cupa che mai, nella violenza della mancanza di leggi.

Tutto questo, però, il Presidente lo vedeva da lontano, dal suo bunker nel cuore delle montagne corse.

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Anno Domini 2063
Corea, Pyongyang

Tutto era iniziato da lì, dall'annessione della Corea del Sud di un anno prima. Era stato l'inizio della fine, eppure nessuno ne faceva una colpa al loro "caro leader". Dopotutto non era un bene, aver riunito i due stati separati da decenni?

Era stato per il bene di quelli del Sud, eppure all'estero non sembravano voler capire. "Aggressione", la chiamavano, e con quel pretesto avevano tentato ancora una volta di schiacciarli.
Avevano paura, gli americani, avevano paura della potenza della Corea e del suo capo.

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Anno Domini 2063
USA, Washinton D.C.

Caos, ecco cos'era l'America, un enorme polveriera di tensioni.

Nei paesi la gente si armava e nella città si proponevano strategie di pace, nelle campagne ci si arruolava in massa e nei grossi centri luoghi di culto di ogni religione scoppiavano letteralmente per il numero di fedeli.
Ovunque si risvegliava il patriottismo dei guerrafondai che difendevano la Costituzione e i valori con il sangue e dei pacifisti che volevano porre fine alla distruzione del mondo.

E da ogni bocca, in ogni corteo e per le piú disparate ragioni risuonavano le parole forse piu importanti per ogni buon vero americano: "God bless us, God bless the United States of America".

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Anno Domini 2063
Oceano Atlantico, Insediamento 0

-C'e traffico in avvicinamento, Al!-
-Che intendi, Ary? Amichevole?-
-E chi lo sa...? Guarda qui: aerei che convergono qui da ogni direzione.-
Arianna New Eaven accennò col capo allo schermo del computer. Sul monitor una mappa globale si aggiornava in tempo reale: quasi ogni secondo nuove linee apparivano e tutte indicavano un singolo punto rosso luminoso in pieno oceano al di sotto dell'Islanda.

-Abbiamo modo di sapere chi diavolo sono?- domandò il Dottor Alan New Eaven scrutando lo schermo da dietro le spalle della sorella.
Lei sospirò voltandosi con aria preoccupata.
-Non fino a quando li avremo praticamente sopra la testa, che sarà tra... i primi tra 9 minuti.- rispose la donna digitando rapidi comandi sulla tastiera.

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Era notte ed i due scienziati stavano in piedi accanto ad un bunker che copriva un pozzo di ascensore.
La donna voltó lo sguardo verso la direzione da cui proveniva un debole rumore simile ad un rombo di tuono.

-Guarda, Ary, i primi arrivano!- osservò il fratello assecondandola.
Nel cielo si faceva sempre piu ingombrante da Sud Ovest l'inconfondibile sagoma azzurrina dell'Air Force One mentre da Sud avanzavano altri aerei scortati da pattuglie di Eurofighters.

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Il plico di fogli fece il giro del grande tavolo rotondo mentre ognuno dei quasi duecento uomini e donne vi apponeva la propria firma.

-Tres bien. Finalmónte sci siamo riusciti, a concludere questo accordo!- stava dicendo la Presidente canadese Manon Baptist passando il documento al vicino.
-Esatto.- annuì il Cancelliere Buchner -Cermania folefa qwesto accordo da inizio.-
-Los Alemanes... siempre a creerse mejores de todos.- borbottò qualcuno poco lontano con un marcato accento latinoamericano.

The Resurgence Trilogy (Behind The Scenes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora