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'Ti sei fatta amica con lei ora?!' esclama Evan.
'Ma cosa cazzo ti prende?!' mi avvicino faccia a faccia a lui. 'I cazzi miei me li gestisco io, chiaro?! Tu non sei nessuno per impedirmelo, hai capito?! Ora per favore va via, altrimenti finisce MALISSIMO!' urlo a più non posso, e tutti assistono alla scena.
Lo lascio lì, stizzito, portandomi Bella con me.
'È colpa mia?' mi domanda Bella un po' stralunata.
'Stai tranquilla.' la rassicuro.
'Dove andiamo ora?' chiede.
'A casa mia. Ti rivesti, ti strucchi e poi ti riporto a casa.' rispondo.
Afferma con un cenno del capo e poi ci incamminiamo.
'Eccoci qua.' per fortuna ancora non c'è nessuno.
Ci rechiamo in camera mia, ci rivestiamo, ci strucchiamo e velocemente riscendiamo. È quasi mezzanotte.
'Siamo arrivate finalmente. Sono stanchissima.' afferma ancora un po' stralunata.
Di colpo ritrovo il padre di Bella davanti a me.
'Bella, dove sei stata fino ad ora?' chiede preoccupato.
'Mi scusi sig. Kennet, ci siamo guardate un film, eravamo stanche e ci siamo addormentate. Non succederà più.' gli riferisco mentendo.
'Tranquilla sig.ina, di certo non è colpa vostra. Vuole un passaggio?'
'No no, la ringrazio, abito qui vicino.'
'Capisco. Allora buonanotte.'
'Buonanotte sig. Kennet, buonanotte Bella.'
'Ci vediamo domani a scuola.'
'A domani.' e mi incammino.
È tutto buio qui, non c'è un'anima.
D'un tratto comincio a sentirmi osservata, e percepisco dei passi dietro di me.
Mi volto e non c'è nessuno.
Ho anche le allucinazioni ora.
Quei passi si fanno sempre più forti, e comincio a pensare che non sia frutto della mia immaginazione.
'Chi è?!' comincio a urlare.
Nessuna risposta.
Vedo qualcosa muoversi dietro un auto.
'Spunta fuori, so che sei lì.' urlo nuovamente.
Ho perso la pazienza.
Mi dirigo verso l'auto e lo prendo per le orecchie. Simon Jensen.
'Allora, perché mi stavi seguendo?!' gli chiedo incazzata nera.
'Sono tenuto a dirtelo?' che razza di coglione.
'Sì, così ti risparmi un bel calcio nelle palle. Vuoi provare?'
'No no, grazie.'
'E allora sputa il rospo.'
'Semplicemente voglio sapere tutto di te: cosa fai, cosa non fai, con chi sei... questo.'
'E perché scusa?' ma che vuole da me?
'Perché ho il diritto di saperlo.'
'Senti, ho perso la pazienza. Ho capito che con te non si ci può ragionare per niente. Ci vediamo.' e me ne fuggo via verso casa mia.
Finalmente.
Patricia e mio padre sono tornati, speriamo non mi dicano nulla.
'Natalie, dove sei stata?' domanda mio padre.
'Ho accompagnato Bella a casa, il padre mi ha anche chiesto se volevo un passaggio ma ho rifiutato, perciò ho fatto ritardo. Scusami tanto.' dico con aria triste.
'Va bene dai, ma che non si ripeta più. Vai in camera tua.'
Vado verso la mia camera e, appena entrata, indosso il pigiama e mi getto sul letto come se non dormissi da un anno.
***
Sono le 6. Come mai mi sono alzata a quest'ora dopo che sono andata a dormire così tardi? Di solito ce ne vuole di tempo per staccarmi dal mio adorato letto...
Prima di tutto faccio assolutamente una doccia, poi mi asciugo, indosso una t-shirt bianca, dei pantaloni ocra, un leggero pellicciotto bianco e delle stringate sul bianco e sul marroncino.
Mi trucco un po' più pesantemente dato che le mie occhiaie sono enormi: metto correttore, cipria, eye-liner, matita nera nella rima interna, mascara, blush e un rossetto lilla. Infine rendo i miei capelli decenti lisciandoli.
Sono le 7.55, il pullman passa alle 8. Prendo il cellulare e corro verso la fermata.
Eccolo lì.
Salgo a bordo e partiamo.
Ho gli occhi di tutti puntati su di me, che cos'ho che non va?
'Natalie, vieni!' mi invita Bella a sedermi accanto a lei.
'Natalie, ma come fai ad essere così figa tutti i santi giorni?' ma perché dice queste stupidaggini?
'Ma lo dici seriamente Bella? Piuttosto guardati, sei perfetta anche senza trucco.'
'Magari! Ma hai visto come ti guardano tutti?  È praticamente impossibile non notarlo.'
'Sì, l'ho notato...'
'Ecco, appunto. Mamma mia come vorrei essere come te: ammirata, bellissima, popolare...'
'Ma io non sono ammirata, bellissima e popolare!' esclamo.
'Okay, hai ragione.' afferma ormai stanca delle mie risposte. Ma io non mi vedo poi così bella, nonché ammirata e popolare...
Siamo arrivate a scuola.
'Vado un attimo in bagno.' mi dice. A quest'ora?
Tutto ad un tratto vengo strattonata da un braccio e in un istante mi ritrovo nello sgabuzzino. Porca troia, Simon.
'Che cazzo vuoi ancora? Devo andare in classe.' esclamo.
'15 minuti prima?' domanda.
'Vedi che ne mancano 2.' affermo.
'La Pharrel entra dopo trent'anni in classe, se ne sta sempre per i fatti suoi.'
'E qual è il problema? Perché mi hai portato qui?' chiedo.
'Per fare sesso, no?' ma è impazzito?!
'Che cosa?! No no, vai via, altrimenti mi metto a urlare.'
'Come vuoi, io sono pronto a raccontare tutto a tutti. Un patto è un patto piccola.' che razza di infame.
'Ma perché in uno sgabuzzino?' domando.
'Ho troppa voglia, è una cosa più forte di me.'
'Non posso.'
'Oh va bene, ciao ciao reputazione.' cazzo. Lo blocco.
'Ti vanno bene i preliminari?' gli chiedo.
'No.'
'Perché?'
'Oh, e va bene.'
Non me ne hanno mai fatti in vita mia ma di certo sono più sbrigativi, almeno credo.
Mi leva gli jeans, successivamente gli slip e poi infila due dita dentro di me. Comincio a gemere, è... piacevole.
'Non mi basta!' urla.
'Lasciami ora, lo faremo oggi!' mi rivesto e me ne esco.
La Pharrel ancora non c'è, mi siedo e aspetto.
Ed eccolo qua.
'Devi spiegarmi perché sei uscita via.'
'Mi puoi lasciare stare?!' esclamo.
'No.'
Tutto ad un tratto arriva Harry. Cazzo.
'Posso rubartela per un po'?' chiede con superbia a Simon.
'Puoi tenertela quando vuoi, è un'estranea per me.' e si vede. Ma muori!
Lo seguo, cosa vorrà ora?
'Ci possiamo vedere oggi in centro? Vorrei parlarti.' mi chiede.
'Ehm, certo. Di cosa si tratta?' domando.
'Preferirei dirtelo oggi. Alle 18.00?'
'Perfetto.' e poi comincia a baciarmi fogamente, poi la smette.
'Scusami, sono un coglione.'
'Tranquillo, ci vediamo oggi.' e mi dirigo in classe. Ma, durante il tragitto, mi sbattono al muro bloccandomi il respiro. Le sue vene sporgenti e il suo colorito rossastro fanno rabbrividire.
'Sei un'emerita puttana! Come cazzo ti è venuto in mente di baciarlo?!!'

Attratta da un bastardo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora