Corro velocemente sino all'uscita con gli occhi terribilmente arrossati, alla ricerca di mio fratello.
Eccolo lì.
'Potevi anche aspettarmi stamattina, stronzo!' esclamo ai quattro venti attirando l'attenzione di alcune persone lì vicino.
'Allora sei venuta?! Grazie al cielo. Credevo ti sbrigassi nello stesso momento in cui l'autobus partisse, così mi sono accomodato al suo interno, ma purtroppo è partito prima del dovuto. Scusami.'
'Non ti preoccupare, tranquillo.' lo rassicuro.
'Come sei arrivata?'Oh beh, indovina un po'.
'Con quel coglione di Simon.'
'Con Simon?! Giuro che se ti ha fatto qualcosa...' purtroppo sì. Mi anche baciata, sai?
'Ma no, non ti agitare per nulla. Adesso andiamo, perderemo l'autobus.'Ci rechiamo a casa, sfiniti, e decido di indossare qualcosa di più comodo.
'Natalie, com'è andato questo primo giorno?' mi chiede Patricia.Una gran cagata.
'Bene, grazie.' le rispondo mentendo.
'Mi fa piacere tesoro. Dai su che ho preparato il pranzo, Evan è già in tavola.'Patricia è bravissima a cucinare, la adoro per questo. E sì, io adoro il cibo.
Divoro tutto in fretta per poi recarmi in camera mia per prendere qualche soldo ed il cellulare, devo recarmi assolutamente in centro città per comprare un vestito da sfoggiare questa sera.
Decido di subentrare in un negozio, un paradiso in poche parole; vi sono abiti di ogni genere e di ogni colore.
Chiedo aiuto alla commessa e, dopo svariate prove, trovo il vestito adatto.
È stupendo: è nero, con una scollatura a cuore paiettata ed arriva sino a metà ginocchio semplicemente senza decorazioni.
Ma... che scarpe indosso?
Chiedo nuovamente aiuto alla commessa, la quale mi consiglia delle décolleté nere né bassissime né altissime, brillantinate.
Questo abbinamento è veramente perfetto.
Pago tutto e poi mi incammino verso casa per raggiungere Evan.
'Sei tornata finalmente!' esclama Evan.
'C'ho impiegato tanto, me ne rendo conto... comunque mi raccomando: stasera devo venire con te e devi ulteriormente stare assieme a me, altrimenti sono guai, va bene?'
'Chiaro capo.' afferma.Si fanno le 17.30. Alle 21.00 devo essere lì.
Prima di tutto mi faccio un bel bagno e lo shampoo, poi asciugo i capelli.
Subito dopo indosso il vestito appena acquistato, una collana argentata e degli orecchini.
Comincio a truccarmi con una lieve stesura di fondotinta, eye-liner, mascara, del blush e termino il mio make-up con del rossetto bordeaux a lunga tenuta.
Infine mi piastro i capelli e indosso i tacchi.
Sono pronta.
Giungo al piano di sotto, sono le 20.30.
'Natalie, s-sei tu? Sei b-bellissima.'
Ma perché balbetta in questo modo?
'Grazie Evan, sei sempre gentile.'
Ci rechiamo verso la villa di Simon, questa volta con la macchina di Evan.
Sono agitatissima.
Appena arrivati, mi pietrifico dinanzi a quella maestosa villa, ravvivata da un affollamento mai visto prima d'ora.
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Attratta da un bastardo.
RomantizmNatalie Clarke, 16 anni, vivace ma allo stesso tempo testarda. Appassionata di musica e carattere confusionario. Simon Jensen, 18 anni, lunatico e stronzo. Appassionato di moto e per niente serio. Due persone completamente diverse, incontrate per pu...