Chapter XX

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Sono le cinque quando finiscono.
«Scusate DJ non arrivava su un concetto.» dice Ally facendo la finta urtata.
Ci mettiamo a ridere tutte.
«Vogliamo andare?» propone Dinah per cambiare argomento.
Ci alziamo ed andiamo a fare una passeggiata nel bosco parlando e prendendoci in giro l'una con l'altra.
Mi piacciono queste giornate così, mi fanno veramente stare bene.
«Cosa dice la tua Omega Lauren?» domanda Ally.
«Niente di nuovo, oggi avrebbe voluto che andassi da lei, ma volevo passare la giornata con voi. L'andrò a trovare più tardi o altrimenti direttamente domani a scuola.» le rispondo sapendo però la verità.
Una promessa deve essere rispettata e la voglio vedere sempre.
È il mio punto debole.
Se qualcuno si azzardasse a toccarla o addirittura a farle del male, se la vedrebbero con me.
E se mi arrabbio, posso causare molti danni.
«Grazie sorellona.» mi viene ad abbracciare Taylor.
«Ti fa onore quello che fai Lauren, non solo oggi. Tutto ciò che fai ogni giorno per noi, per te.» mi confessa Dinah.
«Grazie ragazze. Voglio farlo. Voglio farvi stare bene sempre. Siete tutto ciò che ho e vi voglio un bene dell'anima.» dico contenta andandole ad abbracciare tutte insieme.
La giornata continua con noi che, grazie alla nostra temperatura corporea, riusciamo a fare un bagno in un piccolo lago dove non ci va mai nessuno.
Dentro l'acqua ci schizziamo e ci divertiamo insieme.
«Ragazze sono le 8pm» inizio a richiamarle fuori dall'acqua «vorrei andare a vedere cosa ha fatto Chris ed avrei anche fame.» finisco il mio discorso.
Le ragazze escono e si asciugano velocemente e senza problemi.
«Lauren perché non chiamiamo Chris e poi andiamo a mangiare in qualche ristorante vicino?» propone mia sorella.
«Buona idea.»
«Chris smetti di studiare e vieni a mangiare con noi. Chiudi casa.»
«Ditemi dove.» mi domanda giustamente.
«Vieni in città poi decidiamo.»
Mi da l'okay e noi iniziamo ad andare.
Mentre stiamo camminando, mando un messaggio a Camila.
«Ehi bellissima. Hai ragione non ti ho scritto prima. Sono stata insieme a loro, ed era molto che non stavamo tutte insieme. Stasera resterò con te molto di più. A dopo mia Camz.»
La risposta non tarda ad arrivare.
«Ehi tranquilla. Sono contenta che sei stata bene con loro. A dopo mia Lolo.»
Per fortuna non si è arrabbiata.
Ciò mi fa stare molto meglio.

Chris ci raggiunge velocemente e così andiamo subito in un locale.
Mangiamo molto bene e soprattutto stiamo bene assieme.
«Tay» la chiamo, sta vicino a me «come va?» le domando.
«Bene, come dovrebbe andare?» mi chiede non capendo.
«Intendo a scuola, c'è qualcuno che hai conosciuto? A me puoi dirlo, cioè non voglio essere opprimente, è solo per parlare con la mia sorellina.» le dico accennando un sorriso.
«Ma Lauren te non sei opprimente né niente altro, sono davvero contenta che ti preoccupi di me. Sento molte amiche che mi raccontano che i propri fratelli e sorelle gli danno fastidio, ma non lo è assolutamente per me. Comunque Laur, non sto parlando con nessuno. Te lo direi, lo sai. Quindi puoi stare più che tranquilla.» mi dice per poi abbracciarmi.
«Lauren, vai da Camila, è un po' tardi e non voglio che ci rimanga male. Finiamo qua noi e torniamo a casa.» mi dice Ally tranquillamente.
La ringrazio e saluto tutti.

Passo per delle scorciatoie per fare prima ovviamente e dopo 10 minuti o poco più sono sul balcone di Camila.
Osservo all'interno.
Lei non c'è.
Strano.
Le mando un messaggio.
«Sono qua sopra, dove sei?»
Questa volta però la risposta non arriva.
Aspetto seduta di fuori mezz'ora poi mi inizio a stufare.
Scendo al piano inferiore e vedo che sta con una ragazza.
Sta ridendo.
Un fuoco mi sale dalla pancia.
Chi è questa?
Me ne vado dalla rabbia correndo per il bosco.
Schivo gli alberi e delle volte li tocco lasciando un impronta bruciata sulle cortecce.
Torno a casa passando dal mio di balcone.
Non mi ha nemmeno risposto.
Perfetto davvero.
Quando entro nella mia stanza, mi cambio mettendomi dei pantaloncini dato che sto morendo di caldo e poi riesco per fumarmi una sigaretta.
La fumo velocemente.
Gioco con il fuoco sulla mia mano.
Lo accendo e lo spengo.
Non riesco ad andare al letto così rimango a guardare le stelle fino alle due, quando stanca mi sdraio sul letto addormentandomi.
Programmo la sveglia e noto che c'è un messaggio da Camila di un'ora prima.
«Non posso ora.»
Non solo mi ha risposto dopo ore, ma mi ha anche liquidato con tre parole.
Fanculo.
Non le rispondo nemmeno e mi metto a dormire, che è molto meglio.

L'alba è sorta già da un'ora ed io sono sveglia proprio da quell'ora.
Non ho dormito quasi per niente.
Vado a svegliare tutte ed anche il dormiglione di mio fratello che impiega venti minuti solo per alzarsi dal letto.
«La colazione è pronta!» urla Ally dal piano inferiore.
Ci mettiamo a mangiare, anzi si mettono a mangiare, io non tocco cibo.
Non ho fame.
Non entra niente nel mio stomaco.
Molto probabilmente perché sono ancora arrabbiata.
«Cosa hai Laur?» mi domanda Normani vedendomi strana.
«Tranquilla.» le dico senza rispondere precisamente alla sua domanda.
Esco prima di loro e mi incammino veloce per arrivare a scuola e non incontrare nessuno.
Almeno spero.
Non appena sono davanti al cortile noto che ci sono poche persone, ma in quelle poche persone c'è lei.
Passo il più veloce possibile ma lei mi riesce a fermare.
«Ehi.» mi chiama.
«Che c'è?» le rispondo fredda.
«Giornataccia oggi? Cosa hai?»
«Cosa ho? Davvero?» le rispondo letteralmente incazzata.
«Sei arrabbiata, lo posso vedere ma il perché?»
«Sono stata più di mezz'ora ad aspettarti sul tuo balcone, e te niente. Così sono andata a vedere nella finestra del salone e ti stavi beatamente divertendo con la tua amica ridendo e scherzando, mentre io come un'emerita cogliona ti aspettavo di sopra» urlo ma dandomi un contegno senza farmi sentire da tutti «a poi non ci dimentichiamo il tuo bellissimo messaggio, non ti sei nemmeno preoccupata di me. Ma stai tranquilla io sto benissimo. Non mi hai rovinato la giornata di ieri.» mi sfogo.
«Mi dispiace non avevo la minima intenzione di rovinarti la giornata. Era una mia amica d'infanzia. È passata ieri da Rockport e oggi se ne va. Scusa se non ti ho risposto subito.» mi dice poggiando una mano sul mio braccio.
Guardo la sua mano.
«Hai visto come mi hai risposto?» le domando sempre arrabbiata.
Riguarda il messaggio e rimane ferma senza dire niente.
Penso si sia resa conto.
Mi stacco da lei.
Vado in classe senza nemmeno aggiungere altro.
Lei rimane lì immobile.
Approfitto per andare al bagno prima che inizi la lezione ma va a finire che mi chiudo in uno dei box.
Batto i pugni sul muro, causandomi dei lividi, ma tutto ciò non mi preoccupa minimamente.
Sto andando a fuoco e potrei dare fuoco a qualunque cosa, ma mi trattengo.
Torno in classe e aspetto che inizi la lezione, seduta sul mio banco.

Scusate l'assenza.
B🌈

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