You found me || Stony

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"Barton spero che tu stia scherzando" mormorò appena in protesta l'uomo d'acciaio, portandosi alle labbra un bicchiere riempito di scotch e prendendone un lungo sorso. Steve gli lanciò una lunga occhiataccia. Sapeva che Tony lo sopportava appena, ma addirittura fare storie per dover condividere il letto per una notte? Stava esagerando.

"Oh andiamo Tony, è solo una notte" rispose l'arciere ridacchiando appena e prendendo in braccio la sua figlia più piccola per portarla a letto "a meno che uno di voi voglia dormire nel fienile" rise appena all'idea e salii con cautela le scale cercando di non svegliare la piccola che si stava ormai addormentando tra le sue braccia.

Steve, dall'altra parte della cucina, guardò nuovamente Tony che nel frattempo aveva finito il suo bicchiere di scotch ed era procinto a versarsene ancora.
"Non potevo dormire con Nat?" chiese con ironia il moro sentendo gli occhi azzurri dell'altro su di lui

"Non ci provare nemmeno Tony, lei resta in camera con i bambini" Banner, che era rimasto in silenzio seduto al tavolo ad osservare la scena, si stava leggermente innervosendo dalle parole del suo collega

"Banner non mi interessa della tua ragazza, era solo per non passare la notte con capitan ghiacciolo" rispose seccato Tony, era come se nessuno in quella stanza capisse la sua ironia.

Non sapeva nemmeno lui perché stava facendo tutte quelle storie per passare una notte nello stesso letto con Steve. Banner, visibilmente offeso, li lasciò soli, dirigendosi verso la stanza che avrebbe dovuto condividere con il dio del tuono.

L'uomo d'acciaio lanciò uno sguardo a Steve che, appoggiato sullo stipite della porta, lo osservava in silenzio

"Sei inquietante" mormorò lasciando finalmente il bicchiere di scotch sul tavolo "non hai ancora detto parola su questa cosa, non è da te"  Steve fece un lungo sospiro incrociando le braccia

"Siamo ospiti di Clint, mostra un pò di rispetto ed evita di creare problemi per niente" ribatte guardandolo serio "vado a fare una corsa, non aspettarmi"

"Corsa? A quest'ora? Che coraggio"

Steve si limitò a sospirare per poi dirigersi verso l'uscita della piccola ma accogliente casa Banner. Una folata di vento fresco gli accarezzò dolcemente il viso, sorrise appena ispirando a pieni polmoni per poi iniziare a correre seguendo la strada verso i campi.

Tony rimase qualche secondo in cucina, a fissare lo stipite dove poco prima la schiena di Steve vi era appoggiata, aspettandosi che da un momento all'altro potesse ricomparire. Non sapeva cosa provava nei suo confronti, lo trovava dannatamente ridicolo con la sua stupida tuta e il suo stupidissimo patriottismo innato. Eppure una parte di lui aveva bisogno della sua presenza, delle sue parole confortanti e forse sì, anche del suo stupidissimo patriottismo innato. La presenza del biondo durante le battaglie lo rendeva più sicuro, più forte, gli dava un motivo per combattere.

Scosse appena la testa cercando di mandare via quei pensieri e prese il suo telefono dalla tasca posteriore destra dei suoi jeans scuri. Accese il display e nel vedere le sei chiamate perse da Pepper, fece un lungo sospiro. Non gli andava di parlarle in quel momento, forse era anche quello il motivo per cui la loro relazione era ormai agli sgoccioli. Nonostante Tony desse la colpa al fatto che Pepper fosse sempre presa con la Stark Industry, sapeva che era anche lui che la stava allontanando da se', e non rispondere al telefono per un giorno intero non era certo una buona idea. Si maledisse sottovoce per poi salire piano le scale di legno che portavano al piano superiore dove vi erano le camere. Si diresse verso l'ultima rimasta vuota, vi entrò, accese una piccola lampada sul comodino e si chiuse la porta alle spalle. Non era una stanza grande, probabilmente era del figlio più grande di Clint, di cui non ricordava o aveva voglia di ricordare, il nome.