Capitolo 20: Il luogo in cui.. (pt3)

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Ci stavamo dirigendo verso la sala comune per poter cenare quando all'improvviso sia io che Lucifero ci ritrovammo nella radura, era totalmente annerita per il fuoco, nessuna pianta era sopravvissuta.
Per volere della sorte ci trovavamo all'inizio del labirinto.
<Scusate se vi ho trascinato qui con la forza> disse una voce a me familiare.
<Halvanhelev> dissi con un sorriso forzato
<Bambina so che hai timore di questo luogo, ma Lucifero ha il diritto di sapere cosa successe qui sei secoli fa> io abbassai lo sguardo e sentivo quello di Lucifero su di me.
<Di che state parlando?> Si sentiva che era alterato.
<Parlare non servirebbe lascia che te lo mostro> parlò di nuovo l'ibrido.
Davanti a noi incominciarono a scorrere le scene del mio ricordo fino al momento in cui Michele non distruggesse tutto.
Pensai avesse finito ma incominciò a mostrare una scena che io non ricordavo affatto.
Ero sdraiata su una radura, non quella in cui sono cresciuta, un'altra.
Avevo gli occhi chiusi ma riuscivo a sentire lo sguardo di qualcuno su di me, Michele era appoggiato ad un albero e mi stava fissando con uno strano luccichio negli occhi.
Cascai a terra.
Ricordavo tutto adesso, incominciai a tremare con violenza e continuai a farlo anche quando Lucifero mi prese tra le sue braccia.
<Pagherà per quello che ha fatto alla tua famiglia e a te>
Io nascosi il viso nell'incavo del suo collo ed iniziai a piangere disperata.
<C'è un'altra cosa che dovresti sapere> dissi più calma
<Io dei poteri... Riesco a controllare il ghiaccio ed il fuoco... Ed ho il potere del Cuore, io sono il Cuore> lui rimase zitto per dei minuti, l'ibrido ci guardava soddisfatto
<Non mi importa, tutto questo non cambia nulla, sai Sara, l'amore non è dirsi continuamente: 'ehi sai che ti amo?' Non è quello l'amore. L'amore è scherzare, raccontarsi di tutto, ridere insieme, fare gli stupidi, trovare ogni difetto ed accettarlo, nonostante tutto. L'amore è conoscere il peggio di una persona, e fregarsene come per dire: 'ne vale la pena'. L'amore è esserci, non andare via.> Dopo che Lucifero pronunciò queste parole mi buttai tra le sue braccia e mi lasciai coccolare e amare.
Nessuno di noi due si accorse che Halvanhelev ci aveva riportato nella nostra stanza. E sinceramente non ce ne importava nemmeno più di tanto.

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