<Gerithas…>
dissi solamente ricordando cosa era successo qualche tempo prima… <il bacio…>
continuai a ricordare <ma quello non è stato colpa mia…. Mi ha preso alla sprovvista>
dissi guardando verso lo specchio
-bambina… a lei non interessa se eri favorevole o no… a lei interessa che tu lasci per sempre l'inferno –
mi rispose lui guardandomi triste
<ma non ha senso>
lui rise
-ormai cos'è che ha senso a questo mondo?-
ancora prima che potessi rispondergli scomparve dal riflesso dello specchio, sentii dei passi avvicinarsi
-indovina chi è principessa –
stavolta era la voce di Halvanhelev, mi alzai e mi sedetti sul letto e provai a tornare indifferente come prima, ma senza successo
《Non potresti aiutarmi?》
chiesi all’ospite nella mia mente
-Mi dispiace piccola, ma te la devi cavare da sola-
disse lui con una lieve risata.
Alzai lo sguardo verso la porta quando la sentii aprire <ah vedo che sei tornata normale>
disse Lucifero senza nessuna emozione nella voce, io lo guardai solamente prima di alzarmi, avvicinarmi alla libreria posta nella stanza, prendere un libro e andare a sedermi su una poltrona, tutto questo senza proferire parola.
< cos'è, la voce adesso ti ha detto di non parlare con me>
disse lui irritato alzai lo sguardo dal libro e lo guardai con astio <se proprio lo vuoi sapere ho scoperto chi c'è dietro tutto questo>
dissi con il suo stesso tono di voce <Ah si?>
chiese curioso, <ma ora che ci ripenso, cosa ve ne potrebbe interessare sire, sono solo un'arma no?>
dissi con un sorriso dolce sulle labbra. Lui mi guardava sconvolto <la vuoi smettere?>
disse lui avvicinandosi velocemente <a fare cosa? A dire la verità al mio Re?>
continuai a dire aprendo il libro
<ora basta!>
al suo tono imperativo alzai lo sguardo e vidi che aveva gli occhi totalmente rossi e mi prese per i capelli facendomi alzare dalla poltrona e mi fece piegare in ginocchio
<tu ora mi spiegherai per bene cosa c'è che non va! Sono stato chiaro?!>
disse urlando
<Si sire…>
dissi abbassando la testa
<dietro tutto questo c'è una donna, una demone… il suo nome è Astarte>
alzando la testa notai che con lo sguardo mi stava incitando a continuare
<è nato tutto dal bacio che Gerithas mi ha dato qualche tempo fa… Non so altro sire>
dissi sottomessa al suo enorme potere.
Lui lasciò i miei capelli, ma non alzai lo sguardo, lo tenni basso verso il pavimento,
- non mi ha mai trattato in questo modo-
pensai spaventata da questo suo lato.
All'improvviso si avvicinò per toccarmi i capelli, ma io spaventata mi tirai indietro ed alzai lo sguardo, lui rimase basito dal mio sguardo pieno di terrore e paura. Rimase lì fermo a guardarmi per poi darmi le spalle ed uscì dalla stanza.Lentamente mi spostai sul letto e mi stesi lì abbracciando un cuscino.
In una stanza poco lontano ci fu uno schianto, si trattava della Camera di Lucifero, lo schianto era quello del bicchiere lanciato e frantumato sul muro, lanciato direttamente dal re.<Non ci posso credere! L'ho terrorizzata!>
urlò prendendosi la testa fra le mani. Si sedette sulla poltrona con un altro bicchiere tra le mani
<devo cambiare la situazione…. Ma come… sarà terrorizzata da me>
continuò a parlare sottovoce.
Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta
<Avanti>
disse Lucifero irritato
<mio Re mi avete fatto chiamare?>
una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi del medesimo colore entrò nella stanza
<Si, avvicinati pure Astarte, ti ho fatto chiamare per un motivo molto particolare>
disse l'uomo con una strana luce negli occhi
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Eternal
ParanormalLa storia di Lucifero in un modo tutto particolare. La sua scelta di cadere Il perché la stella del mattino ha rinunciato alla sua luminosità per cadere nel baratro dell'oscurità. Questa è la sua storia raccontata da una persona da lui molto vicina...