Capitolo 9: Duality parte 2

119 15 2
                                    

<Gerithas…>
dissi solamente ricordando cosa era successo qualche tempo prima… <il bacio…>
continuai  a ricordare  <ma quello non è  stato colpa mia…. Mi ha preso alla sprovvista>
dissi guardando verso lo specchio
-bambina… a lei non interessa se eri favorevole o no… a lei interessa che tu lasci per sempre l'inferno –
mi rispose lui guardandomi triste
<ma non ha senso>
lui rise
-ormai cos'è  che ha senso a questo mondo?-
ancora prima che potessi rispondergli scomparve dal riflesso dello specchio, sentii dei passi avvicinarsi
-indovina chi è  principessa –
stavolta era la voce di Halvanhelev, mi alzai e mi sedetti sul letto e provai a tornare indifferente come prima, ma senza successo
《Non potresti aiutarmi?》
chiesi all’ospite nella mia mente
-Mi dispiace piccola, ma te la devi cavare da sola-
disse lui con una lieve risata.
Alzai lo sguardo verso la porta quando la sentii aprire <ah vedo che sei tornata normale>
disse Lucifero senza nessuna emozione nella voce, io lo guardai solamente prima di alzarmi, avvicinarmi alla libreria posta nella stanza, prendere un libro e andare a sedermi su una poltrona, tutto questo senza proferire parola.
< cos'è, la voce adesso ti ha detto di non parlare con me>
disse lui irritato alzai lo sguardo dal libro  e lo guardai con astio <se proprio lo vuoi sapere ho scoperto chi c'è dietro tutto questo>
dissi con il suo stesso tono di voce <Ah si?>
chiese curioso, <ma ora che ci ripenso, cosa ve ne potrebbe interessare sire,  sono solo un'arma  no?>
dissi con un sorriso dolce sulle labbra. Lui mi guardava sconvolto  <la vuoi smettere?>
disse lui avvicinandosi velocemente  <a fare cosa? A dire la verità al mio Re?>
continuai a dire aprendo il libro
<ora basta!>
al suo tono imperativo alzai lo sguardo e vidi che aveva gli occhi totalmente rossi e mi prese per i capelli facendomi alzare dalla poltrona e mi fece piegare in ginocchio
<tu ora mi spiegherai per bene cosa c'è che non va! Sono stato chiaro?!>
disse urlando
<Si sire…>
dissi abbassando la testa
<dietro tutto questo c'è  una donna, una demone… il suo nome è  Astarte>
alzando la testa notai che con lo sguardo mi stava incitando a continuare 
<è nato tutto dal bacio che Gerithas mi ha dato qualche tempo fa… Non so altro sire>
dissi sottomessa al suo enorme potere.
Lui lasciò i miei capelli, ma non alzai lo sguardo, lo tenni basso verso il pavimento, 
- non mi ha mai trattato in questo modo-
pensai spaventata da questo suo lato.
All'improvviso si avvicinò  per toccarmi i capelli, ma io spaventata mi tirai indietro ed alzai lo sguardo, lui rimase basito dal mio sguardo pieno di terrore e paura. Rimase lì  fermo a guardarmi per poi darmi le spalle ed uscì dalla stanza.

Lentamente mi spostai sul letto e mi stesi lì abbracciando un cuscino.
In una stanza poco lontano ci fu uno schianto, si trattava della Camera di Lucifero, lo schianto era quello del bicchiere lanciato e frantumato sul muro,  lanciato direttamente dal re.

<Non ci posso credere! L'ho terrorizzata!>
urlò prendendosi la testa fra le mani. Si sedette sulla poltrona con un altro bicchiere tra le mani
<devo cambiare la situazione…. Ma come… sarà terrorizzata da me>
continuò a parlare sottovoce.
Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta
<Avanti>
disse Lucifero irritato
<mio Re mi avete fatto chiamare?>
una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi del medesimo colore entrò nella stanza
<Si, avvicinati pure Astarte, ti ho fatto chiamare per un motivo molto particolare>
disse l'uomo con una strana luce negli occhi

Eternal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora