10. Escape

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"Finalmente vi ho trovati." Sussurrò un'inquietante voce maschile, e due occhi demoniaci scintillarono nell'oscurità. "(Y/N), ti sono mancato?"

Rimasi completamente paralizzata alla vista di Levi che, con un ghigno sadico stampato sul volto, ci fissava entrambi con un'espressione che non prometteva nulla di buono. Le mie guance si colorarono involontariamente di rosso alla vista del bellissimo demone serpentino. "Levi, cosa ci fai tu qui?"

"A giudicare dal tuo viso, ti sono mancato davvero tanto, dolcezza." Disse sardonico, pizzicandomi il viso con le sue lunghe dita affilate.

"Chi sei tu? Cosa vuoi da noi?" Domandò allarmato Reiner, mettendosi sulla difensiva e preparandosi mentalmente al peggio.

Il demone alzò le spalle e rispose con una schiettezza allarmante. "Da te niente, ragazzo, mi sei completamente indifferente. Io sono qui per (Y/N). Finalmente sono riuscito a trovarti con le mie doti da esperto cercatore!"

"Beh, potresti indicarci l'uscita, dato che sei tanto esperto?" Commentai con un velo di sarcasmo, sospirando irritata a causa di quell'idiota che era sbucato da chissà dove. "Sai, staremmo cercando di avere salva la vita da quell'altro demone inquientante."

"Certo che potrei... Ma poi il divertimento finirebbe. Mi state intrattenendo così bene, con questo ridicolo teatrino, che sarebbe quasi un peccato finirla qui." Ridacchiò Levi incrociando le braccia e appoggiandosi alla parete rocciosa, totalmente incurante delle ferite mortali di Reiner.

"Senti tu, brutto pezzo di merda" sbottai improvvisamente, afferrandolo arrabbiata per il collo e sbattendolo contro il muro senza alcuna delicatezza. "Delle persone sono morte a causa di quell'idiota del tuo amico, quindi non te lo ripeterò due volte: portaci immediatamente fuori da qui, altrimenti giuro che ti pesto la faccia e ti rompo il cranio come ho fatto con lui."

Levi scoppiò in una fragorosa risata, afferrandomi la mano con un paio di dita e invertendo la situazione con la sua forza sovrumana, bloccandomi contro il muro. I suoi occhi erano fissi nei miei, i nostri volti a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro. Potevo sentire il suo respiro, il battito del suo cuore. "Sei davvero affascinante quando cerchi di fare la dura, lo sai?"

"Levami le mani di dosso." Intimai arrabbiata al demone, allontanandolo da me con una mano e liberarmi dalla sua presa. Avrebbe potuto uccidermi in ogni momento ed utilizzando solamente un dito, ma non per questo mi sarei prostrata ai suoi piedi, implorando come una fallita di avere salva la vita.

"Hey, calmati, mocciosa. E va bene, vi aiuterò, ma solo se in cambi-"

"Parleremo dopo del compenso, adesso muoviamoci." Caricai il braccio sano di Reiner in spalla ed iniziai ad addentrarmi per i cunicoli neri che si snodavano per tutto il sottosuolo. "Facci strada, demone."

"(Y/N)!" Sentii urlare all'improvviso, e qualcosa scattò davanti a me come una freccia, colpendo Reiner dritto nella pancia e scaraventandolo a qualche metro di distanza da me.
Levi, con dei riflessi sovrumani, mi afferrò un secondo prima che potessi essere colpita dal misterioso individuo, prendendomi in braccio in stile sposa.

"Bene bene bene, sbaglio o quello è il famoso Eren Jaeger?" Domandò ridacchiando il demone dalle sembianze di un serpente, stringendomi saldamente per non farmi cadere.

"Levi Ackerman, cosa ci fa della spazzatura come te in casa mia?" Eren si fece avanti, i suoi occhi dorati scintillavano nell'oscurità della caverna, sembrando delle vere e proprie pietre preziose.

"Sono venuto a riprendermi la mia umana." Si giustificò con un'alzata di spalle, enfatizzando in particolar modo la parola 'mia' e facendomi venire i brividi. "E comunque non sapevo che abitassi in una fogna simile, Jaeger. Sei ritornato alla preistoria, dato che abiti in un luogo del genere? Bah, dopotutto è il posto più adatto per un topo come te."

Metal Claws - (Lemon) Levi Ackerman X ReaderWhere stories live. Discover now