Louis deve averle intuite almeno un po', perché mormora qualcosa, poi dice, "Ok inizio io. Di dove sei?

"Del Cheshire. Tu?"

"Doncaster. Dove nel Cheshire?" Louis sembra giocare al gioco delle venti domande.

"Un minuscolo paese chiamato Holmes Chapel."

"Non l'ho mai sentito."

"Sarei rimasto sconvolto del contrario. Ha una popolazione di dodici persone!"

"Incluso te?"

"No, prima eravamo tredici."

"Ti piace?"

"Lo adoro!" Harry sorride affettuosamente e sente una fitta di tristezza che lo colpisce ogni volta che parla della sua città. Anche Louis sorride, ora. I toni di quella strana intervista lo hanno divertito.

"Ti piace Doncaster?" Chiede Harry, girandosi su un fianco così da fissare Louis. Louis fa spallucce.

"È ok, credo. Mia madre e le mie sorelle sono lì, quindi è un punto a suo favore. Ma è un po' un buco di merda, se devo essere onesto. Ecco perché sto pagando una fortuna per un affitto a Londra." Harry ride e annuisce. I prezzi di Londra sono assurdi, è vero.

"Quante sorelle hai?"

"Quattro." Poi Louis si incupisce. "Scusa, in realtà ne ho cinque e un fratello." Harry lo guarda confuso, ed un guizzo di colpevolezza compare sul volto di Louis. Non sa se fare altre domande. Alla fine non ne ha il diritto.

"Sembrerà strano che io non sappia quanti fratelli ho, ma mia mamma ha avuto i gemelli recentemente, un maschio e una femmina, e non li ho visti molto dal momento che vivo qui... e sono abituato a rispondere quattro." Louis sembra in difficoltà, incespicando sulle sue parole.

"Ha senso, non c'è bisogno di darmi spiegazioni," dice Harry tranquillo. Louis sembra ancora stranamente agitato, ed Harry si chiede se non ci sia qualcos'altro che Louis non stia dicendo. "Quindi sei il maggiore?"

"Eh sì, praticamente il modello da seguire." Il tono di Louis è sarcastico, e a Harry non piace che sia teso. Decide che l'argomento famiglia sia meglio evitarlo, specialmente considerando che non avrebbe idea di dove cominciare se Louis chiedesse a lui della propria. Fortunatamente non lo fa.

Harry torna a sdraiarsi sulla schiena, fissando il soffitto. Sentendo il peso di Louis al suo fianco, è improvvisamente colpito dall'urgenza di avvicinarlo a sé, ma non sa se gli è permesso. Non ha idea di cosa lo sia, le parole di Louis della sera precedente continuano a vorticargli in testa. Non ha nulla a che vedere col sesso. Ci sono anche altri ricordi della scorsa notte, il modo in cui Louis ha stretto la sua maglietta, in cui la sua lingua ha cercato la propria, il sapore di Louis. Si chiede se il ragazzo ricordi le stesse cose. Spera di sì.

"Chi è il tuo migliore amico in assoluto?" Chiede Harry dopo un momento di pausa.

"Oh, scusa. Non sapevo avessi otto anni," dice scherzoso Louis, rilassando le spalle, con le rughette sotto gli occhi ed il naso arricciato per quella che considera ovviamente una domanda sciocca.

"In realtà ne ho dieci, e voglio saperlo. È Zayn? O Eleanor?" Prova ad indovinare Harry.

"Ok, Harry di dieci anni, non so chi sia il mio migliore amico in assoluto." Louis sembra rimuginarci sopra un secondo, mordendosi il labbro inferiore, in un modo che e' già diventato una delle cose che Harry adora di lui.

"Zayn è un ottimo amico, ma non lo conosco da tanto, El è meravigliosa e sicuramente la mia migliore amica, Niall anche è un amico incredibile ma, se dovessi scegliere il miglior amico in assoluto, direi Liam." Louis annuisce soddisfatto per la sua decisione.

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