Chap 2

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Todoroki era nero. Perché tutto questo doveva succedere a lui? Non poteva avere un amore normale come tutte le persone? No doveva avere i fiori nel petto. Anche altre persone soffrivano di Hanahaki, ma i casi erano abbastanza rari. Il ragazzo prese Bakugou per la maglia e lo trascinò con se in un angolo più appartato. "Ti prego di non dirlo a nessuno. Lo so che dovrei fare qualcosa, ma non posso. Lo capisci questo?" Gli spiegò. "Dannato. Ovvio che non capisco. Se non vuoi fare l'intervento almeno dichiarati. Se venissi rifiutato peggioreresti, ma allora saresti costretto a fare l'intervento, con in più come scusa quella di andare avanti tralasciando il fottuto passato. Non mi importa niente di chi sia o che tu te la cava o meno. Però sarebbe sprecare la tua vita per una cotta. E gli sprechi non mi piacciono." Bakugou era stranamente serio e gentile in quel momento. Certo, il suo sguardo disinteressato e il modo rude di parlare non erano chissà che rassicuranti, ma almeno riusciva ad andare dritto al punto. Todoroki non disse niente per un po' di secondi. Riflettendo. Aveva ragione. Probabilmente. Perché aveva ragione? Gli dava fastidio che potesse davvero fare così. E si sarebbe tutto risolto. Però i suoi ricordi sarebbero comunque spariti. E le giornate sarebbero di nuovo tornate monotone. Non gli andava ancora bene. Ma del resto non poteva fare altro. Shouto guardó negli occhi il biondo e disse "Grazie Bakugou. Odio ammetterlo ma hai praticamente ragione. Non mi va ancora a genio la cosa. Ma piuttosto di morire sembra sensato". "Tch. Ovvio che ho ragione, bastardo a metà. E ora addio." Si voltò e se ne andò via. Todoroki per la prima volta nella sua vita aveva trovato d'aiuto quel ragazzo esplosivo. In fondo aveva sempre saputo che non era una cattiva persona. Prese la cartella che aveva appoggiato ad un muro e tornò a casa. Per fortuna quello stronzo di suo padre era in viaggio per lavoro.

Era notte e Shouto non riusciva propriamente ad addormentarsi. Non solo perché aveva appena vomitato fiori. Ma anche perché continuava a rimuccinare sulla decisione presa. Ormai aveva deciso. Si sarebbe dichiarato. Un giorno o l'altro, lo avrebbe guardato negli occhi e detto ti amo. E possibilmente preferirebbe essere ricambiato. Anche se era teoricamente impossibile.


SoffocareWhere stories live. Discover now