Chap 3

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Shouto si svegliò motivato. Anche quando sentì il sapore del sangue e di piante varie salirgli in gola. Anche quando le rigettò nella grande tazza di ceramica che aveva davanti e si sentì morire nel petto. Il ragazzo non aveva perso la sua speranza. Oggi ci sarebbe riuscito. Era carico di emozioni.

"Midorya. Dopo aspettami ai cancelli. Ti devo parlare di una cosa. Quindi per piacere torniamo a casa assieme." Todoroki si era rivolto a Midorya appena lui era entrato in classe. Gli aveva risposto con uno sguardo preoccupato e annuendo.

Durante la lezione di matematica Shouto stava buttando giù mentalmente qualche bozza per la sua dichiarazione. "Midorya Izuku. Sei una persona alla quale porto molto rispetto e gratitudine. Mi hai fatto sentire felice e non messo da parte. A causa di questi pensieri sono nate emozioni dentro di me. Quindi, ti prego di sentire questa mia confessione e poi rispondere in base ai tuoi sentimenti.   Midorya, mi piaci. Forse ti amo. Non lo so ancora bene. Ma posso assicurare che sono emozioni forti. Lo so che è strano perché sono un ragazzo. E probabilmente ti interessano altre persone... Ma vorrei comunque sapere la risposta da te. Vorresti uscire con me?"
Questo sarebbe stato il perfetto discorso da dirgli. Ed era pronto ad esprimere i suoi sentimenti. Non avrebbe accennato l' Hanahaki, dato che avrebbe potuto influenzare la fatidica risposta.

Driiin.
La campana di fine scuola suonò. Todoroki uscì di corsa per raggiungere i cancelli. Lí vedeva già Midorya che era uscito prima di lui insieme a Uraraka e Iida. Il ragazzo aveva il cuore in gola. Era nervoso. L'aria attorno a lui si riscalda da una parte e raffreddava dall'altra. Era fin troppo nervoso. Aveva la gola secca.
Lo raggiunse e gli fece un cenno col capo per salutarlo. Proseguirono per qualche minuto in silenzio poi Shouto si fermò vicino ad un parco. Si arrestò anche il ragazzo dai capelli verdi. "Midorya..." La voce di Todoroki era graffiata e roca. Il respiro pian piano veniva a mancare. Ma lui doveva farcela. Doveva riuscirli a dire quelle parole. Il suo sorriso, un po' forzato per l'atmosfera tesa. I morbidi capelli mossi. I grandi occhioni pieni di sogni e speranze. I suoi muscoli che risaltavano sul collo. Non sembrava molto forte ma invece lo era. Eccome se lo era. Le sue lentiggini. Tutto di lui era bello. "Midorya..." Riprovò di nouvo Todoroki. "Io... I...o...cough COUGH!"  Il respiro rotto del ragazzo interruppe le sue parole. Tossiva e tossiva. Sentiva il familiare odore intenso e insopportabile di polline nelle narici. Izuku si era allarmato e continuava a chiedergli cosa c'era che non andava con occhi sbarrati. La tosse di Todoroki era violenta. Il ragazzo non sapeva cosa fare. Non poteva far vedere alla sua cotta che tossiva fiori e sangue. Non era così che doveva andare, si disse. Corse via lasciando spiazzato il ragazzo con le lentiggini e si inoltró sempre più nel parco, raggiungendo senza fiato un mucchio di alberi. Si accovacciò sotto uno di questi e vomitò petali. Tanti e di mille colori. Lacrime gli scendevano per le guance dallo sforzo. Stava soffocando. Ebbe un ultimo, secco e violento conato e poi si accasciò a terra senza forze. Chiuse gli occhi e svení pensando solo al suo fallimento nella dichiarazione.

Quando si svegliò, trovò Midorya che gli teneva strette le mani, con le lacrime agli occhi. Era in una stanza che non aveva mai visto, ma poteva facilmente dire che era del ragazzo affianco, dato tutti i poster di All Might e altri supereroi. "Ti sei svegliato!" Disse Midorya sorridendo e singhiozzando allo stesso tempo.

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Il fatto che non lo ha portato in ospedale sono dettagli, ma c'è una spiegazione circa. (In verità mi serviva solo intimità e non gente che infilava bisturi del petto di Todoroki lol).

SoffocareWhere stories live. Discover now