★ glitter glue

Start bij het begin
                                    

"M-ma ci ho g-già provato." I singhiozzi peggiorano mentre piango tra le ginocchia.

"Perché sei così triste di punto in bianco? Stavi bene stamattina, per favore Jeongguk, dimmelo. Voglio aiutarti." Jimin smette di parlare ma io non rispondo. Avevo già detto di non sapere il perché stessi piangendo, "È per il fatto del trasferimento di classe per il corso d'inglese? Puoi sempre chiedere di farti cambiare. Non devi per forza essere in quello avanzato."

"N-no, m-mi piace lì."

"Dongsaeng*?" Chiede delicatamente Jimin, attirando tutta la mia attenzione, "Puoi cantare per me?"

"C-cosa?"

"Canta per me... ti prego." Rilascio un gran sospiro, non volevo farlo.

"Devo proprio, hyung?"

"Per favore?"

Tiro di nuovo su col naso, prendendo il cellulare in mano e spostando le gambe dal petto. Questo mi ricordò di come fosse solo Jimin a sapere del mio canto, adesso invece, anche Taehyung lo sapeva. Non avevo nemmeno avuto una conversazione decente con il ragazzo, che già sapeva troppo di me. La canzone che lascia le mie labbra parla della California e della sua sublime, ossessionante essenza.

Le mie dita afferrano il piumone bianco poggiato sulle lenzuola bianche. Tutto è bianco: neutrale, diversamente da me. Non ero affatto come il bianco, l'assenza di colore, ma ero come il nero, talmente saturato di colori- emozioni- che ero diventato vuoto. In un modo in cui ero invidioso del colore chiaro, sapendo come riuscisse a far risaltare colori- emozioni- con naturalezza.

"Grazie, Kookie. Posso dire con certezza che stai già meglio. Ascoltati, non stai piangendo più." Mi dice Jimin, un sorriso consapevole sul suo viso, "Avevi solo bisogno di una distrazione."

Sorrido anch'io, grato del fatto che Jimin sapesse esattamente come farmi calmare, "Jimin?"

"Hm?"

"Sono felice di averti come amico."

Posso praticamente sentire il sorriso di Jimin ingrandirsi ancora, "Anche io, Jeongguk, vai a dormire adesso, è tardi."

"Tsk tsk, Jimin, non mi conosci? Starò sveglio per altre due ore." Scherzo ridacchiando leggermente.

"Lo so ma non mi piace che tu rimanga in piedi fino a tardi. Non ti fa bene alla salute."

Sospiro, guardando fuori dalla mia grande finestra, "D'accordo, andrò a dormire. Ma vai anche tu, okay?"

"Ovvio, ci vediamo domani, bello." Le mie guance si arrossano ai suoi nuovi soprannomi per me. Come cosa era curiosa, ma lo era in modo esuberante.

Ridacchio, "Buonanotte, Jiminie."

"Buonanotte, Jeongguk-ah." Allontano il cellulare dall'orecchio, guardando lo schermo.

Appare una foto di Jimin, i capelli rossi di prima erano diventati arancioni. La mano a V è posta in modo naturale affianco al suo viso mentre arriccia le labbra e mostra un occhiolino. Quando la sua foto non lascia i miei occhi, rido rumorosamente, "Jimin-hyung, devi attaccare per poter finire la chiamata."

"Stavo aspettando che lo facessi tu." La risata di Jimin esce dagli speaker del cellulare, "Va bene, va bene, ora vado, ciao."

"Ciao." Il pulsante rosso esce finalmente dallo schermo quando Jimin mette fine alla chiamata, assieme alla sua foto. Le informazioni di contatto di Jimin riappaiono, e cavolo, sono tentato di chiamarlo un'altra volta così da non restare solo con i miei pensieri adesso.

« pretty boy » taekook [ita]Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu