~2~✔

3.4K 190 28
                                    

Canzone: Everithing Black - Unilike Pluto

Tutta la mia vita mi passa davanti, tanti piccoli flashback di tutto ciò che ho fatto si ripetono nella mia mente creando dolore e confusione

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tutta la mia vita mi passa davanti, tanti piccoli flashback di tutto ciò che ho fatto si ripetono nella mia mente creando dolore e confusione.
Ogni volta che sbatto le palpebre ogni mia vittima mi si presenta davanti, come un brutto incubo.
Ho aspettato per tanti anni di incontrare la persona che mi ha fatto questo; ora che ce l'ho davanti, mi fa solo schifo.
Vorrei avere la forza di uccidere quest'essere dal viso angelico, ma dell'anima di un demonio che ha macchiato la mia.
Vorrei tanto non sentire questo peso addosso, vorrei non sentire dolore, ma è come se stessi rivivendo ogni momento della mia vita.
Per anni io e Alan, abbiamo pianificato la mia vendetta verso quell'essere disgustoso del mio creatore.
Non avrei mai immaginato di esserci così tanto vicino, ma anche cosi tanto lontano.
Vorrei sputare in faccia tutto il mio disgusto e la mia rabbia su questa persona, ma le parole non mi escono di bocca.
Sento una voglia pazzesca di piangere, che non riesco a fermare, che non mi permette di spiccicare parola, non esce più niente, torna tutto indietro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime.
Maledizione!
Con tutto quello che vorrei dire...
E invece niente, non esce fuori niente.
La mia anima è spezzata.
Ricaccio indietro le lacrime, devo essere forte. Per Alan.

"Aria lui è Aaron, mio fratello."

Ora so anche il nome del mostro che ha rovinato la mia esistenza.
Mi porge la mano che io non prendo, ho paura.

"Hai paura, bambolina?"

Ha un sorriso malizioso stampato sul viso, lo vorrei prendere a schiaffi per poi strappargli il cuore dal petto.
Vorrei sentirlo battere per l'ultima volta nel palmo della mia mano, sentire la sua vita abbandonare il suo corpo, come lui ha fatto con me.

"Chissà che cosa ci hai fatto con quella mano! Non la tocco neanche morta."

Dico per giustificare il mio comportamento.
Sembrerò anche infantile per una donna di duecentotrentanove anni, ma io la mano dell'uomo che ha messo fine alla mia vita non la tocco.
Voglio troppo bene ad Alan, per rovinare il suo momento felice.
Per cento anni ha aspettato il ritorno di suo fratello con ansia.
Non posso rovinare tutto per un mio capriccio.

"Gelosa?"

Ritiro tutto, è lui l'infantile.

"Non posso essere gelosa di una persona appena conosciuta."

Il mio tono è gelido quasi quanto i suoi occhi azzurri.

"Hai qualche problema, ragazza?"

No, mi hai solo rovinato la vita!
Vorrei rispondere, ma non posso.

"No, solo che mi danno fastidio le persone con un ego smisurato."

Rispondo acida.
È una mezza verità, è vero che odio le persone che si vogliono sempre mettere al centro dell'attenzione e che si credono superiori, ma di sicuro non è per questo motivo che non voglio avvicinarmi a lui.

"Va bene, allora prenderò io la tua mano."

Prima che possa fermarlo, mi prende la mano e posa un delicato bacio sulle mie nocche.
Il contatto con le sue labbra, mi fa venire dei brividi sulla pelle.
Sono fredde, come me.

"Comunque, io e il mio fratellino andiamo a ballare. Tu, ragazza dalla lingua bicorcuta, fai quello che vuoi."

Dice prima di prendere sotto braccio Alan e portarlo in pista.
Mi butto sul divanetto e passo la mia serata fra: drink, pensieri, noia e sangue.

••••••

"Scusami per averti lasciato da sola tutta la sera, Aria. Solo che avevo bisogno di stare un po' da solo con mio fratello."

Certo, solo con suo fratello...
Non con altre duemila ragazze!

Ma pensa che io sia scema?
Sento l'odore di ogni donna che ha slinguazzato il mio migliore amico!
Mi sono chiesta più volte se provo dei sentimenti per Alan, ma alla fine sono arrivata ad un'unica risposta.
No. Non provo assolutamente niente per lui, a parte un grande affetto, quindi il fatto che io sia arrabbiata non è perché si è divertito con altre ragazze, ma perché mi ha lasciato da sola con i miei pensieri.
C

he al momento sono molto pessimisti e vanno tutti in un'unica direzione: rinchiudermi in casa e non uscire mai più.
So di essere un po' grande per fare questo tipo di cose, ma non mi vengono altre idee.
Posso solo sperare che il fratello del mio migliore amico se ne ritorni da dov'è venuto senza mai più tornare.
Però è un pensiero molto egoista da parte mia.
Quindi sì, l'unica soluzione è quella.
Non voglio rivelare ad Alan il mostro che è suo fratello, penso che rovinerei il loro rapporto e la sua felicità.
Non mi è passato inosservato il luccichio che gli attraversa gli occhi quando è in compagnia di Aaron.
Anche io un tempo avevo quel luccichio alla vista di mio fratello, poi tutto mi è stato portato via...
Scuoto la testa cercando di eliminare le immagini che mi si sono presentate davanti, come un promemoria delle mie azioni più orrende.
Come se la mia testa mi volesse ricordare chi sono e di cosa sono capace.
Sorrido al mio amico, che vedendomi tranquilla tira un sospiro di sollievo.
Gli poso un leggero bacio sulla guancia e poi esco dalla macchina sbattendo lo sportello.

-----------

Non ho mai praticato nessuno sport, ma sono campionessa di salto in lungo sul letto.

Avete presente quella scene a rallenty dove qualcuno si butta su un bel materasso morbido? Bè io sono uguale.
Il mio sport preferito.
Ogni tanto però mi piace anche fare il lancio del telefono.

Ma quel bastardo anziché atterrare nel divano, rimbalza e cade a terra.

Gli sport non mi hanno mai attirato particolarmente, forse perché io ho la visione antica sulla questione.
Oppure è solo perché non ne ho voglia e sono un bradipo.

A parte questo, appena sono salita nel mio appartamento non mi sono neanche cambiata, mi sono direttamente catapultata nel letto, come se fosse la mia unica salvezza.

I vampiri non dormono è vero, ma stanno in uno stato di dormiveglia che permette di riposare.

Mi manca tantissimo sognare, era un mondo solo mio, che nessuno avrebbe mai potuto conoscere.

Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi, con poco successo.
Ho passato anni a chiedermi chi mi ha fatto questo, ora che l'ho trovato mi sento impotente e non posso vendicarmi.
Devo solo soffrire in silenzio e riuscire a resistere a tutta questa situazione, senza crollare.

Hola!
Chissà cosa avrà fatto la nostra protagonista di così orribile...
Se volete mettete una stellina e commentate!
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!

~Amore Oscuro~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora