Capitolo 37

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Cameron pov's

Siamo a metà Maggio e di mattina ancora si gela, ma mi sembra esagerato l'abbigliamento di Harley. Ha su il piumone e il capello di lana e Lindy, lo sta prendendo in giro da quando siamo andati a prenderlo. Sono contento siano venuti anche loro due, non voglio essere solo quando Wanda, salirà su quel aereo. <<Sei sicura di aver preso tutto quel che ti serve?>> le chiedo e sua madre mi sorride comprensiva. Siamo in un bar a fare colazione, con la sua famiglia e Sara. <<Si, mi hanno aiutato Sara e il mio fratellino>> mi dice mangiando il suo gelato, che poi solo lei può mangiare del gelato appena sveglia. <<Harley hai freddo?>> le chiede la madre di Wanda, divertita. <<Non sopporto il freddo>> gli risponde imbarazzato. <<Togliti almeno il capello>> le dice Lindy e lui scuote la testa, ma poi lei glielo toglie comunque, facendolo lamentare. <<Mancano venti minuti>> dice Sara con gli occhi lucidi, abbracciando Wanda, da dietro alla sedia. Io la trovo comunque falsa, non ho ancora risolto con lei, apparte che non intendo farlo. <<Ho installato sul tuo computer un programma per le video chiamate>> le dice suo padre. Che sollievo! Almeno potrò vederla. Mi viene da piangere, mentre tutti parlano tra loro. Mi alzo e vado a prendere un po d'aria, poco dopo Wanda mi raggiunge. <<Cam, non starò via per sempre>> mi dice, le do le spalle, non voglio che mi vede piangere, altrimenti non si godrà il viaggio. <<Cam?>> mi chiama scuotendomi per una spalla. <<Potresti parlarmi?>> mi chiede. Mi asciugo le lacrime e mi giro verso di lei, stringendola forte, come mai avevo fatto prima. <<Guarda Cam, c'è un uccellino lì>> dice puntando il muretto vicino a noi. <<Fallo parlare per te>> mi dice. <<Non ne ho voglia>> le rispondo. <<Mancano dieci minuti dobbiamo andare>> le ricordo e prendendola per la mano torniamo dagli altri.

Sta per salire su quel aereo e il mio cuore sta per scoppiare, batte fortissimo. Non posso neanche darle l'ultimo bacio, perché c'è suo padre, quindi dopo che l'anno salutata tutti, la stringo a me, per almeno due minuti e piangiamo insieme. <<Wanda?>> la chiamo. <<Si?>>
<<L'uccellino di prima, mi ha detto di dirti, che ti amo>> mi stringe di più. <<Ti amo anch'io Cam>> si stacca da me. <<Wanda, ora devi andare>> le dice suo padre, facendomi ricordare che ci sono anche altre persone lì con noi e il silenzio che sentivo sparisce, facendo tornare la confusione, intorno, nella testa, ma sopratutto nel cuore.

<<Non era un addio Camcam>> mi dice Harley una volta tornati alla macchina. Camcam mi piace, solo lui poteva inventarsi un nomignolo del genere. Mi metto al posto di guida, mentre lui e Lindy litigano per il posto davanti. <<Sono un uomo, quindi va dietro!>> le dice. <<Sono una donna, quindi sii educato!>>
<<Io non sono educato!>>
<<Ed io non do la precedenza ai maschilisti!>>
<<La macchina è mia e decido io, chi voglio davanti>> gli dico divertito e Lindy, convinta sia lei la mia scelta sorride vincente, mentre Harley sbuffa. <<Lindy tu sali dietro!>> le dico dispettoso. <<Ma Cam!>> si finge offesa. <<Die-tro>> le sillaba Harley. <<E va bene!>> alza gli occhi al cielo.

<<Dove andiamo?>> chiedo, mentre lascio scaldare l'auto. <<Andiamo a casa mia?>> propone Lindy. <<Per va bene, è da molto che non vedo Anna>> dico e mi sale un po di malinconia, che decido di scacciare all'istante. Oggi voglio stare bene, insieme ai miei amici. Harley è un mio amico?
<<Chiamiamo la pizza>> dice lui. <<Stai scherzando? Secondo te, esiste una pizzeria aperta per pranzo?>> fa Lindy. <<Be, dovrebbe esistere, perché a me la pizza va anche a pranzo!>> fa Harley. Trattengo un sorriso, mi piacciono insieme.

Lindy pov's

Entrati in cucina, Cam abbraccia mia madre e Harley la saluta con un cenno del mento, lei ricambia felicissima. <<Volete del succo?>> chiedo ai ragazzi. <<Gusto?>> chiede Harley. <<Pesca o pera?>> chiedo io. <<Come si può berlo alla pesca?!>> storce il naso. <<Io lo bevo alla pesca>> faccio spallucce. <<E poi, tu ami lestathè alla pesca>> aggiungo, sotto lo sguardo divertito di Cameron. Cos'è che lo diverte? <<È tutt'altra cosa>> risponde Harley. <<Vabbe tieni>> gli svuoto nel bicchiere, del succo alla pera. Faccio segno a Cam, se lo vuole e lui scuote la testa. Anche lui preferisce quello alla pera, a me e a Jared è sempre piaciuto quello alla pesca invece. <<Che stai cucinando di buono?>> chiede Cam alla mamma. <<Lasagna, pranzate qui?>> lui annuisce. <<Bene mamma, noi ora andiamo di sopra>> gli dico. <<Va bene ragazzi, divertitevi>> mi risponde e vedo Harley diventare rosso come un pomodoro, mentre a Cam scappa una risatina, seguita da quella della mamma. Ma boh...

Appena nella mia stanza Cam sembra teso. <<Potremmo vedere un film, penso ci voglia almeno un ora per mangiare>> gli dico. <<Che film hai?>> mi chiede Harley. Mi inginocchio davanti al mobile sotto alla tv, aprendo uno sportello e lui mi segue. <<Ne hai tanti>>
<<Già, quale vediamo?>>
<<Camcam, vieni a scegliere anche tu?>> lo chiama e sembra riprendersi, poi ci raggiunge. <<Va tutto bene?>> gli chiede e Cameron annuisce. È un po strano.

Suonano alla porta interrompendo i nostri battibecchi, che vanno avanti da ormai più di un quarto d'ora, per la scelta del film. A me piacciono quelli che non mettono troppa ansia, a Cameron gli horror e ad Harley quelli di azione. Mi mettono ansia entrambi i generi. <<Sshhh!>> li azzittisco, dopo aver sentito mia madre urlare. <<Che succede?>> fa Cam sotto voce. <<Io vado di sotto>> la raggiungo di corsa, seguita da loro. Mi blocco, non riesco a dire una parola, non ho più saliva. Dopo più di un anno mi ritrovo davanti a quello che è mio padre. Mia madre mi da le spalle di scatto, per nascondere le lacrime, che ormai ho già visto. <<Che ci fai qui papà?>> gli chiedo. Mi fa strano parlargli, da quando ho smesso di andare da lui, non l'ho più nemmeno chiamato e non so bene il perché. Anche lui poi, non si è fatto più né vedere, né sentire. <<Ho sentito che sei stata male e sono venuto>>
<<Be, che tempismo!>> gli dice con disprezzo mia madre. <<Ora sto bene>> gli dico. <<Noi è meglio se andiamo>> dice Cameron tirando per il braccio Harley. <<No, aspetta e questo chi è?>> dice puntando il mio nemico d'infanzia, non mi ero nemmeno accorta che c'era, ero rimasta a fissare mio padre e mia madre, per tutto il tempo. Biondo, occhi verdi e terribilmente più sexy di come lo ricordavo. <<Oh, Jack perché non ti presenti?>> gli dice mio padre. <<Non ne ho voglia>> fa lui. Decisamente antipatico come ricordavo. Priscilla al maschile. <<È il figlio di mia moglie>> spiega mio padre ad Harley, che se ne va insieme a Cam, solo dopo aver fulminato con lo sguardo un Jack indifferente. <<Perché hai portato anche lui?>> gli chiede mia madre. <<Perché volevo venire>> si intromette lui. <<Non sei benaccetto!>> gli risponde lei. Mia madre è sempre gentile con tutti, ma non sopporta ne Jack ne Lisa, la moglie di papà. <<Aveva voglia di vedere Lindy... Resteremo solo una settimana Anna>> gli dice papà. Si, come no. Aveva voglia di vedere me. <<Solo una settimana!>> dice mamma tornando in cucina. <<Maledizione! Ho bruciato la lasagna!>> urla prendendosela con il forno. <<Posso abbracciarti?>> dice mio padre. Nego con la testa, sarebbe troppo strano. <<Vabbe, io cerco di calmare tua madre>> la raggiunge, lasciandomi sola con il maledetto bastardo. <<Te la fai con entrambi?>> mi chiede il biondo. <<A cosa ti riferisci scusa?>> stringo le labbra. <<La dai ad entrambi quei due ragazzi?>>
<<Jack, non cominciare, vattene a fanculo>>
<<Hai sempre avuto solo amici maschi>>
<<Ho anche delle amiche>>
<<Presentale a me>>
<<Neanche morta>>
<<Hai paura mi possono piacere più di te?>>
<<Cosa?>> gli chiedo, incredula di quello che ho sentito. Strizza l'occhio, mi strofina i capelli e si sdraia sul divano, lasciandomi lì sulle scale più che sconvolta.

JARED •L'apparenza Non Vale•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora