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Da mesi ormai non sento o vedo più Albi, da quando ho deciso di rinunciare a lei ho provato seriamente a concentrarmi di più sul mio rapporto con Nicolas, i primi tempi quando ho preso questa decisione passavo la maggior parte delle giornate con lui, non passava però giorno in cui non pensassi a lei, e questo non andava a favore della mia relazione.

Com'è possibile che ti manchi qualcosa che non hai mai avuto? Prima o poi mi passerà no? - penso. 

Forse sono io che non voglio che passi, ma non ne sono sicura. 

Dovevo solo dimenticarla e pensare a stare con il mio fidanzato, ma non ce l'ho fatta.

Ultimamente voglio solo stare sola, non che lui sia un ragazzo pressante o ossessivo, non posso lamentarmi di lui. Molte volte però dubito dei miei sentimenti, ho il bisogno enorme di stare sola e infatti non so quando, ma credo che chiederò una pausa a Nicolas. 

Non ho mai creduto nelle "pause" tra coppie, ma che altro dovrei fare? 

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Sto evitando Nic da una settimana, voglio vedere se riesco a superare questa cosa sola prendendomi un pò di tempo ma senza separarmi da lui. Decido così di uscire di casa, prendere un pò di aria fresca, rilassarmi. 

Prendo il motorino e vado, ancora non so bene dove. Solo lungo il tragitto mi viene in mente di andare in montagna, ad esplorare qualche posto nuovo. Di solito lo faccio, la mia città è piena di posti nascosti e bellissimi, in altura o meno, da cui si possono ammirare panorami stupendi, è anche l'ora perfetta per un tramonto quindi mi affretto a salire su un altopiano che mi sono vagamente ricordata di aver intravisto un giorno. 

Mi addentro in un vicolo, e dopo ripide salite e curve arrivo  in una vecchia fattoria, li accanto c'e una strada sterrata piena di erbacce protetta da una catena dal quale si ha accesso all'alto piano. Scendo dal motorino e scavalco la catena, mi faccio strada tra le erbacce e finalmente arrivo in alto. E' un altopiano enorme, tutto libero, solo terra sterrata, c'è una grandissima croce bianca, chissà quanto alta, si vede anche dalla città. Mi siedo con le gambe incrociate, prendo le cuffiette e faccio partire la playlist che chiamo "calm". Finalmente mi rilasso, qui non esiste più nessuno, ci sono solo io e il tramonto che ora sta lentamente scendendo. E' una vista fantastica. 

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E' giorni che evito Nic e la cosa che più di tutte mi fa impazzire è il fatto che lui non noti che ho qualcosa, oppure fa finta di non notarlo, sono sempre più convinta di prendermi del tempo, sto solo aspettando il momento giusto. 

Poi però mi arriva un suo messaggio:

Nicolas: "Sei a casa?"

Emily: "Si, perchè?"
Nicolas: "Scendi che ho una cosa per te"

Quando fa così di solito è un regalo, e non so come farò ad accettarlo dato che mi sento un mostro. Scendo sotto casa e lui è in macchina ad aspettarmi, entro in macchina e ci salutiamo. Esce un pacco e mi dice: <Questo è per te>,<Ma...non dovevi> dico mortificata per poi iniziare a scartarlo. E' una fatina fatta a mano davvero stupenda, <E' bellissima amore...> gli dico baciandolo <ma davvero non c'era bisogno> continuo. <E' la fatina "selvaggia" ce n'erano tante ma questa mi ha ricordato te, ha anche un tatuaggio disegnato sul braccio guarda> mi dice ridendo e poi continua <Tu sei la mia vita Emily, davvero senza di te non so cosa farei>.

In questo istante vorrei, purtroppo, essere altrove, sentirmi dire quelle parole è stato come ricevere un pugno in pancia. Non merito tutto questo, non merito le belle parole, questo regalo e non merito Nicolas. Mi sento un mostro, come farò a chiedergli del tempo o peggio, a lasciarlo? 

Salgo di nuovo a casa e mi butto sul letto quasi sull'orlo di piangere, mi arriva un messaggio:

Albi: "Buonaseraa "

Chi lo avrebbe mai detto || LesbianWhere stories live. Discover now