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2016
Se siete convinti del fatto che i Pink Floyd fossero dei drogati senza speranza vi sbagliate di grosso.
Anche se Roger si ricordava ancora di tutte le droghe che aveva provato quando all'epoca tutto era tutto accettato, o quasi.

Non riusciva a dormire e si rigirava nel letto ripensando, come suo solito, agli anni gloriosi dei Pink Floyd, e soprattutto a Dave.
Roger non aveva mai apprezzato le droghe pesanti, ma con il resto c'era sempre andato pesante. Stessa cosa David, anche se per lui le droghe sono sempre state un motivo di vergogna, sia nella sua vita privata che pubblica. Roger non riusciva a capire il perché, perché vergognarsene durante le interviste e cambiare argomento. Eppure all'epoca era normale farne uso, e solo Zappa e pochi altri rifiutavano.
Ma Dave rimane un mistero anche per Roger, che con lui ha condiviso momenti più che intimi insieme per molto tempo.

1969
David e Roger stavano entrambi fumando nel giardino di Richard. Erano entrambi gonfi, con gli occhi rossissimi a ridere a crepapelle senza nemmeno ricordarsi il perché.

Roger aveva la testa annebbiata dai pensieri che non riusciva a trovare un senso logico a tutto quello che stava succedendo.
Continuando a ridere, mise la testa sopra al petto di Gilmour e chiuse gli occhi.

"Mi piace...", si morse le labbra con violenza, dopo aver realizzato cosa stesse per dire. Che cosa pensava di fare?

"Cosa ti piace?", Gilmour stava ridacchiando.

"Il... il tuo odore. È un buon odore. Mi, mi piace, ecco."

David spostò Roger e si mise a sedere nel prato. La sua faccia si fece di colpo seria, ma presto un sorriso malizioso si fece strada sul suo viso. Non tolse gli occhi da Roger per un secondo e gli alzò il mento con due dita.

"Roger Waters, sarai la mia fine.", disse in un sussurro.

Roger era bloccato, non sapeva cosa fare. Un brivido misto a eccitazione e paura gli percorse la spina dorsale.
David si avvicinò a lui e iniziò a baciarlo. Roger non rispose subito, era completamente paralizzato.

"E se arriva Richard? Cosa..."

David guardò Roger eccitato.
"E chi se ne importa?"
Roger si morse di nuovo forte il labbro.
"Oh cazzo", pensò, "OH CAZZO"

David ricominciò a baciarlo e questa volta Roger rispose.
David si spostò verso il collo, e Roger iniziò ad ansimare piano.

"David, io non credo che..."

"Shh, stai tranquillo", rispose il ragazzo iniziando a mettergli una mano sopra i pantaloni, "andrà tutto bene."

2016
Roger iniziò a piangere nel letto.
Era un pianto liberatorio e triste.
Iniziò a prendere a pugni il cuscino e a singhiozzare forte.
Gli mancava tanto, tantissimo. E dopo quasi 40 anni non ce la faceva ancora a realizzare che era tutto finito. I baci, le parole dette di notte, i segreti, le scopate, le ore passate in studio...
Prese la testa tra le mani e continuò a singhiozzare da solo.

Roger and David || Pink FloydWhere stories live. Discover now