3.

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2011
Roger si mise a sedere in veranda con un paio di vecchi quaderni sulle sue gambe.
Sfogliò il primo che risaliva al 1971

1973
"DAVE!",Roger stava inseguendo David nel giardino sul retro di casa sua ridendo. "ORA TI PRENDO!"

David, essendo più basso si muoveva più velocemente.
"Vediamo se ci riesci!"

Roger si fermò e si mise le mani sullo stomaco accasciandosi a terra, continuando a ridere.
"Ti prego basta, non ce la faccio più."

David scoppiò in una grassa risata e si mise a sedere sull'erba accanto a Rog. Si passò una mano nei lunghi capelli mori per poi ammiccare un sorriso.

"Roger, smettila di guardarmi così."

"Perché?"

"Perché mi metti in imbarazzo...", David si morse il labbro inferiore e girò la testa distogliendo lo sguardo.

Roger si avvicinò di più a David e iniziò a toccargli il petto. Gilmour non sembrava opporsi a tali avance.
"Pensavo...", iniziò Roger, "Che potresti venire a cena uno di questi giorni."

"E come farai con tua moglie?", la voce di David nascondeva un piccolo tremolio.

"Non ci sarà.", Roger si schiarì la voce. "La settimana prossima va a cena con le sue amiche. Parleranno di gossip, di vestiti e di altre cagate varie.", iniziò a ridere. "Io sono solo, che ne dici di venire a farmi compagnia?"

David alzò le spalle e annuì.
"Nessun problema."

Roger sorrise e baciò David.
Sua moglie era in casa ma il pericolo di essere scoperto li dava ancora più eccitazione. Non li importava di essere visti, non contava più. Volevano solo stare insieme.






2015
Roger iniziò a ridere del suo flashback. David gli mancava, ma rifiutava di ammetterlo. La loro relazione era stata stupenda, piena di amore, risate ed eventi da ricordare.
Era cominciata in fretta e finì nello stesso modo.
Roger guardò la scatola piena di quaderni, alcuni risalivano addirittura al 1963, quando aveva cominciato a scrivere le sue prime canzoni che teneva gelosamente per se stesso. Ogni quaderno era pieno di canzoni, di testi, di accordi abbozzati, di riff ancora da perfezionare ma ogni quaderno gli ricordava qualcosa. Eventi belli o brutti, risate o pianti, ogni cosa.
Doveva andarci piano a sfogliare quei quaderni. Se ne guardava troppi insieme scoppiava. Piangeva per ore e sua moglie doveva far di tutto per distrarlo.
'Solo un ultimo ricordo. Solo un ultimo quaderno. Solo un ultimo flashback.', pensò.
Chiuse gli occhi e prese un quaderno a caso.
Guardò la data.
'Maledizione.'

1983
"Roger, calmati, ti prego, cerchiamo di ragionare," David sorrise e inclinò dolcemente la testa "io e te. Solo io e te."

"NON HO L'INTENZIONE DI CALMARMI! MI AVETE PUGNALATO ALLE SPALLE, TUTTI QUANTI!"

"Rog... Cosa stai dicendo? Siamo sempre stati dalla tua parte. Non c'è bisogno di arrabbiarsi così."

"No...", Roger iniziò a tremare. "Io non posso più!", tirò il bicchiere a terra mandandolo in mille pezzi, David indietreggiò. "È finita David, con tutto. È finita."
Iniziò a piangere e si accasciò a terra.
"TU SAI DEI MIEI PROBLEMI! TU SAI DI TUTTA LA MERDA CHE STO PASSANDO! PERCHÉ TI RIFIUTI DI AIUTARMI?"

David sbiancò.
"Roger, sto facendo di tutto per aiutarti."

"MENTI! LURIDO BASTARDO! MENTI!", Roger iniziò a ridere istericamente per poi ricominciare a piangere.

"NO, NON STO MENTENDO!", era molto difficile far arrabbiare David ma in questo caso Roger ci era riuscito alla grande. "MI STO FACENDO IL CULO PER FARTI STARE MEGLIO MA TU RIFIUTI OGNI TIPO DI AIUTO!", David si passò una mano sulla fronte. "SAI COSA, ROGER WATERS? I PINK FLOYD ANDRANNO AVANTI ANCHE SENZA DI TE!", David prese la giacca. "Ora, se puoi scusarmi, me ne vado."

Roger chiuse gli occhi finché non sentì il portone di casa sua sbattere, quando gli riaprì si rese conto di essere rimasto solo.



2011
Roger chiuse in tempo il quaderno.
'Calmati Roger', ripeteva a se stesso 'calmati.'
Fece un grosso respiro e chiuse gli occhi.

"Amore!", sua moglie entrò nella veranda e guardò la pila di quaderni appoggiati sulle sue gambe. "Ti prego... avevamo detto basta con i quaderni, ti fanno del male!"

"Sto bene, davvero, sto benissimo. Mi sono capitati sotto mano e..."

"Amore mio..", sua moglie si mise a sedere accanto a lui e gli accarezzò la testa. "Lo so che ti manca, ne sono sicura." , appoggiò la testa del marito sul suo petto. "Perché non lo chiami?"

Roger and David || Pink FloydWhere stories live. Discover now