Yuriko: Astro, e altre poesie

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Astro
volevo suonare violino
pianoforte
chitarra
essere astronauta
scienziata
pilota
imparare a cucinare
sciare
amare
ma mi accontenterò
d'esser figlia
di quella stella
incastonata come gemma
che punta
dove nessuno c'è mai stato
che se vuoi
ti ci accompagno.

-

che c'hai l'anima
un groviglio
lo san tutti
ma te l'han detto
che ci vuol
più tempo
a scioglier i nodi
delle cuffiette?

-

Sfocato
e ti cerco
tra corpi indistinti
voci sfuse
piene di scuse
che appartengono ad ombre
che non sono la tua
e ti chiedo scusa
ma della tua arte
vorrei esserne musa
vieni un po' qui
che c'ho il cuore incastrato
tra le costole tue
o forse
tra le palpebre chiuse
di un tuo sogno
in una notte
di lenzuola scombinate
e pensieri confusi.

-

e mi piacerebbe dirti
"never let me go"
ma la vita
sulle note non ci sta
la tua ombra, ricordo corrotto

e qui ci sono occhi umidi,
una mente stanca
che ti gridano
torna.

-

come il mare
uomo possente
multiforme spirito
straboccante di vita
cerca invano
di raggiungere la sua

ninfa ammaliante,
scoglio insolubile
che senza dar dell'occhio
si lascia plasmare
dal suo amato
con delicati movimenti d'onda
tempesta dopo l'altra

la sua forza si spinge
fin sulle rive
ma non resta a lungo
ha affar suoi, nel profondo
ma lei lo richiama
col suo canto leggero
di scoglio vivo,
"torna da me"

e tante lune dopo
sapendolo sin dall'inizio
lei
dal suo amore
ne resta consumata,
pietra levigata
plasmata dal sentimento
sotto le onde carezzevoli
delle mani di lui.

Reflection of Our Thoughts: PoesieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora