Yuriko: A te, diavolo & Mare, ma non quello blu

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a te, diavolo
al diavolo la notte
che fa rimuginare
senza darmi tregua
a quelle mani tue
che afferrano tazze
stringono penne
sfiorano la mia pelle
dannazione mia
le mani tue

al diavolo la notte
che fa ripensare
a quella bocca tua
che assaggia cose
ne bacia alcune
ne dice altre
lingua infame
che corre veloce
e non si fa prendere
mica è scema
quella bocca tua

al diavolo la notte
che mi fa ricordare
quegli occhi che parlavano
ma come parlavano
discorsi infiniti
manco un filo di voce
mi scavavano dentro
palate di sguardi
che ne hai una
dannata miniera

al diavolo la notte
che mi fa venir voglia di saltare
correre e oziare
far l'amore
con le parole che scavano
le tue mani che parlano
i tuoi occhi che afferrano
e tutte quelle cose lì.

-

mare, ma non quello blu
mi hanno detto
che quando entri in una stanza
tutti si girano
tutti ti guardano
ma non per il nasone che hai
ma perché c'è qualcosa nei tuoi occhi
qualcosa di rotto
rotto da fare schifo
rotto che però piace
qualcosa che non va
ma che attira lo stesso

ma quegli occhi non han niente di speciale
sprazzi di verde
tra onde di castano chiaro
che ricordano il fondo
d'un cappuccino
il sabato mattina al bar
o forse forse
qualcosa di speciale ce l'hanno

forse ti guardano per quelle labbra
che ti vien voglia di morderle
che neanche la pizza appena fatta
che ti vien voglia di baciarle
come le guance d'un bimbo

mi hanno anche detto
che quando mi son girata
a guardarti
si vedeva nei miei occhi
che tra quelle onde castano chiaro
ci stavo già annegando.

N.d.A.: È quasi l'alba, non ho dormito. È quasi l'alba e mi manca da morire. See you soon.

Reflection of Our Thoughts: PoesieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora