FANFICTION #1 - Mal comune mezzo gaudio [AU]

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Buongiorno carissimi lettori!

Oggi ci ritroviamo in questa strana raccolta per una news assoluta, una cosa che non avrei mai pensato potesse succedermi, e invece... XD

Non finite mai di stupirmi, non c'è che dire.

Ma prima ancora di iniziare, vi beccate come sempre l'avviso spoiler. Vi chiedo cortesemente di non proseguire nella lettura se non avete terminato l'intero Libro I del Principe, perché gli spoiler ormai sono veramente invasivi, ecco.

Grazie.

Dunque, detto ciò, passiamo a parlare di questo incredibile evento: una delle mie lettrici, la cara SaraGregori4 , forse ispirata dell'estrema allegria dei miei ultimi capitoli, mi ha chiesto se poteva scrivere un pezzo breve ambientato in una sce...

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Dunque, detto ciò, passiamo a parlare di questo incredibile evento: una delle mie lettrici, la cara SaraGregori4 , forse ispirata dell'estrema allegria dei miei ultimi capitoli, mi ha chiesto se poteva scrivere un pezzo breve ambientato in una scena del Principe che ormai conosciamo tutti benissimo – il matrimonio.

Ve lo propongo qui di seguito, sapendo di fare felici probabilmente i fan di Jenna e gli animi più romantici che hanno seguito la mia storia e che sono stati da me leggermente mazziati. Meno male che c'è Sara a prendersi cura di voi, perché se aspettate me...

Buona lettura a tutti, e un super ringraziamento a Sara per il tempo speso a scrivere questa fanfiction! ♡ 

Ci si sente venerdì per il cover reveal... aaaw.

***

Avviso: A scanso di equivoci, i pensieri attribuiti ai personaggi e i fatti narrati in questa fanfiction appartengono esclusivamente alla visione di SaraGregori4, e non coincidono con quanto presentato tra le mie pagine o con il mio modo di vedere le cose; per questo l'ho catalogata come AU [alternate universe, per chi non lo sapesse].

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Mal comune mezzo gaudio

di SaraGregori4

Apparenza.

Ecco la parola che riusciva ad esprimere al meglio quella scomoda situazione.

Da quando Maestro Izar aveva pronunciato le fatidiche parole 'e adesso lo sposo può baciare la sposa', la sua vita era finita, e aveva compreso di essere destinata ad un futuro colmo di infelicità. Con tutta se stessa si sforzava di dare la vaga impressione di essere apparentemente felice - ma era solo apparenza appunto.

Fissò il liquido violaceo del suo bicchiere con uno sguardo vuoto, poi diede uno sguardo a Val che, come lei, stava ostentando un'espressione felice mentre scambiava due parole con un vecchietto dall'aria arzilla; ammise a se stessa che il principe di sicuro fingeva meglio di lei.

Jenna si alzò in piedi per sgranchire un po' le gambe e pensò a Saetta. Chissà come la cavava... Erano gentili con lei? Aveva stretto amicizia con qualcuno? Quanto avrebbe voluto che lei fosse lì in quella sala, almeno avrebbe potuto sentirsi meno sola.

Appoggiò la testa contro una vetrata e lanciò uno sguardo vacuo gli ospiti, che sembravano divertirsi molto più di lei. Ad un certo punto i suoi occhi incrociarono quelli del suo nuovo marito, che le fece un sorriso triste; anche il vecchietto al suo fianco si voltò per seguire lo sguardo del suo interlocutore e vide Jenna. Diede una pacca sulla spalla di Val, gli sussurrò qualcosa all'orecchio e si diresse verso di lei con un'andatura mezza saltellata e mezza strascicata.

"Lady Jenna, piacere di conoscervi! Io sono il fratello di Maestro Izar. Posso farvi una domanda?" Disse e Jenna annuì, "Come mai siete così infelice? Oggi è il giorno del vostro matrimonio, dovreste sorridere. Mi ricordo al matrimonio di una giovane che..." cominciò a raccontare.

La ragazza, però, lo interruppe con un tono flebile.

"Matrimonio imposto."

Il vecchietto, improvvisamente illuminato, annuì convintissimo e si mise a saltellare intorno a lei.

"Capisco, capisco... ma sapete una cosa? Solo perché lo sposo è stato scelto dai vostri genitori, ciò non vuol dire che siate destinati all'infelicità," poi si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò cospiratorio, "mal comune mezzo gaudio, e poi... se avete bisogno di tirarvi su il morale, venite nel mio laboratorio che ho qualche polvere che fa giusto al caso vostro. Per esempio una volta io e mio fratello abbiamo provato una polvere verdognola che ci ha fatto vedere il mondo che ognuno di noi desiderava e sapete cosa abbiamo visto? Izar si è ritrovato una principessa vestita tutta in rosa, che abitava in un palazzo dai colori sgargianti, il giardino pullulava di rose rosse e di ibisco, mentre nel cielo volavano degli unicorni rosa con il manto pieno di brillantini..."

Jenna, catturata dal discorso, emise un risolino senza accorgersene, poi interruppe il suo l'interlocutore.

"E lei invece cosa ha visto?"

"Ve lo dirò quando vi avrò visto serena" le rispose l'uomo, "starò qui a palazzo ancora un mese per i festeggiamenti del matrimonio, dopo di che me ne tornerò a casa; se riuscirete a soddisfare la mia condizione saprete cosa ho visto, altrimenti potreste non saperlo mai più. E cercate di affrettarvi: quando passa il treno della felicità bisogna salire in fretta" le strizzò l'occhio e poi se ne andò, correndo per la sala, facendo anche una piroetta.

Dopo qualche minuto Val la raggiunse e le disse: "Non so te, ma credo che quello sia mezzo matto..."

Jenna annuì e stirò le labbra in un microscopico sorriso.

"Però quello svitato mi ha suggerito una cosa: perché non proviamo a superare insieme questa infelicità? In fondo siamo nella stessa situazione," propose.

"Prima ti ho vista sorridere: dovresti farlo un po' più spesso, sai? I tuoi occhi si illuminano, dandoti un'aria serena" sussurrò a voce bassissima.

A Jenna sembrò di averla solamente immaginata - in fondo era più che plausibile: Val che le faceva un complimento? Da quando?

Jenna lo guardò e le sue guance diventarono rosse; non poteva saperlo, ma Valdriguez la trovò tenera e, riflettendo sulle parole del vecchio, decise che ci avrebbe provato.

Per lui e per Jenna.

Le Cronache di Palazzo di Lava - EXTRASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora