«Ho intravisto una videocamera a casa tua, in uno scatolone aperto, con tante altre apparecchiature elettroniche veramente particolari. Microfoni e quant'altro.»
Spiegasti quasi tremante, e lentamente. Quello che non potevi sapere, però, era che la ragazza avesse sgranato gli occhi, e che il suo battito cardiaco fosse accelerato.
«Ti sbagli, io-»
Tentò subito di giustificarsi, ma la tua domanda la precedette, non conferendole nemmeno il tempo di articolare il discorso.
«Sei mica qui a cercare lo "spirito di Dering Wood?"»
Le rivolgesti un'occhiata talmente seria e terrorizzata, che Skye riuscì a scorgerla perfettamente anche senza l'aiuto della torcia.
Sgranò gli occhi, le sue pupille a scrutare la tua figura.
E le fu davvero difficile trattenersi dal ridere.
«No aspetta... "lo spirito di Dering Wood?", sei seria?»
Domandò sorridente e con voce tremante, ma non si trattava di un sorriso a trentaduedenti, affatto: era uno di quei sorrisi che preannunciavano una fragorosa risata.
Risata che, ovviamente, non tardò ad arrivare.
Tu, affatto divertita, la guardasti con un sopracciglio incarnato. Che diamine ci trovava di così divertente?
E non potesti chiederglielo subito, in quanto continuò a ridere fino a quando delle lacrime non si formarono ai bordi dei suoi occhi.
«No oddio scusami, non ce la faccio.»
Mormorò semplicemente, placandosi non del tutto, poggiando una mano sulla tua spalla, affannata come se avesse partecipato ad una maratona di un miglio.
Tu la osservasti quasi indignata, arricciando il naso. Di una cosa eri certa: non l'avresti mai compresa del tutto.
Gli adulti erano davvero strani, nessuna eccezione.
«Ahh, quindi è così che lo definite qui? "Lo spirito di Dering Wood?"»
Pensò ad alta voce, e quello fu il suo primo errore. La mancanza di attenzione era il suo più grande difetto, e quella frase all'apparenza tanto innocua, l'avrebbe pagata a caro prezzo.
Essendo all'oscuro dello sbaglio che aveva appena commesso, ridacchiò ancora, probabilmente sin troppo sbalordita.
«O lo spirito di Pluckley.»
Rispondesti quasi automaticamente, facendo spallucce, non concentrandoti nemmeno sulle sue parole, in un primo momento.
Quando poi però riflettesti sulla frase da lei pronunciata, inclinasti la testa di lato, incuriosita.
«Lui, chi?»
Se Skye era il genere di persona che non rifletteva prima di parlare, beh, tu eri esattamente l'opposto: prestavi attenzione ad ogni minimo dettaglio.
«Cosa?»
Chiese la ragazza, placandosi del tutto, non comprendendo però ciò che intendevi.
Perchè d'altronde non se ne era nemmeno resa conto.
«Hai detto: "quindi è così che lo definite qui", ma lui chi? Di chi parli?»
«Ti sbagli, non l'ho detto.»
Quando tutto fu improvvisamente più chiaro - almeno per lei - e gli ingranaggi della sua mente iniziarono ad elaborare ciò che era effettivamente accaduto, il tono di voce iniziò a tradire il suo atteggiamento in apparenza quieto.
Tu scuotesti la testa, assumendo un'espressione confusa. Ti stava prendendo in giro?
D'altra parte, eri convinta che nessun'altra sfaccettatura del suo comportamento ti avrebbe più stupita.
Infatti, mai avresti potuto immaginare che quella stessa giovane si stesse maledicendo mentalmente.
«E allora se non sai chi è lo spirito di Dering Wood, perchè sei qui? Non sei un'investigatrice del paranormale?»
Rigirasti il coltello nella piaga, ed in quel momento ne fosti sicura più che mai: stava nascondendo qualcosa. E questo qualcosa, non sembrava essere nulla di buono se la portava addirittura a negare l'evidenza.
«Non sono cose che ti riguardano, t/n. Non immischiarti.»
Sarà stata la freddezza con cui pronunciò quelle parole, oppure lo sguardo di severità che immaginavi ti avesse rivolto, ma di una cosa eri certa: le sue parole ti allarmarono non poco. Conoscevi Skye solamente da qualche ora, questo era vero, eppure non avresti mai creduto fosse stata capace di alzare il tono di voce.
In ogni caso, ti concentrasti più sul significato delle sue parole, piuttosto che nell'intonazione: che aveva da nascondere?
Perchè che stesse celando qualcosa era ormai chiaro perfino ad ogni albero nei dintorni.
Di norma ti saresti fatta i cavoli tuoi, ma quella volta, semplicemente, non saresti riuscita semplicemente ad ignorare la situazione.
Stava accadendo qualcosa, e questo qualcosa, non sembrava essere niente di buono.
Fortuna che non le avevi rivelato di aver origliato la sua conversazione al cellulare.
✦
N.A. Hello!~
Mi rendo conto di quanto sia stato noioso quest'aggiornamento, e nonostante io mi sia impegnata come al solito, credo che il capitolo sia risultato un po' scarno malgrado le milletrecento parole (o almeno, questa è l'impressione che ha dato a me).
In ogni caso, vi assicuro che il prossimo capitolo sarà molto più interessante in fatto di contenuti!
Tranquilli, la vera identità di Skye verrà rivelata molto presto hehe~
Se sono presenti errori di battitura, distrazioni o incoerenze, vi prego di farmeli notare! :')
Adieu, e grazie ancora per esser giunti sino a questo punto con la lettura! ❤
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❝Tag, You're It❞ ›› [Proxies x Reader]
Фанфикшн『 P r o x i e s 』 ❝Buio. Un pannello nero. Un pannello nero è piantato sui tuoi occhi. Perché sbattere le palpebre e riprenderti dalla vista di un mondo completamente nero? Puoi semplicemente lasciare che l'oscurità ti avvolga in un dolce abbraccio...
Chapter VII
Начните с самого начала
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