Capitolo 44

223 6 2
                                    

Federica Pov's

Sono le 9 del mattino, con Riki, Ari e Luca decidiamo di andare a fare colazione, io e mia sorella siamo distrutte, fortunatamente non avevamo mai avuto un lutto nei nostri cerchi di legami, è la prima volta e fa male, malissimo, è vero che capisci l'impoortanza delle persone quando le perdi, e solo ora mi pento di non essermi più riavvicinata a lui, certo è sempre stato nel mio cuore e gli ho sempre voluto un gran bene però non è la stessa cosa, ed ora non potrò più farlo, è come se sentissi un vuoto in me, come se mi mancasse qualcosa, ed è  così, la colazione procede e tutti stanno in silenzio, Riki mi guarda come se fossi un pezzo di vetro che da un momentoo all'altro potrebbe rompersi, stessa cosa fa Luca con Ari, io conosco fin troppo bene mia sorella e so che per quanto si stia trattenendo tra poco scoppierà, le prendo la mano e le chiedo di venire in bagno con me, lei annuisce 

F: "tranquilli, satà, anzi staremo meglio" dico ai ragazzi cercando di rassicurarli, si vede che farebbero qualsiasi cosa per strapparci anche solo un sorriso, ma non sanno che fare e purtroppo in queste situazioni è cosi, non sai mai cosa fare, arrivo in bagno con Ari, appena entriamo l'abbraccio, so che ne ha bisogno, e subito crolla come immaginavo

F: "Sapevo che dovevi sfogarti ma ti stavi trannendo troppo" lei annuisce nel pianto

A: "Non volevo farlo davanti a Luca e Riki, mi avrebbero presa per una lagna, grazie di avermi capito e portata qui" dice guardandomi, la riabbraccio e appena si calma usciamo, siamo una la forza dell'altra e ringrazio il cielo per avermi dato lei, torniamo al tavolo e i ragazzi si preoccupano vedendo i nostri occhi rossi 

R: "Amore hai pianto, dovresti riposare un pò"

L: "Si anche tu cucciola, andiamo a casa un'oretta poi torniamo, ma almeno un'ora dovete dormire" dice Luca accarezzando Ari

A: "No, no e no, voglio stare qua"

F: "Ari, io anche vorrei stare qua, ma forse hanno ragione loro, andiamo da Eva e gli diciamo che tra poco torniamo, dormiamo un pochino, soprattutto te, sei stravolta, sei sveglia da non so quante ore e hai un faccino pallido, non hai nemmeno mangiato" le dico indicando la sua brioche sul tavolo, lei è quella che sta peggio ad ogni brutto  avvenimento, e io sto male per lei.

A: "Va bene, ma solo per una, massimo due ore, poi torniamo" tutti annuiamo, metto la sua brioche in un sacchetto e la porto con me nel caso in cui le venisse fame dopo e ci dirigiamo da Eva

F: "Eva noi andiamo un pò a riposare, massimo due ore e siamo di nuovo qua, anzi dovresti farlo anche tu"

E: "Non preoccuparti per me, piuttosto io mi preoccuperei per lei" dice indicandomi Ari che è al vetro della camera di Nico 

F: "Si infatti la voglio portare un pò a casa, Luca sta facendo di tutto per strapparle un sorriso e si abbatte ogni volta che non riesce"

E: "Sei sempre stata quella più forte anzi quella che regge meglio i colpi, tu crolli dopo, lei subito" annuisco perchè s che ha ragione, sono troppo impegnata ad occuparmi di lei, quando starà meglio soffrirò, già lo so, vado da Luca perchè lo vedo alquanto disperato

L:" Fede io non riesco a farla schiodare di li, prova tu, nemmeno mi ascolta a me "

F: "Ora ci parlo io, ma non tormentarti, non lo fa con cattiveria, sin da piccola quando stava male parlava e dava retta solo a me, in questi casi è come se io fossi la persona di cui si fida di più, ma non vuol dire che non si fida di te o che non ti ama, semplicemente quando sta male si chiude "

L: "Lo so, l'ho capito, so che mi ama e che si fida di me, ma sei sua sorella, è naturale che sei la sua ancora, stessa cosa è per me Riki, non gliene faccio una colpa, credo che mi comporterei allo stesso modo" lo abbraccio e vado da Ari

F: "Ari dai andiamo, tra non molto saremo di nuovo qui" lei annuisce senza nemmeno parlarmi, prendo la sua mano e andiamo verso la macchina, io e lei siamo sedute nei sedili dietro, appoggia la sua testa alla mia spalla ed io l'abbraccio, dopo pochissimo si addormenta, appena arriviamo sussurro a Luca di prenderla senza svegliarla e così la porta in casa, io mi avvicino a Riki che mi abbraccia e mi bacia, ci mettiamo  a letto, punto la sveglia e ci addormentiamo mentre siamo uno di fronte all'altro e ci  scambiamo tenere coccole, avevo bisogno di stare un pò da sola con lui.

Mai così feliceWhere stories live. Discover now