Terzo capitollo:ALA DI POLLO PT.1

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Come avrete ben capisciuto le condizioni del povero protagonista erano criticamente critiche e cruciali come  dei criceti criminali. Haha. Perdunque le sue giornate erano alquanto miserabili e splendenti.
La sua deili rutín era spaventosta (ovvero spaventosa e tosta, come un'aragosta tostata da un tossico occhialuto).
In un normalissimo giorno, il 33 novembro ----, l'inglesico giovine cominció il meschino mattino mangiando il solito mandarino MARCITO esclamando  puntualmente ogni sei secondi:
"Questo frutto.......... è brutto......  1....2....4...5....6 .....Questo frutto...... È BRUTTO!!! 1...2...3...5....8" ECCC.
Dopodició praticó il famigerato sport olimpico molisano chiamato: "cerca di non morire mentre esplodi e Collodi". Ma lui fa escrementare in questo sporto acquatico, in quanto è deceduto very mach volte mentre lo praticava ardentementre.
Dopo l'inutile allenamento, (inutile poiché i suoi dodici menti restarono intatti e mulatti come gatti matti) Walrus si dirigeque strisciando verso il pollaio-macellaio chiamato "l'Aglio". "AHIO!" esclamó entusiasto il tricheco, senza alcun motivaziamento. Mento.
Giunto all' Aglio  (un abitacolo oscuro quanto un paguro al gusto di canguro messicANO!!! ) si rivolsecque ai lí presenti chiedendo loro una polpetta di lombrico. Ma come al solito venne ignorato, ovviamente per la sua  perlacea pelata... questo duoleqque assai al suo puro cuor di tucan. Solitamento tratteneva quella sua fatidica lacrima che racchiudeva tutto il suo mal odore. .. ma quando it's too much it's proprio too much!
Quel sorprendente day si rese conto delle sue limititudini legate alla sua diversaggine. Perquindi inizió una pericolosa  danza in cui ondeggiava la panza e i suoi        duplici menti malefici!!!! Avanzó scatenato e molleggiante fra la folla campagnolla con la faccia da focaccia che va a caccia di Enrico il messicANO. Urló cose senza senso, in nessun modo inerenti alla simpatica situation, come ad esempio: "Per favore, datemi quel che ho chiesto" o " una polpetta di lombrico, grazie" ma anche "buongiorno" e "arrivederci"!!! tutti coloro intorno a lui subirono codella traumatica scena, che duró esattamente tredici minuti, circa. Alla fine, l'obeso vandalo, si ritrovó sfinito e con i menti consumati.
Ormai arresosi al suo destino birichino si accasció a terra sospirando "HUGH". Nessuno notó il fatto che lui notó che nessuno aveva notato il fatto che lui aveva notato che NESSUNO aveva notato che lui era in fin di vita sul gelido e provocante suor suolo.
Ma....ad un tratto realizzó di avere il bisogno di fare un PETO.

**Ma silenzioso eh... cioè ma 'sta storia è 'na cosa seria eh! ***

Cioè qui si parla di un semplice e flebile "PFFFF" durato al massimo 2 o 3 minuti, innocente, marchigiano. Nonostante la sua semplicità esso fu davvero rilevante e sconvolgiante. Infatti, al momento della fatale espulsione gli individui circostanti sussultarono animatamente e si voltarono di scatto verso Walrus indicandolo così brutalmente da far rabbrividire ogni singolo ombelico nella stanza angusta.
In non meno di un batter di sopracciglio il malcapitato si ritrovó escluso dal pollaio, sulla ruvida e malsinistra straduncola fiorale.
E fu in quell'esatto moment che percepique uno scontroso, aggressivo e persuadente ODOR...

...CONTINUAZZA....

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⏰ Last updated: Aug 06, 2017 ⏰

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WALRUS E LA PIETRA CHE SAPEVA FISCHIARE Where stories live. Discover now