Emma

Nel pomeriggio passano Abby e Cole per portarmi all'appartamento e per prendere le ultime cose prima del trasferimento. <<Mamma>> mormoro entrando nella sua camera. Le tende sono nuovamente tirate e lei è nascosta sotto le lenzuola. <<Esco...vado all'appartamento>> <<Va bene>> replica con voce roca, probabilmente a causa del pianto. Non aggiungo altro. Mi richiudo la porta alle spalle e afferro l'ultimo borsone da portare nel nostro nuovo alloggio. <<Ehi!>> Abby mi viene in contro e mi stringe in un abbraccio. <<Ciao>> mormoro a lei e a Cole che mi saluta con un cenno della testa. Ci mettiamo circa venti minuti ad arrivare all'appartamento. Il ragazzo di Abby parcheggia davanti all'ingresso e poi scendiamo. L'appartamento non è molto grande, ma per me ed Abby è perfetto. C'è un open space con cucina e salotto, due camere matrimoniali ed un bagno. Appena entri sulla destra c'è un lungo bancone di un bianco lucido, i mobili della cucina sono dello stesso colore, di fianco c'è un tavolino tondo di vetro dove poter mangiare. Di fronte c'è una parete di finestre, il salotto è composto da un divano di pelle nera, un tavolino basso di vetro e una TV al plasma. Sulla sinistra ci sono tre porte: la mia stanza, il bagno e la camera di Abby. Lo stile dell'arredamento è minimalista ma confortante. I toni dei mobili vanno dal nero al bianco. Entro nella mia stanza, al centro c'è un letto matrimoniale con la testiera in pelle bianca, sulla parete di sinistra c'è un armadio a specchio, di fianco alla porta c'è una scrivania con sopra delle mensole in plexiglass e alla parete opposta una cassettiera bianca con uno specchio. Il pavimento in parquet è quasi totalmente ricoperto da un tappeto shaggy nero. Una volta data un'occhiata a tutta la casa iniziamo a sistemare le nostre cose. Deposito i miei oggetti sulle mensole, i vestiti nell'armadio e la biancheria nella cassettiera. Deposito il mio computer portatile sulla scrivania insieme ad un portapenne e a diversi post-it. Prendo i libri e li deposito sui ripiani. Tra le mani mi capita un diario in pelle. Il regalo di Alex...Lo apro ed ammiro il ritratto che lo rappresenta. Accarezzo i suoi tratti disegnati con il carboncino. Seguo la curva del suo sedere sino alle spalle. Lo chiudo di scatto e lo deposito in un cassetto della scrivania. Prendo la rosa che mi ha lasciato come addio e la deposito sulla superficie trasparente di una mensola.

Alex

La sera esco. Questa volta ho avvertito mio padre, anche se passerà la notte con la mamma. <<Dove vuoi andare?>> mi domanda Jack una volta che salgo sulla sua auto. <<Dove ti pare>>. Si dirige verso il nostro solito locale, ma quando vedo che continua dritto ne rimango stupito. <<Dove andiamo?>> <<Volevi andare allo Shamrock?>> <<No>> <<Bene>> continua a guidare sino a che non arriviamo al lungo mare. Parcheggia l'auto e scendiamo avviandoci alla spiaggia. Ispiro l'odore del mare, di sabbia e di sale. Alla mente affiorano i ricordi in cuoi ho fatto sesso sulla spiaggia insieme ad Emma...Non è stata una buona idea...<<Dammi un tiro>> dico a Jack mentre fa una tirata dalla sua canna. Me la passa ed ispiro profondamente. Porto il volto al cielo e butto fuori il fumo che mi pizzica la gola. Dopo qualche tirata mi sento già più rilassato. <<Hai deciso cosa farai?>> <<Cosa?>> domando non capendo a cosa si riferisca. <<Con l'università>> <<Non lo so ancora...forse andrò a Bologna...o forse non ci andrò>> <<Perché non vai alla NYU?>> lo guardo storto. <<Non posso!>> <<Se mai non vuoi>> <<Va bene. Non voglio! Non posso lasciare mia madre...>> <<smettila di cercare scuse Alex. Tua madre sta bene, e sono sicuro che ne sarebbe più che felice>> non rispondo mi limito fare un altro tiro. Mi incammino vicino alla riva e mi siedo sulla morbida sabbia. La stringo tra le mani, è umida e fredda. Dopo poco Jack si accomoda vicino a me. <<Perché continui a negare l'evidenza?>> <<Non sto negando proprio un cazzo>> <<Come no...>> mormora.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneWhere stories live. Discover now