Capitolo 16

3.7K 147 9
                                    

BECCATI!


Ciò che è lecito

ha poco sapore:

ha più gusto ciò

che è proibito.

- Ovidio




Alex

Facciamo l'amore per tutta la notte, poi ci addormentiamo uno nelle braccia dell'altro.

Il sole filtra dalle tende tirate. Uno fascio di luce si riflette sul corpo nudo di Emma. È uno spettacolo divino. È stesa sul letto, sdraiata in pancia in giù con i capelli che le incorniciano il viso. Il raggio del sole creano riflessi dorati nei suoi, già lucenti, capelli biondi. La osservo dormire. È così rilassata, serena, soddisfatta. Sembra un Angelo. Le accarezzo una guancia. Delicatamente apre gli occhi. <<Scusa non volevo svegliarti>> ora la luce del giorno si riflette nei suoi occhi grigi, rendendoli ancora più chiari e luminosi. <<Che fai?>> <<Ti guardo dormire>> alza un sopracciglio. <<Perché?>> <<Perché sei bellissima>> alle mie parole diventa tutta rossa per l'imbarazzo. <<Non devi sentirti a disagio. È la verità>> mi avvicino per darle un bacio. <<No>> dice allontanandosi. Inarco un sopracciglio. <<Non mi sono ancora lavata i denti>> mi spunta un sorriso sulle labbra ed inizio a ridacchiare. <<Non mi interessa Angelo>> mi avvicino un'altra volta al suo viso e prendendole il volto tra le mani la bacio dolcemente sulle labbra.

L'atmosfera si surriscalda poco dopo. Passa le sue mani tra i miei capelli e li strattona. Le nostre lingue iniziano a danzare tra loro. Presto mi spinge sul materasso e si mette sopra di me. La osservo sopra di me. I capelli le ricadono davanti, mentre il sole le accarezza la pelle nuda e abbronzata. Torna sulle mie labbra, le nostre lingue tornano ad accarezzarsi. Le passo le mani sulla pelle. Morbida e liscia. La prendo per i fianchi e me la metto di fianco, con l'intenzione di invertire la posizione.

<<Non prendermi per il culo!>> sbam! <<Non ti sto prendendo per il culo! Cerca di darti una calmata!>> <<Non dirmi di calmarmi!>> le grida provenienti dal piano di sotto ci fanno gelare all'istante. Emma deve essersi resa conto di quello che sta accadendo, precisamente in questo istante. Mi fissa, poi mi spinge via da lei, facendomi cadere dal letto. Non credevo potesse avere tutta questa forza. <<Ahia!>> <<Zitto!>> raccoglie le nostre cose sparse sul pavimento e me le lancia addosso. Si infila un top giusto in tempo per sentire qualcuno bussare alla porta. <<Emma. Tesoro sei sveglia?>> mi guarda e mi fa segno di stare zitto e immobile dove mi trovo. Si tira il top giù con le mani e va ad aprire. Rimane sulla porta tenendola chiusa. Da qui posso ammirare il suo sedere scoperto. Spero proprio che nessuno entri. <<Mamma?>> <<Si. Siamo tornati prima. Ti abbiamo svegliata?>> <<No. Cioè si...più o meno>> <<Oh, ok. Alex è sveglio?>> <<Non lo so. Penso di no>> si appresta a dire Emma. <<Oh. ok. Volevo solo dirti che eravamo a casa>> difficile non averli sentiti con tutte quelle grida. <<Ok>> replica Emma prima di richiudersi in fretta la porta alle spalle. Posa la schiena sulla porta e rilascia un respiro. Stiamo in silenzio sino a che non siamo sicuri che non ci sia più nessuno dall'altra parte della porta. <<Rivestiti. Devi uscire di qui>> mi sussurra. Acconsento alzandomi e infilandomi il costume del giorno prima. <<Cazzo!>> impreca. <<Cosa?>> <<Ieri, quando tu mi hai...mi hai sbattuta al muro...ho lasciato cadere le cose sparse in soggiorno>> ripenso a quel momento e un sorriso ebete mi spunta sulle labbra. <<Credo che fossero troppo intenti a litigare per accorgersi di quello>> annuisce in silenzio. <<Ben sparisci>> mi avvio alla porta, poi mi giro a guardarla. <<Un bacio d'addio?>> supplico con tono teatrale. Scoppia a ridere. Si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra. l'afferro per i fianchi e la stringo a me. <<Dovresti più spesso indossare top senza la biancheria>> le sussurro all'orecchio, per poi strizzarla un gluteo. Si allontana da me ridacchiando. <<Sparisci>>. Le sorrido, poi apro lentamente la porta e controllo che non ci sia nessuno nel corridoio. <<Via libera>> mormoro prima di sgusciare fuori. Arrivato alla porta della mia stanza mi volto. Emma è poggiata allo stipite della sua porta e mi osserva. Mi sorride. <<A dopo>> le faccio un occhiolino e mi inoltro nella mia camera.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneWhere stories live. Discover now