Capitolo 21

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Giá ... Cosa stava succedendo Jecky?
La verità è che nemmeno lei lo sapeva.
Aveva i sensi di colpa, dei terribili sensi di colpa che solitamente non le attanagliavano mai il cuore, ma misteriosamente ogni volta che si trattava di Ray questi venivano a galla, e non la lasciavano più andare.
Lo aveva venduto, lo aveva venduto all'uomo che più odiava al mondo senza pensarci due volte.

Continuava a ripetersi che non era colpa sua, che non avrebbe mai potuto saperlo, eppure quella voragine nello stomaco non intendeva andarsene.

Irina e Ray la guardavano in attesa di una risposta, ma lei non poteva dirgli la verità, no, non poteva.

-È che ..- sentì un groppo alla gola che le impedì di continuare la frase.
No,  non glielo avrebbe detto, in fondo non l'avrebbero mai saputo, dopotutto chi mai avrebbe più rivisto Jack White? Insomma, le probabilità che li trovasse erano una su un milione. Eppure, bisognava ammettere che il Diavolo Bianco aveva occhi e orecchie d'appertuto, come tutti gli altri Pirati Maestri d'altronde ...
Doveva muoversi, doveva prendere una decisione!

-Ray c'è una cosa che devo dirti ...- provò a concludere la frase, ma gli occhi verdi del ragazzo erano qualcosa di inspiegabile. Aveva già sofferto abbastanza non poteva dargli un altra delusione -Io ...

-Capitano! Tempesta, dritta davanti a noi!!- urlò all'improvviso la vedetta posta sopra all'albero maestro, allarmando i presenti.
Jecky tirò un respiro di sollievo, per ora era salva, ma il problema non era risolto, doveva ancora pensare a cosa fare.

Al sentire le parole della vedetta, i tre corsero a prua osservando, dritte davanti a loro, delle terribili nubi nere, che si avvicinavano velocemente alla Green Butterfly.

-Maledizione!!- urlò la Corsara -Tutti in coperta! Tutti gli uomini in coperta!!- continuò a gridare sbattendo il piede sul ponte della nave per svegliare la ciurma, ancora assopita nel sonno.

Irina corse al timone, facendo segno al suo secondo in comando, che aveva guidato la nave per tutta la notte, di spostarsi e lasciare il posto a lei.
In meno di un secondo, tutti gli uomini della nave corsero sul ponte -Presto, spiegare le vele! Dobbiamo provare a girargli attorno!- ordinò la giovane dagli occhi verdi, facendo roteare il timone fra le sue mani, cambiando così la rotta alla nave.

-No!- urlò all'improvviso Jecky -Siamo troppo vicini! Se cambiamo rotta ora, rischiamo di prendere venti e correnti sfavorevoli! La tempesta ci inghiottirà comunque, dobbiamo attraversarla!- fece la pirata, affiancata da Ray.
-Sei impazzita! Non siamo in grado di affrontare una tempesta del genere! Abbiamo molte più probabilità di sopravvivere se tentiamo di schivarla!- controbatté il capitano.

-Sbrigatevi a prendere una decisione, o qui finisce male!- esclamò Ray, osservando i fulmini cadere sul mare.

Jecky camminò dalla Corsara, e con tutta la sincerità che aveva nel cuore gli disse -Irina devi credermi! Conosco queste acque meglio di quanto tu possa pensare! Il vento è dalla nostra parte, e così anche le correnti, devi credere in me!

Il capitano della Green Butterfly la osservò scrupolosamente, aveva una luce speciale negli occhi, un luce che nemmeno lei sarebbe stata in grado di descrivere. Non era follia, era decisione, voglia di combattere, di agire, una fierezza che mai aveva visto nei volti delle giovani del suo tempo -E va bene Gazza Ladra, facciamo come dici tu ...- fece in fine la mora, guardando con determinazione la Regina dei Ladri.
-Ritirare le vele ciurma, e legatevi a qualcosa di solido! Affrontiamo la tempesta!- gridò la ragazza dai capelli corvini, mentre gli uomini della Green Butterfly, intimoriti obbedivano ai suoi ordini.

-Cosa devo fare?- le chiese poi la corsara, facendo fatica a mantenere la rotta a causa delle forti correnti.
-Mantieni la rotta, e cerca di non far affondare la nave!- rispose lei scendendo sul ponte.

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora