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"E questo era l'ultimo!"

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"E questo era l'ultimo!"

Mi siedo scompostamente su una sedia, abbandonando la spugna sul tavolo mentre Jimin passa lo straccio sul pavimento. Fuori è già calato il buio ma i lampioni illuminano i marciapiedi ed è come se ci fosse ancora il sole, almeno al di fuori della nostra vetrina.

Ho cercato in tutti i modi di tenerlo fermo e non farlo sforzare ma quando si fissa diventa uno zuccone.

"Jiminie..."

"È sopportabile, mi devo solo abituare."

Sento il viso andare a fuoco alle sue parole...lui le ha proferite con una tale innocenza che mi disarma. Sussulta quando anche lui soppesa ciò che ha detto ed abbassa il capo, arrossendo e cercando di velocizzare i suoi movimenti.

Sono innamorato.

Porto il resto dei soldi nella cassaforte nascosta in un posto sicuro, l'incasso della giornata l'ha portato il capo con sé ma teniamo sempre una piccola somma per l'apertura...il giusto per dare i primi resti e raggiungo il biondo che si sta fissando i capelli allo specchio del bancone.

"Forse dovrei tornare del mio colore naturale..."

Poso un bacio sul suo collo, abbracciandolo da dietro.

"Che ne dici se facciamo lo stesso colore?"

Si volta, portando le sue piccole e gentili dita tra i miei capelli.

"Ma i tuoi sono belli...morbidi...non voglio che si rovinino come i miei."

Continua ad accarezzare i miei capelli e nel movimento il suo corpo struscia addosso al mio. Mordo le labbra cercando di accantonare il formicolio al basso ventre. Inutilmente.

"Oh...qualcuno si è svegliato..."

Non gli lascio il tempo di finire la frase, spengo velocemente la luce del locale, restando all'oscurità e mi impossesso delle sue labbra sentendolo sussultare e tremare...
posando le mani sotto i suoi glutei lo accomodo sul bancone e le sue gambe si avvolgono attorno ai miei fianchi, trattenendomi...I nostri respiri sono diventati pesanti in poco tempo. Gemiti sconnessi scaturiti solamente dalle nostre lingue che si inseguono...
le nostre mani che accarezzano, sfiorano...graffiano i nostri corpi...
il buio a celarci dal resto della città.

🍓🍓🍓🍓

"Ti ho fatto male?"

Nega con la testa affondando il viso nel mio petto...inspira per poi posare un dolce bacio all'altezza della mia clavicola. Il buio ci circonda ed é così intimo che mi dispiace spezzare questo momento.

"Forse dovremo andare..."

Annuisce ma non si muove di un millimetro. Le mie dita accarezzano la sua pelle delicata, sensibile, tanto che rabbrividisce, scostandomi.
Ha la pelle d'oca.

"Non...non volevi andare...?!"

La sua voce è rauca...eccitata.
cerca di coprirsi ma la sua erezione è comunque consistente sotto lo strato di stoffa della camicia.

"Adesso andiamo."

Sussurro queste parole sulle sue labbra, ansima mentre le mie attenzioni vengono assopite da altre parti del suo delicato corpo.

"Asp..."

Geme ad alta voce, buttando indietro il capo quando accolgo la sua lunghezza all'interno della mia bocca.

"Ca...caldo"

Lecco appena la punta, stuzzicandola e lecco la sua carne per tutta la lunghezza...Trema e le sue gambe cedono. Si piega sul mio corpo affondando le dita tra i miei capelli,
li tira, incitandomi ad approfondire le mie attenzioni finchè esausto si riversa all'interno della mia bocca.

"Così dolce..."

"Sme...smettila mi vergogno."

Trasale quando la mia lingua si introduce all'interno della sua bocca...il suo sapore ancora forte.

"Sei buono."


🍓🍓🍓🍓


È ormai mezzanotte quando lasciamo il locale. Jimin si stringe nella giacca e cammina incollato al mio corpo come ha sempre fatto. È per questo che spesso lo chiamo koala. È così bello camminare per le vie della città con lui al mio fianco, gli anziani mercanti cominciano a coprire la merce o i più premurosi la ritirano stipandola in appositi contenitori impilati e coperti da un telo termico. I proprietari degli street-food cominciano a pulire le piastre utilizzate mentre le coppiette terminano la loro serata con un romantico giro.

"Che ne dici se prendiamo qualcosa al Mc e andiamo in riva al fiume?"

I suoi occhi brillano alla mia proposta.

Mezz'ora più tardi siamo finalmente seduti sui grandi gradini che costeggiano il letto del fiume, non vi è molta gente vista l'ora e l'aria è ancora più fresca ma il rumore  dello scorrere dell'acqua è rilassante mentre le luci della città illuminano il paesaggio.

"É da tanto che non stiamo così"

Addento il panino mentre Jimin, appoggiato con la schiena alla mia, ruba le patatine dalle porzioni. Annuisce alle mie parole.

"Mi mancava...è rilassante."

Prendo un sorso di coca~cola porgendola poi nella sua mano.

"Taehyung-ssi."

"Uhm?"

"Io...voglio darti tutto me stesso"

Le sue parole sono spezzate dalla voce tremante...sta piangendo.

"Non c'è fretta piccolo."

Poso la nuca sulla sua spalla e lui fa lo stesso, sospirando.

"Mi sembra di metterci così tanto..."

"Tutto il tempo che vuoi Jimin, siamo insieme e poi hei...finalmente riesco a vederti 24 ore su 24 come ho sempre voluto"

Sorride alle mie parole.

"Jimin..."

"Uhm?"

"Vieni a vivere con me."

"Sto già da te..."

"Parlo seriamente...non cercare casa, resta da me."













Finalmente aggiorno! Scusate il capitolo orrido 😔

Pelle {VMIN} COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora