Alex

<<La smetti di fissarmi!>> esclama Emma. Non le rispondo, mi limito a squadrarla dalla testa ai piedi. È così dannatamente sexy. È stupenda in quel corpetto, che l'avvolge come una seconda pelle fatta di pizzi. La desidero così tanto...cazzo! Non è normale! I nostri sguardi si incrociano. Ci osserviamo in silenzio. Nei miei occhi c'è sicuramente desiderio. Il suo sguardo invece non so decifrarlo. Abbassa lo sguardo per prima e si volta. <<Dovresti vestirti>> mi sussurra. Vorrei sapere a cosa sta pensando. Oggi ci siamo evitati per tutto il giorno dopo la conversazione di ieri: <<Sono solo triste. Tra poco te ne andrai e sarà tutto finito>> ha detto. Sono molto chiare come parole, ma non so comunque come interpretarle. Anche a me mancherà quando me ne andrò, ma è giusto così. Io non vado bene per lei, non sono il ragazzo adatto. La osservo per l'ultima volta, poi afferro le mie cose e torno in bagno per vestirmi.

<<Andiamo!>> grida Abby, scendendo di corsa le scale. Le guardo i piedi e tremo per i tacchi vertiginosi che indossa, un solo passo falso e passeremo la serata al pronto soccorso. <<Forse è meglio che non corri con quei cosi addosso>> l'ammonisco. <<Oh, che carino ti preoccupi per la mia incolumità>> esclama sorridente, dandomi un buffetto sul braccio, prima di cingere la vita di Cole. <<Potrebbe vincere anche una maratona con i tacchi>> replica Emma ridacchiando. Non mi ero accorto che era scesa anche lei. Mi volto a guardarla. È fottutamente bella. Indossa un abito nero con la gonna a ruota e una profonda scollatura a cuore. Anche lei porta i tacchi, sono quelli che le ha regalato la sua amica per il compleanno. I capelli li ha lasciati sciolti e le ricadono ricci sulle spalle. Ha un trucco leggero negli occhi, ma ha messo in risalto le labbra a cuore con un rossetto rosso fuoco. <<Sei bellissima>> le sussurro quando mi affianca. Intravedo un leggero rossore sulle sue guance. <<Grazie>>

Per raggiungere il locale decidiamo di prendere un taxi. Quando raggiungiamo la meta, ci troviamo davanti un enorme grattacielo. Il locale è su due livelli, il club al diciottesimo piano e il bar all'aperto sul rooftop. C'è una lunga fila. Superata l'ardua selezione, ci addentriamo in un corridoio buio che conduce all'ascensore con il quale arriviamo direttamente al diciottesimo piano. Il club è molto dark, minimalista, illuminazione bassissima e pareti vetrate dalle quali si vedono scintillare le luci della città. Oltre all'area bar, con un lungo bancone proprio di fronte all'entrata, c'è la pista da ballo, il dj e un'area con divanetti in pelle nera. <<Non ci credo!>> esclama meravigliata Abby. Ci guardiamo intorno, poi lei ci indica un punto non troppo lontano da noi. <<Una jacuzzi!>> esclama a sua volta Emma. Già all'interno del club c'è anche una mini piscina, l'acqua al suo interno non dovrebbe essere molto pulita, ma questo non trattiene molte persone, che balla al suo interno con drink in mano e i grattaceli di jersey City alle spalle. Decidiamo di andare al piano superiore, quindi ci avviamo ad una scala. Le scale si trovano a destra uscendo dall'ascensore. Il colore la fa da padrone a differenza che nel locale: graffiti alle pareti e calde luci gialle. Salite le due rampe ci ritroviamo sul terrazzo con erba finta, tavoli, divanetti e sedie. È decisamente meno rumoroso del piano inferiore. L'atmosfera è casual e rilassata. E poi c'è la vista, ci si può perdere tra le luci dei grattaceli di Downtown e Midtown e quelle sfavillanti del New Jersey riflesse sull'Hudson: un incanto! <<Wow>> esclamiamo in coro osservando le stelle artificiali della città.

<<Andiamo a ballare?!>> chiede Abby dopo un po'. Tutti acconsentiamo, quindi lasciamo la luce per inoltrarci un'altra volta nell'oscurità. Della musica da discoteca pompa a tutto volume dalle casse. <<Io voglio da bere prima!>> grida Emma per farsi sentire. <<Vado io. Così sono sicuro che me lo danno>> dice urlando a sua volta Cole. Lui ha ventun anni, quindi per evitare che a noi non lo servino mandiamo lui. Prende le nostre ordinazioni e poi sparisce tra la folla. <<Ci mettiamo sui divanetti?>> domanda Emma. E io la sua amica accettiamo, quindi ci dirigiamo in quella direzione. Dopo poco Cole torna con un vassoi con i nostri drink. <<Grazie>> esclamo. Mi fa un cenno e poi si mette vicino alla sua donna. <<Grazie>> ripete lei. Prendiamo i nostri drink ed iniziamo la serata.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneWhere stories live. Discover now