15•Federico

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The End

One year later...

"E grazie
Per ogni singolo momento nostro
Per ogni gesto,il più nascosto
Ogni promessa
Ogni parola scritta
Dentro ad una stanza che racchiude ogni certezza"

Sono ormai le nove di mattina, quindi mi alzo dal letto e inizio a prepararmi per recarmi in ospedale da Benjamin.
Ieri sera è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale, la stessa sera in cui mi ha iniziato a spiegare tutto.

Flashback

Ben mi ha invitato da lui.
Sono sotto casa sua, ma le luci sono spente, nessuna finestra aperta, fatta eccezione per quella di camera.
Decido di entrare comunque, con le chiavi datemi da lui stesso.
Spero di non ricevere nessuna sorpresa..
Varco la soglia dell'ingresso e il buio della casa mi avvolge, mi guardo attorno, cercando di vedere qualcosa, ma niente.
Accendo la torcia del cellulare e con passi lenti, mi dirigo verso camera sua.
La porta e la finestra sono aperte, ma di lui nessuna traccia.
Mi avvicino al letto e una lettera stropicciata è sistemata sul suo cuscino.
La afferro e dopo qualche esitazione, decido di leggerla...

"Non sei più un pensiero fisso come prima, ma a volte cade su di te la mia attenzione, per svariati motivi, ma in ogni caso evito categoricamente di avvicinarmi a te, non mi manchi più come una volta, sto bene senza di te, non mi faccio più del male, ho imparato a bastarmi già da un po’, ho imparato a voltarmi e non trovarti, mi sono pian piano abituato alla tua assenza, finché è diventata quasi irrilevante, quasi non si sente piu, solo in alcuni frammenti di tempo, mi capita di avvertire sulla mia pelle la tua assenza, ma anche questa volta non è più come prima, ci penso, penso a te, a quello che saremo potuti essere ma poi, l'attenzione mia si distoglie da ciò e penso che ti chi ti vuole ti tiene, che chi ti ama resta, chi si pente torna, che se solo tu avessi voluto con la stessa intensità con la quale volevo io, saremo potuti essere così maledettamente felici, ma non è andata così, e va bene.
mi sento più leggero ora senza te, mi sento me stesso, sento di non dovermi privare della mia vita, ed è favoloso, ma soprattutto sento che sono in armonia con me stesso, ho sviluppato amor proprio.
non tornare, non farlo, non ancora, non di nuovo.
non distruggere tutto ciò che ho creato.
vai via.
esci definitivamente da me e dalla mia vita. scusa se me ne frego, ma ho imparato da te.”

Un urlo strozzato esce dalle mie labbra, le gambe cedono e mi ritrovo con la schiena appoggiata alla porta.
Che significa tutto questo?
Lui mi ama, so che mi ama e dopo tutta la fatica che ha fatto per raggiungermi, non mi direbbe mai cose del genere.
Almeno credo, almeno spero.
Adesso che ci penso sono un po' di giorni che non mi parla più di tanto, che cerca di evitarmi, che gira intorno ai problemi, che esce di casa la mattina presto e torna dopo qualche ora, che la sera non esce più e le rare volte che lo fa, non beve niente.
Che cosa sta succedendo a Benjamin, al mio Benjamin.

"Ancora qui Federico?" la voce di Benjamin risuona a tutto volume nelle mie orecchie e mi alzo di scatto dallo spavento che mi ha fatto prendere

"Ben-Benjamin..Come stai? Dove sei stato in questi giorni? Perché non mi hai scritto? Perché sei uscito dalla mia vita così? Perché" domando a raffica avvicinandomi a lui

"Vattene Federico, non sono stato abbastanza chiaro nella lettera?" chiede a denti stretti

"No che non me ne vado! Non me ne frega un cazzo di quella lettera! Non mi hai spiegato un bel niente, ti sei limitato alle solite frasi fatte Benjamin. Non prendermi in giro, non adesso che siamo uno di fronte all'altro. Non serve a niente nascondersi dietro a qualche riga di inchiostro." affermo con tono duro mentre lo guardo negli occhi.

Sei tu il Mio Re •Fenji (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora