Idols and Anchors

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Se chiunque altro dicesse che riuscirebbe a rimanere completamente calmo quando l'imminente promessa di morte stava accarezzando il retro del proprio collo come stava succedendo a Yuuri adesso, allora erano o dei pesci piccoli che non stavano giocando a giochi seri, o stupidi che non erano mai stati sparati, o una combinazione dei due. Gli stupidi finivano per morire, i pesci piccoli finivano per lavorare per i pesci grandi, e Yuuri era normalmente quello nel lato vincente negli scontri perchè le persone lo sottostimavano costantemente.

Si aggrappò a quel fattore in quel momento, e mentre la tensione avvolgeva i suoi piedi e mandava un brivido di adrenalina su per la colonna vertebrale, sperò che il primo e unico incontro con Yuri Plisetsky quasi un anno prima avrebbe giocato a suo favore, o no. Dipendeva tutto da come il perennemente arrabbiato russo vedeva la faccenda.

Yuri Plisetsky gli aveva salvato la vita, non per la sua bontà di cuore, ovviamente, ma per dispetto.

Yuuri era sempre un umano, a volte i lavori andavano male nonostante le contingenze prese, o quanto duramente provava a ripulire la mente da certe distrazioni dai capelli argentei. L'accordo per le rotte commerciali congiunte per il quale era stato mandato a negoziare a Pechino undici mesi prima era il primo esempio di cose che andavano esattamente come non avrebbero dovuto.

Subì un agguato mentre era fuori da solo, tre giorni prima che avvenisse quella farsa dell'accordo, disposto e osservato dal momento in cui i suoi piedi avevano toccato terra a Pechino. Yuuri andò quasi in panico perchè avrebbe dovuto incontrare Victor mentre era lì e, per quanto lo riguardava, niente si sarebbe messo in mezzo, non una singola cosa avrebbe fatto preoccupare Victor o fatto qualcosa di drastico come spazzare via l'intera triade cinese, perchè se Victor avesse saputo cosa stava succedendo, ciò era esattamente quello che avrebbe fatto, non per ragioni patetiche come arrivare a salvarlo, Victor Nikiforov non avrebbe dato fiducia a qualcuno che non sapeva salvarsi da solo, no, era perchè, come Yuuri aveva detto, niente avrebbe rubato il loro tempo insieme, che stava velocemente acquisendo più valore delle vite di altri esseri umani.

E Yuuri sapeva che Victor avrebbe fatto di tutto per lui, avevano già azzittito permanentemente delle persone, un'intera organizzazione non era fuori questione, lo sapeva nel profondo della sua anima perchè era una domanda a cui Yuuri si era già risposto. Avrebbe dipinto Pechino di rosso, rivelato il loro segreto al cielo dannandoli entrambi nel processo, quindi doveva presentarsi per il bene di Victor se non altro.

Fu una lunga, sfiancante caccia all'uomo nell'oscurità, nell'inquinata foschia di Pechino nella spietata copertura imparziale della notte. La resistenza fisica di Yuuri l'aveva salvato più di una volta, ma le piccole schermaglie di coltelli e sparatorie, una traccia di corpi che diventavano freddi e la fuga costante aveva spremuto tutto ciò che aveva. Aveva una caviglia slogata e lo zoppichio lo indicava come vulnerabile e indifeso, aveva sangue che non aveva versato sul colletto bianco, coagulato sui suoi capelli, schizzato sui suoi occhiali, si asciugava denso e appiccicoso sotto le sue unghie, e tutto ciò che Yuuri poteva pensare mentre zoppicava lungo le strade per perdersi irrimediabilmente era che non avrebbe dovuto incontrare Victor in quelle condizioni.

Quindi si fermò tra i vicoli intrecciati per riprendere fiato, per pensare e combattere il panico acido che rosicchia il controllo quando le cose cominciano ad apparire senza speranza. Aveva finito le munizioni, tutto ciò che aveva era il suo coltellino a scatto incastrato nella sua morsa con colla fatta di omicidi nelle sue dita. Il muro di mattoni contro il quale si era accasciato scaldava la sua schiena con il calore reminiscente del sole, alla fine di una delle piccole viuzze un lampione pulsava a scatti mentre la lampadina minacciava si esplodere, e le persone che lo inseguivano non si preoccupavano più di nascondere i loro passi pesanti mentre si avvicinavano.

Masquerade - Vikturi (Italian traduction)Where stories live. Discover now