CAPITOLO 2

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Al mattino si preparò per andare a scuola. Si lavò il viso accuratamente per cancellare i segni delle lacrime, poi tornò in camera e si vestì. A scuola passò tutto il tempo a pensare a ciò che era successo il giorno prima. Non vedeva l'ora di tornare alla vecchia fabbrica. Il tempo sembrava non passare mai. Quando finalmente suonò l'ultima campanella della giornata, si alzò di scatto e corse fuori. Aspettava da una decina di minuti quando vide Christian che veniva verso di lei in bicicletta.

-Ciao Alessia! - disse lui frenando.

-Ciao- disse lei sorridendo.

- Forza, monta sul portapacchi della mia bici.

-Andremo in due sulla stessa bici?

-Tranquilla, l'ho fatto mille volte- la rassicurò Christian.

Alessia decise di fidarsi e si sedette di lato sul portapacchi.

- Tieniti forte.

Lei gli cinse la vita con le braccia e si strinse a lui. Christian partì prima pedalando piano poi aumentò la velocità. Il vento gli soffiava sulla faccia. Era una sensazione bellissima: Alessia si sentiva libera. Dopo un po' Christian rallentò e si fermò davanti ad alcuni appartamenti.

-È presto, a quest'ora alla fabbrica non c'è nessuno. Io abito qui: vuoi entrare? Ho detto a mia madre che saresti venuta a mangiare da noi.

Alessia troppo eccitata all'idea di poter tornare alla vecchia fabbrica non aveva pensato a dove poter mangiare così accettò l'invito. L'appartamento in cui viveva Christian era al terzo piano. Entrarono nell'edificio e salirono le scale. Il ragazzo suonò il campanello e una ragazzina con una lunga treccia aprì la porta. Si chiamava Sofia e aveva 14 anni.

-Lei è Sofia, mia sorella.

-Ciao Chris, com'è andata oggi a scuola?- chiese lei

-Bene, lei è Alessia la ragazza di cui ti ho parlato ieri sera.- disse Christian

-Ciao - disse Alessia sorridendo.

In quel momento la signora Ravasi, la madre di Christian,uscì dalla cucina e disse - Ragazzi, la pasta si raffredda!

Era a casa di Christian ormai da un paio di ore e si stava divertendo. Sua madre era molto gentile e sua sorella era simpaticissima, infatti Sofia e Alessia avevano subito fatto amicizia.

Appena sentirono il campanello suonare. Christian si alzò dal divano e si rivolse ad Alessia - Andiamo, sono arrivati gli altri.

Alessia, dopo aver salutato Sofia e la signora Ravasi, seguì Christian. Scesero di corsa le scale e andarono in strada. Lì c'erano Andrea e Greta che li aspettavano sulle loro bici.

-Andiamo a chiamare gli altri poi si va alla fabbrica.

Christian salì sulla sua bicicletta e Andrea disse ad Alessia di salire dietro di lui. Lei fece ciò che gli aveva chiesto e andarono a casa di Karim. Quando lo chiamarono con lui venne anche Mehdi suo fratello gemello. Erano identici, ma Mehdi, a differenza del fratello, aveva i capelli più lunghi

-Alessia lui è Mehdi- disse Karim.

-Ciao Mehdi, mi hanno detto che balli benissimo!- disse Alessia.

-Non esageriamo, diciamo che me la cavo- minimizzó Mehdi.

I sei ragazzi ridendo e scherzando andarono a chiamare anche Silvia e Rebecca. Le due ragazze vivevano in due appartamenti vicini e quando li sentirono arrivare scesero di corsa. Rebecca era la fidanzata di Mehdi, aveva i capelli lunghi e biondi. Stavano insieme dall'inizio della prima superiore cioè da quasi tre anni. Rebecca gli diede un bacio e poi salì sulla bici dietro di lui. Infine andarono a prendere Mame. Lei abitava in un appartamento troppo piccolo per la sua numerosa famiglia. Dopo che l'amica li raggiunse andarono tutti alla vecchia fabbrica. Lasciarono le biciclette nascoste dietro ad alcuni cespugli poi passarono ancora attraverso il buco nella recinzione ed entrarono. Stavano cantando Happy di Pharel Williams. Quella canzone faceva venire voglia di cantare e ballare. Passarono il pomeriggio sulle note di varie canzoni. Anche quel giorno Alessia si divertì tantissimo.

I fall in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora