Cina (seconda parte)

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Non sapevo cosa aspettarmi, ma ora che stiamo percorrendo l'uscita del grande aeroporto internazionale non posso fare a meno di ammirare il grande senso estetico degli architetti cinesi.

L'aeroscalo dove ci troviamo, infatti, è una magnifica espressione di unità fra antico e moderno: i colori accesi dell'odierno s'intersecano splendidamente nella morsa delle linee strutturali vecchio stile.

I passeggeri, poi, sono rispettosi fino all'inverosimile: neppure i ragazzini alzano la voce e gridano scalmanati.

Un vero cambiamento...

《La macchina dovrebbe essere già arrivata》ci avvisa il professor Radish, richiamando la mia attenzione.

Abbiamo recuperato i nostri striminziti bagagli in pochi minuti ed ora stiamo camminando verso l'uscita principale.

《Una limousine?》chiede Victoria, già eccitata all'idea di un'auto con autista.

《Non essere sciocca. Il Governatore di certo non spreca le sue limousine con tre stranieri.》Con poche e dure  parole, smonto tutto il suo entusiasmo, ma ho solamente detto la verità.

Zhou Jinpang, attuale Governatore della Cina, è un giovane uomo con idee progressiste, che aborrisce gli sfarzi e le moine dando più valore ad azioni e fatti.

Appena mettiamo piede fuori dall'aeroporto, varcando la porta in vetro, talmente lucida da sembrare cristallo, veniamo investiti da un'opprimente calura, tanto che iniziamo subito a sudare.

《Che caldo!》esclama Vic, sottolineando l'ovvio.

Fortunatamente prima che io riesca a rimbeccare, un uomo basso e magro, con indosso pantaloni lunghi e mocassini neri così come la giacca da cui fa capolino un colletto bianco, si avvicina a noi e ci riserva un profondo inchino, al quale noi rispondiamo prontamente con altrettanta riverenza.

Qualche retaggio del passato è sopravvissuto: l'importanza di una persona, infatti, veniva stabilita con la profondità dell'inchino.

Più l'inchino è profondo più la persona a cui è rivolto è importante.

《Hăo lái》ci saluta lo sconosciuto.

Possiede una voce morbida e calda a cui non riesco ad appioppare un'età precisa.

《Xièxiè》rispondiamo in coro io ed il professor Radish mentre Vic, per fortuna, sta in silenzio.

《Sarà meglio passare alla vostra lingua cosicché anche la vostra collega possa capire》suggerisce l'uomo prima di presentarsi.《Il mio nome è Xi e sono stato mandato dal Governatore per scortarvi fino alla Residenza.》

Ora che lo riesco a vedere in volto posso constatare che il caro Xi deve aver passato la quarantina da un un paio d'anni, come dimostrano le rughe intorno agli occhi ed i suoi capelli radi e grigi.

《La ringrazio. E ringrazio anche il Governatore, ovviamente...》Il professor Radish sembra stranamente imbarazzato, come se non si aspettasse una macchina ed una scorta.《Però... Non sapevo che... Insomma, credevo di trovare il collega Chang ad aspettarci...》

Ora ho capito...

《A dire il vero...》inizia a dire il signor Xi prima di bloccarsi.

Gira la testa verso la strada principale, osserva le macchine che lentamente avanzando sulle rispettive corsie e poi riporta lo sguardo sul nostro confuso gruppetto.

《Venite. Potremmo parlare più tranquillamente in limousine.》Xi ci esorta a seguirlo e si avvia a passo sicuro in direzione nord, dove ci attende una macchina bianca e lucida, uscita direttamente da un sogno.

Non sono mai salita a bordo di una limousine quindi non so cosa aspettarmi se non minibar e sedili in pelle.

Xi ci apre la portiera e Victoria si fionda subito dentro, seguita da me ed il professore.

L'interno è sobrio e per nulla sfarzoso, ma emana ricchezza da ogni parte.

I sedili, in pelle scura, sono molto più comodi di quanto credessi ed i nostri piedi poggiano su moquette bordeaux.

I nostri bagagli, invece, sono sistemati sui sedili di fronte a noi: questa limousine dispone di uno spazio enorme.

E possiede vetri oscurati.

《Scusi, professore, ma... Se il Governatore non è tipo da sciccherie perché ci ha mandato una limousine? Non che io mi lamenti, sia chiaro, però...》Victoria espone, con parole sue, lo stesso dubbio che tartassa la mia mente.

Il nostro viaggio non si sta svolgendo secondo i nostri programmi e la cosa incomincia ad inquietarmi un poco.

《A questo posso rispondere io, signorina...》

Un lieve ronzio ed il grande vetro grigio che ci separa dall'autista si abbassa fino a scomparire in una fessura fra i sedili.

Xi guida con perizia e tranquillità mentre parla con noi: il tono di voce rimane imperturbabile nonostante ciò che ci rivela.

《Una specie di specchietto per le allodole come siete voi occidentali...》

Questo vuol dire tutto e niente.

《Mi scusi, signor Xi, ma potrebbe essere più chiaro?》gli domando, in parte incuriosita in parte intimorita dalla sua possibile risposta.

《Mi piacciono i suoi occhi, signorina...》L'uomo mi scocca una pensierosa occhiata dallo specchietto: i nostri sguardi s'incrociano per un secondo ed io leggo saggezza e forza nelle sue iridi scure come la notte.

Oltre ad una moltitudine di cose taciute e segreti mai svelati.

《Liv...》gli vengo in aiuto, guadagnandomi un ringraziamento silenzioso da parte sua.

《Bene, Liv, vorrei non doverglielo dire, ma il signor Chang è scomparso, presumibilmente morto.》

Le parole di Xi mi gelano il sangue e fanno sobbalzare il professor Radish e Victoria, che si aggrappa al mio braccio.

《Cosa intende con... scomparso?》

《Doveva presentarsi ad un appuntamento e non ci è mai arrivato. In più nessuno lo vede da un paio di giorni.》Xi non può essere più chiaro di così.

Però c'è ancora una cosa che non capisco...

《Cosa c'entra il Governatore? E noi? Perché siamo qui in macchina con lei?》do' sfogo a tutti i miei dubbi e le mie perplessità, condivise dai miei compagni di viaggi.

《Tutte ottime domande, Liv, però... Dovete pazientare ancora un poco ed il Governatore scioglierà ogni incertezza.》La risposta del vecchio Xi non mi piace per nulla.

La limousine, all'improvviso, mi sembra piccola e claustrofobica: la carrozzeria si rimpicciolisce su di me fino a che la voce di Xi non rompe quella malia.

《Noi siamo i buoni, Liv. Non deve temere.》

Alzo gli occhi, che inconsciamente ho abbassato, ed i nostri sguardi s'incrociano nuovamente.

Le sue iridi, due perle scure e profonde, non manifestano malvagità o cattiveria ed il mio istinto mi suggerisce che il signor Xi è una persona di cui ci si può fidare, ma...

Sarà davvero così?

Anomalie: l'inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora