14.L'attacco (04) ~ I sotterranei

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Attenzione! Un mostro qui è stato sostituito con un altro, se non capite alcuni commenti, è per questa ragione!

Beatrix si voltò per capire cosa fosse successo. Si pietrificò: l'essere che si era appena materializzato era l'incarnazione di ciò che non poteva sconfiggere. Davanti a sé aveva una creatura nata dalla magia, un costrutto senza quasi punti deboli.

Una sfera nera, larga poco più di un essere umano, galleggiava nell'aria attorniata da tante altre più piccole. Ne aveva visti altri nelle sue incursioni: erano sorveglianti creati apposta per impedire l'acceso in un determinato luogo. Ogni sfera più piccola conteneva un incantesimo che veniva incanalato attraverso un foro, ma era quella grande a controllare le altre e dare loro energia. In altre parole, era quella che doveva essere eliminata.

Beatrix estrasse l'arco e si nascose dietro una colonna, consapevole che il suo modo di combattere non avrebbe funzionato. Anche Pandora e Toruk cercarono riparo, mentre la Naiade, Darkbolt e Kramer sguainarono le armi per combattere. Blitz si posizionò dietro a loro, estraendo la balestra.

Il sorvegliante aprì l'occhio. Tutto ciò che avevano di magico, smise all'istante di funzionare. Darkbolt lo caricò a spada spianata, pronto a dare il primo colpo. Lo prese, ma le protezioni magiche attutirono l'attacco. Kramer lo imitò, mirando a uno degli occhi più piccoli, ma un'altra sfera puntò su di lui: un raggio verde scaturì dalla sua pupilla e venne scaraventato dall'altra parte della stanza.

La Naiade alzò la sua spada, ma il costrutto si spostò all'improvviso. Pandora e Beatrix lanciavano le loro frecce, ma rimbalzavano sulla superficie lucida. Kramer si rialzò mentre la Naiade e Darkbolt continuavano il loro attacco violento sul mostro. Una terza sfera si illuminò di verde e puntò sulla Naiade, che si accasciò a terra. Altri raggi tentarono di colpire Darkbolt, ma questi sembrava non subire conseguenze. Kramer si riavvicinò e, di nuovo potenziato dalla magia, riuscì finalmente a dargli il colpo di grazia. Il sorvegliante divenne polvere.

Toruk si avvicinò alla Naiade ancora distesa a terra.

«Inutile», esclamò Blitz. «Era mortale, l'ha uccisa sul colpo. Non ho avuto modo fermarlo.»

«Fa nulla. Qualcosa in ogni caso non torna, dovrebbe essere scomparsa, tornata al suo piano. Invece è qui, riporterò il corpo al castello, vedranno che mi dicono lì», gli rispose Toruk.

Blitz si avvicinò a Beatrix che era tornata subito alla porta, lasciando agli altri la questione dei feriti. Si era aperta dopo la distruzione del sorvegliante e aveva rivelato una stanza molto piccola, grande più o meno un metro quadrato. Al centro c'era un piccolo tavolino sul quale, coperto da una teca, risplendeva una specie di bacchetta di cristallo. Beatrix controllò il pavimento, il mobile e infine la teca che risultarono liberi da trabocchetti. Tolse la protezione di vetro. Attorno alla bacchetta sbilenca, c'erano delle spine disposte in modo casuale. Diminuivano in lunghezza man mano che raggiungevano la cima che si allargava come per contenere altro. Un fiore, pensò. Quella bacchetta sembrava lo stelo di una rosa.

«Blitz, è magico?» chiese al suo compagno.

Blitz chiuse gli occhi e pronunciò due semplici parole. Quando li riaprì una piccola luce li attraversò.

«No.»

Beatrix afferrò lo stelo e si diresse verso l'uscita. «Andiamo via, abbiamo trovato quello che cercavamo», disse dirigendosi verso le scale. Di sopra scoprì che la porta era stata sbloccata. Gli altri la seguirono e, una volta fuori, Toruk lanciò una pergamena di teletrasporto a Blitz. Il ragazzo la srotolò e pronunciò le parole che avrebbero completato l'incantesimo, trasportandoli a Karga.

L'ingresso del palazzo si materializzò attorno a loro: le colonne sorsero dal terreno e si ingrandirono, trasformandosi negli archi e nei muri dell'imponente edificio, chiudendosi a formare il soffitto decorato. Zaneide apparve da una delle porte con le sue vesti fluttuanti, accogliendoli seria in volto.

«Abbiamo avuto una perdita», la informò Toruk mostrando il corpo della Naiade, «ma avevate ragione, l'accampamento aveva dei segreti.»

Beatrix estrasse la bacchetta dallo zaino e la consegnò a Zaneide.

«La Rosa di cristallo, non pensavo nascondessero proprio questo oggetto». La strega osservò il gambo con interesse.

«E cos'avrebbe di speciale?» chiese Beatrix.

«È un oggetto particolare, è curioso che lo avessero proprio in quell'accampamento. Si dice che, una volta ricomposto, sia in grado di ridare la propria forma originale a chi è stato deformato magicamente.» Zaneide evocò una campana di vetro, simile a quella che avevano tolto per recuperare il gambo, e la rinchiuse all'interno.

«Toruk, porta la Naiade di là», esclamò indicando una stanza. «Io porto al sicuro il gambo. Più tardi vi prego di farvi vedere nella sala da pranzo» e sparì dietro una delle tante porte dell'ingresso.

Toruk si diresse nella stanza indicata da Zaneide, seguito da Beatrix e Kramer. All'apparenza non era altro che un'infermeria con molti letti e qualche comodino. Da alcune dispense si potevano intravedere diverse bende e pozioni.

Kalad'ur era in piedi di fianco a uno dei lettini, su cui Toruk appoggiò il corpo.

«Vedi che puoi fare», disse il guerriero uscendo dalla stanza.

Beatrix osservava Kalad'ur, che, senza dir nulla, distese la mano guantata sul corpo della Naiade. Una luce rossa l'avvolse e l'uomo chiuse gli occhi. Sorrise ironico, come se la cosa lo divertisse. Pronunciò diverse parole in una lingua sconosciuta, simile all'abissale, ma di cui non riconobbe il significato. Sembrava rivolgersi direttamente alla Naiade, ascoltando risposte che non venivano pronunciate.

Beatrix sentì un peso al collo. Si portò una mano al petto e tolse da sotto la camicia un ciondolo con disegnato sopra un orso. Non fece in tempo a chiedere nulla perché la morta riprese conoscenza, senza più alcuna ferita sul corpo.

«Ricorda», sussurrò Kalad'ur alla Naiade.

«Tranquillo, non dimentico le promesse.»

Una volta in piedi, la Naiade si mise davanti a Beatrix e la osservò intensamente. Per quanto fosse bassa, risultava comunque più alta dell'esploratrice. Quest'ultima arretrò d'istinto quando la Naiade sfoderò la spada e si inginocchiò di fronte a lei appoggiandosi all'elsa.

«Giuro di servirti e proteggerti anche a costo della vita; sarò la tua spada e il tuo scudo, il tuo servo in questa battaglia. Per molto tempo ho cercato il mio signore e ora che l'ho trovato, giuro di non venire mai meno alla mia promessa.»

***

Piccola intrusione. Mi dispiace per le lunghe attese, ma l'università ha la precedenza. Questa volta ho tranciato in modo che il prossimo non sia cortissimo e dovrebbe essere l'ultimo di questa missione. Finché i wattys non termineranno, Wattpad avrà la precedenza sul blog e le parti verranno postate prima qui!

Edit: mi faccio tenerezza da sola, quando ancora speravo nella pubblicità data dai wattys >.>


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Seconda revisione: 25/18/2018

Prima revisione: 26/11/2017    

Flashforward ~ Arco 1: Le battaglie per la RosaWhere stories live. Discover now